Multa per eccesso di velocità: salvare i punti può costare molto di più
Corretta, quella di indicare sul verbale il nome della persona che effettivamente si trovava alla guida è una possibilità di cui non si può certo abusare. Indicare il falso potrebbe costarvi molto, ma molto di più di qualche punto sulla patente. Ecco cosa capitato ad un motociclista di Vicenza
Image
Notizie dalla rete
“Falsità materiale ed ideologica”
Se pizzicati oltre i limiti da un rilevatore automatico di velocità, viene concessa all’intestatario della multa la possibilità di chiarire chi, effettivamente, si trovava alla guida del veicolo in questione. Conservare gelosamente i punti sulla patente è del tutto legittimo e, se al volante o in sella si trovava un amico, un conoscente o un parente a cui avevamo prestato il mezzo, è giusto che a perderli sia chi ha esagerato con il gas. Ovviamente, bisogna fare molta attenzione a non dichiarare il falso: la pena potrebbe essere infatti decisamente più salata. Un esempio concreto arriva da quanto accaduto ormai nel lontano 2018 ad un motociclista 48enne che, per conservare i preziosi punti, ha falsamente dichiarato che alla guida della moto si trovava la madre anziana. Una dichiarazione decisamente poco credibile, che ha immediatamente insospettito gli agenti di polizia. Concluse le relative indagini, l’uomo è stato accusato di falsificazione della firma della madre e successivamente indagato per i reati di falsità materiale ed ideologica commessa da privato in atto pubblico. La legge, specialmente in Italia, si sà, ha i suoi tempi e la faccenda si è trascinata fino ai primi giorni di ottobre 2021. La pena prevista era davvero severa, ben più di qualche centinaia di euro e qualche punto in meno sulla patente: alla fine l’uomo ha patteggiato otto mesi di reclusione, pena che gli è stata sospesa dal giudice. Questo ciò che può capitare a chi, più o meno consapevole delle proprie azioni, dovesse mentire per evitarsi la multa. Motociclista avvisato…
Se pizzicati oltre i limiti da un rilevatore automatico di velocità, viene concessa all’intestatario della multa la possibilità di chiarire chi, effettivamente, si trovava alla guida del veicolo in questione. Conservare gelosamente i punti sulla patente è del tutto legittimo e, se al volante o in sella si trovava un amico, un conoscente o un parente a cui avevamo prestato il mezzo, è giusto che a perderli sia chi ha esagerato con il gas. Ovviamente, bisogna fare molta attenzione a non dichiarare il falso: la pena potrebbe essere infatti decisamente più salata. Un esempio concreto arriva da quanto accaduto ormai nel lontano 2018 ad un motociclista 48enne che, per conservare i preziosi punti, ha falsamente dichiarato che alla guida della moto si trovava la madre anziana. Una dichiarazione decisamente poco credibile, che ha immediatamente insospettito gli agenti di polizia. Concluse le relative indagini, l’uomo è stato accusato di falsificazione della firma della madre e successivamente indagato per i reati di falsità materiale ed ideologica commessa da privato in atto pubblico. La legge, specialmente in Italia, si sà, ha i suoi tempi e la faccenda si è trascinata fino ai primi giorni di ottobre 2021. La pena prevista era davvero severa, ben più di qualche centinaia di euro e qualche punto in meno sulla patente: alla fine l’uomo ha patteggiato otto mesi di reclusione, pena che gli è stata sospesa dal giudice. Questo ciò che può capitare a chi, più o meno consapevole delle proprie azioni, dovesse mentire per evitarsi la multa. Motociclista avvisato…
Aggiungi un commento