MotoGP Rewind: Valencia 2005, nuovi talenti e il dubbio di Rossi
Dorna sta mettendo a disposizione su motogp.com alcune delle più belle gare del passato: in Spagna a fine stagione i telecronisti già si interrogavano sul futuro di Valentino, tentato dalle sirene della F1. I media puntavano su Melandri e Hayden, i giovani leoni. Ma Vale ha poi avuto una carriera molto più vincente dei suoi nuovi avversari e ha superato altre tre volte la tentazione del ritiro

News
Dorna ha messo a disposizione degli appassionati diversi gran premi del passato in versione integrale sul sito Motogp.com. Rivedere quelle gare può regalare qualche spunto interessante al di là della cronaca che conosciamo ormai a memoria. Con il nostro Guido Sassi andiamo a rivedere alcune delle pietre miliari della classe regina, incominciando da Valencia 2005.
Valencia non è ancora un incubo
La gara regala un bel duello per la vittoria tra Melandri e Hayden, e la rimonta di Valentino dal 15esimo al terzo posto, con 8 posizioni guadagnate in poco più di un giro e mezzo. Rossi corre su una M1 nei colori bianco-rosso, replica della Yamaha di Giacomo Agostini. A quel tempo Valencia non è ancora la pista dei due mondiali sfumati e anzi Rossi ha vinto al Ricardo Tormo ben due volte: solo un anno più tardi invece Vale perderà il titolo proprio contro Hayden, dieci anni più tardi contro Lorenzo.
Eredi o sparring partner?
Nel 2005 Rossi ha assaggiato nuovamente la Ferrari di F1 in un test a Fiorano, e la notizia di un suo possibile passaggio alle quattro ruote gira nell'ambiente dei media. Durante la telecronaca i commentatori si interrogano su quale possa essere il futuro nel dopo Rossi, e si consolano con la battaglia tra Melandri e Hayden: “Con questi due giovani ragazzi il futuro della MotoGP è assicurato”. Ovviamente oggi viene da sorridere pensando a quei timori: Melandri vince sì quel giorno e conquisterà altre tre gare nel 2006, ma con il senno di poi è già all'apice della propria carriera. Hayden l'anno dopo sarà incoronato campione proprio a Valencia, in un mondiale buttato al vento da Rossi, dopo di che anche per lui inizierà la parabola discendente.
Il tormentone ritiro
La parola ritiro associata al 46 di Tavullia tornerà almeno altre tre volte ad affacciarsi tra gli addetti ai lavori: nel 2011-12 - ovvero il biennio in Ducati- quando Rossi si troverà a guidare una moto con cui non riesce ad andare d'accordo, e a inizio 2014. Prima della stagione del debutto di Galbusera nel suo box, il Dottore dichiarerà che non si potrà accontentare di fare un'altra stagione poco competitiva come la prima dal ritorno in Yamaha: Rossi la terminerà poi da vice campione del mondo, con due vittorie in tasca. Infine ci sarà il tanto discusso 2015, e un finale così amaro dopo i fatti di Sepang che nei tifosi serpeggerà il dubbio di un disimpegno. Rossi lascerà nel 2021? La storia per ora è fatta di smentite e da quel giorno del 2005 ci sono stati altri due titoli e decine di vittorie.
Il mercato dieci anni fa
In questa stagione il mercato piloti è partito addirittura a inizio 2020 per il biennio 2021-22, ed è già nuovamente in discussione per via del Coronavirus. Alcuni contratti potrebbero chiudersi solo a fine stagione, ma nella MotoGP del 2005 alla data dell'ultima gara dell'anno è normale che ci siano ancora trattative in corso: il team Pons deve ancora affidare una delle due Honda, con Biaggi dato inizialmente certo e poi accantonato, Suzuki e Ducati hanno scelto ma non ancora ufficializzato. Il passato ci insegna - a maggior ragione in questo 2020- che la stagione è lunga e non bisogna avere fretta.
Valencia non è ancora un incubo
La gara regala un bel duello per la vittoria tra Melandri e Hayden, e la rimonta di Valentino dal 15esimo al terzo posto, con 8 posizioni guadagnate in poco più di un giro e mezzo. Rossi corre su una M1 nei colori bianco-rosso, replica della Yamaha di Giacomo Agostini. A quel tempo Valencia non è ancora la pista dei due mondiali sfumati e anzi Rossi ha vinto al Ricardo Tormo ben due volte: solo un anno più tardi invece Vale perderà il titolo proprio contro Hayden, dieci anni più tardi contro Lorenzo.
Eredi o sparring partner?
Nel 2005 Rossi ha assaggiato nuovamente la Ferrari di F1 in un test a Fiorano, e la notizia di un suo possibile passaggio alle quattro ruote gira nell'ambiente dei media. Durante la telecronaca i commentatori si interrogano su quale possa essere il futuro nel dopo Rossi, e si consolano con la battaglia tra Melandri e Hayden: “Con questi due giovani ragazzi il futuro della MotoGP è assicurato”. Ovviamente oggi viene da sorridere pensando a quei timori: Melandri vince sì quel giorno e conquisterà altre tre gare nel 2006, ma con il senno di poi è già all'apice della propria carriera. Hayden l'anno dopo sarà incoronato campione proprio a Valencia, in un mondiale buttato al vento da Rossi, dopo di che anche per lui inizierà la parabola discendente.
Il tormentone ritiro
La parola ritiro associata al 46 di Tavullia tornerà almeno altre tre volte ad affacciarsi tra gli addetti ai lavori: nel 2011-12 - ovvero il biennio in Ducati- quando Rossi si troverà a guidare una moto con cui non riesce ad andare d'accordo, e a inizio 2014. Prima della stagione del debutto di Galbusera nel suo box, il Dottore dichiarerà che non si potrà accontentare di fare un'altra stagione poco competitiva come la prima dal ritorno in Yamaha: Rossi la terminerà poi da vice campione del mondo, con due vittorie in tasca. Infine ci sarà il tanto discusso 2015, e un finale così amaro dopo i fatti di Sepang che nei tifosi serpeggerà il dubbio di un disimpegno. Rossi lascerà nel 2021? La storia per ora è fatta di smentite e da quel giorno del 2005 ci sono stati altri due titoli e decine di vittorie.
Il mercato dieci anni fa
In questa stagione il mercato piloti è partito addirittura a inizio 2020 per il biennio 2021-22, ed è già nuovamente in discussione per via del Coronavirus. Alcuni contratti potrebbero chiudersi solo a fine stagione, ma nella MotoGP del 2005 alla data dell'ultima gara dell'anno è normale che ci siano ancora trattative in corso: il team Pons deve ancora affidare una delle due Honda, con Biaggi dato inizialmente certo e poi accantonato, Suzuki e Ducati hanno scelto ma non ancora ufficializzato. Il passato ci insegna - a maggior ragione in questo 2020- che la stagione è lunga e non bisogna avere fretta.
Aggiungi un commento