MV Agusta Brutale 800, con Pirelli nasce la versione speciale Diablo VIDEO
I due produttori italiani hanno unito le loro forze e realizzato questa versione speciale, realizzata in esemplare unico, della grintosissima naked di Schiranna. La Brutale 800 è infatti la prima moto a montare di serie i nuovissimi pneumatici Pirelli Diablo Rosso III
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Una Diablo a Schiranna
Nonostante il periodo di crisi, MV Agusta non molla: ecco arrivare una nuova versione della Brutale realizzata in partnership con Pirelli.
È la “Diablo Brutale” e non c'è da stupirsi visto che il produttore di pneumatici è il fornitore ufficiale ed esclusivo di MV fin dal 2011. La Diablo Brutale, dunque, è un omaggio al made in Italy e nasce sulla base della nuova Brutale 800; è caratterizzata da una livrea opaca attraversata da elementi di color rosso intenso che richiamano la grafica del logo del Diablo Rosso III, logo che ritroviamo anche sul serbatoio dove appare anche il marchio della “P Lunga”. Nessuna modifica, invece, alla scheda tecnica. La Diablo Brutale è identica in tutto e per tutto alla versione di serie, che, tra l'altro, è la prima moto a montare di serie i nuovissimi Diablo Rosso III. Il motore invece è l’evoluzione del tre cilindri MV ad albero controrotante: ora è omologato Euro 4, ed è in grado di erogare 116 CV a 11.500 giri, con una coppia massima di 83 Nm a 7.600 giri (25% in più rispetto al vecchio modello) e circa 75 Nm già disponibili a 3.800 giri. I tecnici varesini hanno lavorato anche per ridurre i costi di gestione: i tagliandi si fanno ogni 15.000 km (prima ogni 6.000 km) e i consumi secondo la casa sono calati del 20%, grazie anche a rapporti di trasmissione allungati: adesso a 130 km/h il motore gira a 6.400 giri, contro i 7.100 giri del modello 2015. La dotazione di elettronica è tra le più complete e comprende acceleratore elettronico ride-by-wire, quattro mappature del motore (Standard, Rain, Sport e una personalizzabile denominata Custom), controllo di trazione regolabile su 8 livelli, cambio elettronico (funziona in scalata e in inserimento marcia) e ABS disattivabile.
Cambia un po' anche il telaio: è sempre una struttura a traliccio in tubi di acciaio con piastre in lega di alluminio, ma per migliorare la stabilità l’interasse è di 1400 mm (20 mm in più rispetto alla versione precedente) e l'avancorsa è di 103,5 mm (prima 95 mm). La forcella è una Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm, mentre il mono è Sachs: entrambi hanno il sistema di regolazione esterno e separato del freno in compressione, estensione e ritorno. L’impianto frenante invece è Brembo: due dischi anteriori da 320 mm di diametro e pinze radiali a quattro pistoncini, mentre al posteriore troviamo una pinza a doppio pistoncino con disco da 220 mm di diametro.
Nonostante il periodo di crisi, MV Agusta non molla: ecco arrivare una nuova versione della Brutale realizzata in partnership con Pirelli.
È la “Diablo Brutale” e non c'è da stupirsi visto che il produttore di pneumatici è il fornitore ufficiale ed esclusivo di MV fin dal 2011. La Diablo Brutale, dunque, è un omaggio al made in Italy e nasce sulla base della nuova Brutale 800; è caratterizzata da una livrea opaca attraversata da elementi di color rosso intenso che richiamano la grafica del logo del Diablo Rosso III, logo che ritroviamo anche sul serbatoio dove appare anche il marchio della “P Lunga”. Nessuna modifica, invece, alla scheda tecnica. La Diablo Brutale è identica in tutto e per tutto alla versione di serie, che, tra l'altro, è la prima moto a montare di serie i nuovissimi Diablo Rosso III. Il motore invece è l’evoluzione del tre cilindri MV ad albero controrotante: ora è omologato Euro 4, ed è in grado di erogare 116 CV a 11.500 giri, con una coppia massima di 83 Nm a 7.600 giri (25% in più rispetto al vecchio modello) e circa 75 Nm già disponibili a 3.800 giri. I tecnici varesini hanno lavorato anche per ridurre i costi di gestione: i tagliandi si fanno ogni 15.000 km (prima ogni 6.000 km) e i consumi secondo la casa sono calati del 20%, grazie anche a rapporti di trasmissione allungati: adesso a 130 km/h il motore gira a 6.400 giri, contro i 7.100 giri del modello 2015. La dotazione di elettronica è tra le più complete e comprende acceleratore elettronico ride-by-wire, quattro mappature del motore (Standard, Rain, Sport e una personalizzabile denominata Custom), controllo di trazione regolabile su 8 livelli, cambio elettronico (funziona in scalata e in inserimento marcia) e ABS disattivabile.
Cambia un po' anche il telaio: è sempre una struttura a traliccio in tubi di acciaio con piastre in lega di alluminio, ma per migliorare la stabilità l’interasse è di 1400 mm (20 mm in più rispetto alla versione precedente) e l'avancorsa è di 103,5 mm (prima 95 mm). La forcella è una Marzocchi a steli rovesciati da 43 mm, mentre il mono è Sachs: entrambi hanno il sistema di regolazione esterno e separato del freno in compressione, estensione e ritorno. L’impianto frenante invece è Brembo: due dischi anteriori da 320 mm di diametro e pinze radiali a quattro pistoncini, mentre al posteriore troviamo una pinza a doppio pistoncino con disco da 220 mm di diametro.
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