Motus Motorcycles, la produzione si ferma
Dall'America arriva la notizia che la factory Motus Motorcycles ha sospeso la produzione. Gli investitori hanno deciso di stoppare l'iniezione continua di capitali e di conseguenza è arrivato lo stop. Ma i due fondatori ancora non si arrendono
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Stop alle macchine
Lee Conn e Brian Case, fondatori del marchio Motus hanno annunciato lo stop della produzione delle loro moto. La decisione è arrivata in seguito all'annuncio degli investitori della chiusura dei rubinetti: niente più capitali necessari al prosieguo della produzione. Una notizia triste, sporattutto perché le Motus sono moto speciali, dotate di tecnica raffinata e lussosa e motorizzazioni potenti. I modelli di punta sono le MST e MSTR, dotate di motore V4 da 1650 cm³ derivato da un V8 Chevrolet capace di 160 CV a 7400 g/min, con una coppia massima di 162 Nm a 5800 g/min, un valore davvero alto che cresce ancora di nella versione MSTR, che ha una potenza di 180 CV a 8.200 g/min. Entrambe le versioni sono equipaggiate con forcella Öhlins NIX, borse rigide Givi, cruscotto-computer con display TFT a colori, cavalletto centrale, parabrezza e manubrio regolabili. Le differenze ciclistiche fra le due moto erano limitate all'ammortizzatore posteriore, alle ruote e all'impianto frenante: Öhlins TTX, cerchi in carbonio BST e Brembo monoblocco per la "R", la standard ha una molla con regolazione elettrica del precarico, pinze Brembo radiali standard e cerchi OZ forgiati. Insomma, tanto ben di dio (a prezzo salato, ovviamente: oltre 35.000 euro per la base) al momento si trova in stand-by, ma secondo quanto riportato dai due fondatori, il progetto Motus non è ancora pronto per essere accantonato: i due, infatti, stanno cercando altri investitori per continuare il loro sogno. Qui sotto un video delle moto in azione, il sound è di quelli che rapiscono...
Lee Conn e Brian Case, fondatori del marchio Motus hanno annunciato lo stop della produzione delle loro moto. La decisione è arrivata in seguito all'annuncio degli investitori della chiusura dei rubinetti: niente più capitali necessari al prosieguo della produzione. Una notizia triste, sporattutto perché le Motus sono moto speciali, dotate di tecnica raffinata e lussosa e motorizzazioni potenti. I modelli di punta sono le MST e MSTR, dotate di motore V4 da 1650 cm³ derivato da un V8 Chevrolet capace di 160 CV a 7400 g/min, con una coppia massima di 162 Nm a 5800 g/min, un valore davvero alto che cresce ancora di nella versione MSTR, che ha una potenza di 180 CV a 8.200 g/min. Entrambe le versioni sono equipaggiate con forcella Öhlins NIX, borse rigide Givi, cruscotto-computer con display TFT a colori, cavalletto centrale, parabrezza e manubrio regolabili. Le differenze ciclistiche fra le due moto erano limitate all'ammortizzatore posteriore, alle ruote e all'impianto frenante: Öhlins TTX, cerchi in carbonio BST e Brembo monoblocco per la "R", la standard ha una molla con regolazione elettrica del precarico, pinze Brembo radiali standard e cerchi OZ forgiati. Insomma, tanto ben di dio (a prezzo salato, ovviamente: oltre 35.000 euro per la base) al momento si trova in stand-by, ma secondo quanto riportato dai due fondatori, il progetto Motus non è ancora pronto per essere accantonato: i due, infatti, stanno cercando altri investitori per continuare il loro sogno. Qui sotto un video delle moto in azione, il sound è di quelli che rapiscono...
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