Museo Piaggio, crescono lo spazio espositivo e gli esemplari esposti
Dopo 18 anni di attività e 600mila visitatori, il Museo Piaggio si rinnova a fondo e cresce da 3mila a oltre 5mila metri quadrati, con oltre 250 pezzi esposti, diventando il più grande museo motociclistico d’Italia. In più, oggi, sabato 21 aprile inaugura la mostra “FuturPiaggio - 6 lezioni italiane sulla mobilità e sulla vita moderna”
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Uno sguardo al passato
Sarà una mostra, intitolata “FuturPiaggio - 6 lezioni italiane sulla mobilità e sulla vita moderna” ad aprire ai visitatori i nuovi spazi del Museo Piaggio di Pontedera che vanta 18 anni di attività; affiancherà le cinque collezioni permanenti, per raccontare oltre un secolo di grandi emozioni targate Piaggio e Vespa. Il museo ha quasi raddoppiato i suoi spazi (da 3.000 a oltre 5.000 metri quadrati, con oltre 250 preziosi pezzi esposti), diventando così il più museo italiano dedicato al motociclismo. L’aumento della superficie espositiva deriva dall’apertura di due spazi nuovi, nati dal recupero e dal restauro di vecchi siti industriali. Qui sono accolte le nuove collezioni, una dedicata ai marchi Piaggio e Ape e l’altra alla storia più propriamente motociclistica e sportiva dei marchi Aprilia, Gilera e Moto Guzzi (insieme collezionano 104 titoli mondiali nelle varie specialità del motociclismo sportivo). Tornando alla mostra, che aprirà oggi, essa sarà visitabile fino al 10 giugno e analizza il concetto di mobilità sviluppato dal Gruppo nel corso della sua storia, gettando uno sguardo sul suo futuro. “Piaggio ha basato la sua storia e il suo successo sull’innovazione, sulla capacità di immaginare un futuro invisibile agli altri, di interpretare i bisogni delle genti in ogni parte del mondo, sia sui mercati occidentali, sia nei Paesi emergenti”, ha detto Roberto Colaninno, presidente e ad del Gruppo Piaggio, "il Gruppo Piaggio è presente in India, in Vietnam, in Cina, in Indonesia, ad accompagnare lo sviluppo economico e sociale di quei popoli, creando nuove soluzioni di mobilità, per rendere la vita di tutti sempre più semplice e sostenibile, così come ha fatto in Europa e negli Stati Uniti dal Dopoguerra ad oggi. Questo museo non mette in mostra solo splendidi veicoli e macchine di grande ingegneria, racconta tante storie, fatte d’ingegno straordinario e di grande coraggio, di emozioni, di competizioni e di vittorie, di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali”.
Sarà una mostra, intitolata “FuturPiaggio - 6 lezioni italiane sulla mobilità e sulla vita moderna” ad aprire ai visitatori i nuovi spazi del Museo Piaggio di Pontedera che vanta 18 anni di attività; affiancherà le cinque collezioni permanenti, per raccontare oltre un secolo di grandi emozioni targate Piaggio e Vespa. Il museo ha quasi raddoppiato i suoi spazi (da 3.000 a oltre 5.000 metri quadrati, con oltre 250 preziosi pezzi esposti), diventando così il più museo italiano dedicato al motociclismo. L’aumento della superficie espositiva deriva dall’apertura di due spazi nuovi, nati dal recupero e dal restauro di vecchi siti industriali. Qui sono accolte le nuove collezioni, una dedicata ai marchi Piaggio e Ape e l’altra alla storia più propriamente motociclistica e sportiva dei marchi Aprilia, Gilera e Moto Guzzi (insieme collezionano 104 titoli mondiali nelle varie specialità del motociclismo sportivo). Tornando alla mostra, che aprirà oggi, essa sarà visitabile fino al 10 giugno e analizza il concetto di mobilità sviluppato dal Gruppo nel corso della sua storia, gettando uno sguardo sul suo futuro. “Piaggio ha basato la sua storia e il suo successo sull’innovazione, sulla capacità di immaginare un futuro invisibile agli altri, di interpretare i bisogni delle genti in ogni parte del mondo, sia sui mercati occidentali, sia nei Paesi emergenti”, ha detto Roberto Colaninno, presidente e ad del Gruppo Piaggio, "il Gruppo Piaggio è presente in India, in Vietnam, in Cina, in Indonesia, ad accompagnare lo sviluppo economico e sociale di quei popoli, creando nuove soluzioni di mobilità, per rendere la vita di tutti sempre più semplice e sostenibile, così come ha fatto in Europa e negli Stati Uniti dal Dopoguerra ad oggi. Questo museo non mette in mostra solo splendidi veicoli e macchine di grande ingegneria, racconta tante storie, fatte d’ingegno straordinario e di grande coraggio, di emozioni, di competizioni e di vittorie, di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali”.
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