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MV Agusta diventa cinese? Ecco tutti gli indizi

MV Agusta è stata scaricata dal KTM, ora bisogna capire come continuerà e con chi. Mettiamo insieme le tessere del puzzle

KTM sta attraversando una crisi gravissima e tra le sue prime mosse per tentare di risollevarsi c’è stato l’addio a MV Agusta, bollata come non più strategica. Significa che la casa austriaca operativamente si tira fuori dalla gestione della casa di Schiranna che insieme a GasGas fa parte della Holdiong Pierer Mobility. Sparito un partner industriale di peso, resta da capire chi potrà prenderne il posto. Al momento non ci sono pretendenti ufficiali, possibile rientri in gioco il precedente proprietario Timur Sardarov che non ha mai abbandonato il gruppo, ricopre infatti il ruolo di vice presidente e ha ancora in mano una quota azionaria. 

Se torna Sardarov che fa?

Il ritorno delle proprietà russa non risolverebbe i problemi nel medio periodo, MV ha bisogno di investimenti per ammodernare la gamma e serve un partner industriale di peso come sembrava essere KTM. Per trovarlo bisogna per forza guardare ad Oriente. Già nel 2019 la casa di Schiranna aveva stretto un accordo con la cinese Loncin poi cancellato per passare a QJ Motor, alleanza nata per la distribuzione delle moto in Cina e allargata con una scambio di motori. Infatti MV doveva utilizzare il bicilindrico 550 di QJ per una crossover di media cilindrata, mentre in Cina erano arrivati i “vecchi” quattro cilindri della F4. Il progetto crossover era stato affossato dall’ingresso di KTM, ma i 4 cilindri di Schiranna sono stati utilizzati in Cina, si dice infatti che alcune sportive 1000 di QJ siano addirittura arrivate in Europa con il motore ancora marchiato MV… 

Insomma tutti gli indizi portano a un possibile ingresso di QJ nella proprietà di MV. Bene, male? In questo momento sembrerebbe la via di salvezza più concreta per i quasi 300 dipendenti che sono impegnati a Schiranna. Non passerà di certo molto tempo per capire come stanno davvero le cose.

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