Multe stradali, col decreto crescita arriva il condono
In attesa d’essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto Crescita approvato il 23 aprile scorso introduce il condono per i tributi locali non ancora riscossi ma notificati dal 2000 al 2017 dagli enti competenti. Rientrano anche le multe stradali, da pagare senza interessi di mora
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Politica e trasporti
Arriva il condono
Approvato il 23 aprile scorso, il Decreto Crescita introduce il condono per multe e tributi locali non ancora riscossi a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscali notificati dal 2000 al 2017 dagli enti competenti. Oltre i tributi statali, all'Imu, all’Irap e alla Tasi, tra questi vi saranno anche le multe prese in auto o in moto, per le quali - lo precisiamo - sarà comunque previsto il pagamento dell’importo dovuto, senza però alcuna sanzione per il ritardo o interesse di mora. Tuttavia, coloro che non provvederanno ai pagamenti nei termini stabiliti non potranno più usufruire della definizione agevolata. In questo caso, riprenderanno a decorrere i termini di prescrizione e decadenza a favore del creditore, al quale è riconosciuto il diritto di intraprendere le azioni di recupero. L'importo versato fino a quel momento sarà considerato come acconto sul maggior dovuto. Approvato ma non ancora pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, il decreto non stabilisce per il momento le regole della rottamazione che, nel rispetto dell'autonomia degli enti locali, verranno deliberate dalle regioni, province, città metropolitane e comuni entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto, quindi entro giugno. Per gli enti locali è introdotta infatti la possibilità per questi enti di definizione agevolata delle entrate non riscosse, stabilendo l’esclusione delle sanzioni. Gli stessi enti dovranno poi disciplinare le modalità attuative della definizione, in particolare per ciò che riguarda il numero delle rate.
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