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MotoGP Starting Grid: è tornato il Mugello, Ducati a caccia della tripla

Il gran premio d'Italia arriva nel miglior momento per Borgo Panigale, che ha tre piloti all'inseguimento di Quartararo in campionato. Il lungo rettilineo è un invito al nozze per la Desmosedici, ma negli ultimi anni non sempre la moto più veloce è stata quella che ha vinto la gara
Ci siamo: è la settimana del gran premio d'Italia, del Mugello, della MotoGP che torna sulla pista che forse ama di più e che sempre sa regalare gare straordinarie. Andiamo allora a rivedere le novità sulla griglia di partenza insieme al nostro Guido Sassi, in MotoGP Starting Grid.

La novità
Il Mugello senza pubblico è sicuramente una novità, ed è forse la pista del mondiale dove più si sente la mancanza dei tifosi. Ma le cose stanno così, e se a Misano, a settembre, rivedremo la gente sugli spalti, per questo weekend bisognerà farne a meno.
Per quanto riguarda i piloti, le news degli ultimi giorni ci danno Michele Pirro ufficialmente arruolato con la Desmosedici del team Pramac. Il super collaudatore Ducati sostituirà Jorge Martin, ancora in fase di recupero dall'incidente, e correrà sul tracciato che conosce come le proprie tasche. Nemmeno un mese fa Pirro ha svolto gli ultimi test privati per Borgo Panigale proprio su questa pista, e Michele è sempre un pilota da top 10, quando gli viene dato il tempo di prepararsi.

Che numeri
Ducati viene da 2 vittorie consecutive, una magia che - con lo stesso pilota- non gli riusciva dall'ultimo Lorenzo, 3 anni fa. Il momento è buono, come testimoniano anche gli ulteriori 7 podi conquistati dalla truppa di Gigi Dall'Igna da inizio stagione, e il Mugello è la pista dove il super Desmo Ducati ha monopolizzato la vittoria nelle ultime 3 edizioni. Dovizioso-Lorenzo-Petrucci si sono susseguiti sul gradino più alto del podio dal 2017, ma è pure vero che in Qatar – pista considerata “ducatista”- alla fine dei conti l'ha spuntata Yamaha. Il Mugello non è solo il lungo rettilineo di partenza, ma una emozionante serie di curve: veloci o guidate, da staccate furibonde e da pieghe esagerate. E le Desmosedici dovranno ben guardarsi dalle M1.

La sfida
In particolare da Fabio Quartararo, che precede Francesco Bagnaia in classifica di un solo punto, grazie al terzo posto bagnato di Le Mans. Per El Diablo, limitare i danni in casa è stata la miglior conferma di una stagione che sembra – per ora- procedere sui giusti binari. Il principale avversario del francese al momento pare proprio Pecco, che lo segue da vicinissimo in classifica e che è andato a podio in 3 occasioni su 5. Il piemontese della Ducati ha fatto della costanza la propria migliore arma, e ora punta a concretizzare il proprio potenziale con il primo successo in MotoGP. Outsider – ma non troppo- di questa sfida saranno sicuramente Zarco, Miller e Vinales, tutti in lotta per il mondiale con appena 12, 13 e 24 punti di ritardo dal capo classifica.

Questa è storia
L'epopea di Andrea Dovizioso in Ducati sembra storia di una vita fa, eppure non sono passati nemmeno 5 anni dal primo successo del forlivese in Malesia nel 2016, a cui seguì la vittoria al Mugello del 2017. Fu la prima affermazione sull'asciutto in MotoGP per l'ex ducatista, ottenuta con una gara prima attenta, e poi d'attacco a 10 giri dal termine, quando lasciò Vinales e Petrucci a litigare per il secondo posto. In quell'occasione Mattia Pasini vinse in Moto2 e Andrea Migno in Moto3, per l'ultima tripletta italiana nel gp di casa.

Hot Spot
Ve lo ricordate il 2016? All'ultimo giro Jorge Lorenzo si inventò un sorpasso impossibile su Marc Marquez alle Biondetti, il 93 gli rispose per le rime entrando per primo alla Bucine. In uscita dall'ultima curva però il miorchino rimase incollato al rivale, che bruciò sul traguardo per appena 19 millesimi. Tutto questo per dire che, nonostante 14 curve una più bella dell'altra, al Mugello c'è un rettilineo di oltre un chilometro (1141 metri per la precisione), con la linea del traguardo piuttosto avanti rispetto all'ultima curva. La scia si sente molto, e con una moto a posto non serve per forza avere il migliore motore tra tutti per riuscire a spuntarla.
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