MotoGP Rewind: Phillip Island 2004, "che spettacolo" con Rossi
Tra le gare messe a disposizione questa settimana da Dorna spicca la vittoria in Australia che regala al Dottore il sesto titolo iridato, il primo con Yamaha. Il gran premio si risolve solo all'ultimo giro con un incredibile sorpasso su Gibernau prima di entrare alla Lukey Heights
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Il quarto appuntamento con MotoGP Rewind ci porta a rivivere il Gran Premio d'Australia del 2004, che regala a Valentino Rossi il sesto titolo iridato - il primo con Yamaha-, al termine di una gara incredibilmente emozionante. La gara è disponibile su motogp.com, tra i gran premi messi a disposizione da Dorna settimanalmente.
All'ultimo respiro
Il gran premio si risolve solo all'ultimo giro: Valentino e Sete Gibernau sono incollati, Rossi riesce a passare lo spagnolo alla Southern Loop, ma il rivale lo supera a sua volta alla Honda Corner. I primi due punti di sorpasso sono sul taccuino di ogni pilota; il sorpasso decisivo Vale lo porta però in uno spot decisamente inusuale: alla Lukey Heights, ma non in fondo, in staccata, quanto piuttosto all'ingresso. Rossi avrebbe vinto il titolo anche con il secondo posto, ma tra lui e Gibernau non correva buon sangue e ancora oggi Phillip Island è una delle piste preferite del Dottore. Successo nel gran premio e titolo mondiale al primo tentativo con Yamaha. Cosa volere di più? E dire che al primo giro, nella bagarre con Troy Bayliss, il 46 finisce persino fuori dal tracciato, rischiando di terminare la gara dopo poche curve.
Un anno incredibile
Il sesto titolo di Rossi è considerato uno dei più importanti, se non il più iconico in assoluto. La storia del suo passaggio da Honda a Yamaha è nota, ma comunque sensazionale anche a più di 15 anni di distanza. A celebrare il campione di Tavullia al muretto c'è niente meno che un giovane Lin Jarvis. È il primo campionato del mondo per il manager in MotoGP al termine di un anno che in molti pronosticavano di rodaggio per Rossi e la casa dei tre diapason. Valentino porterà altri tre titoli iridati a Yamaha, e ancora oggi Jarvis ha vinto più gare e titoli con Rossi e che con tutti gli altri suoi piloti messi insieme.
Una moto rivoluzionata
La M1 di Rossi per il 2004 è completamente un'altra rispetto alla versione dell'anno precedente: motore a 4 valvole invece di 5, a scoppi irregolari. La moto è più lunga e stabile in curva. Valentino e Burgess lavorano duro in inverno e a inizio stagione sul set up, riescono a far rendere bene le gomme. Il nuovo forcellone arrivato al Mugello è un altro passo in avanti per fare diventare la M1 la moto dalle qualità ancora oggi apprezzatissime.
Che spettacolo
Rossi vince 9 gare nel 2004, due più del precedente record su Yamaha, stabilito da Wayne Rainey con 7. Il Dottore è anche il primo pilota dai tempi di Eddie Lawson a riuscire nell'impresa di vincere due titoli consecutivi con due moto diverse. Da allora nessuno ci è più riuscito e l'unico altro pilota capace di imporsi con brand differenti è stato Casey Stoner. Rossi sale sul podio di Phillip Island indossando la maglietta con la scritta “Che spettacolo”, dopo avere baciato la sua M1 e festeggiato la vittoria nel parco chiuso alla presenza di un giovanissimo Luca Marini. Sembra ieri, ma sono passati sedici anni.
All'ultimo respiro
Il gran premio si risolve solo all'ultimo giro: Valentino e Sete Gibernau sono incollati, Rossi riesce a passare lo spagnolo alla Southern Loop, ma il rivale lo supera a sua volta alla Honda Corner. I primi due punti di sorpasso sono sul taccuino di ogni pilota; il sorpasso decisivo Vale lo porta però in uno spot decisamente inusuale: alla Lukey Heights, ma non in fondo, in staccata, quanto piuttosto all'ingresso. Rossi avrebbe vinto il titolo anche con il secondo posto, ma tra lui e Gibernau non correva buon sangue e ancora oggi Phillip Island è una delle piste preferite del Dottore. Successo nel gran premio e titolo mondiale al primo tentativo con Yamaha. Cosa volere di più? E dire che al primo giro, nella bagarre con Troy Bayliss, il 46 finisce persino fuori dal tracciato, rischiando di terminare la gara dopo poche curve.
Un anno incredibile
Il sesto titolo di Rossi è considerato uno dei più importanti, se non il più iconico in assoluto. La storia del suo passaggio da Honda a Yamaha è nota, ma comunque sensazionale anche a più di 15 anni di distanza. A celebrare il campione di Tavullia al muretto c'è niente meno che un giovane Lin Jarvis. È il primo campionato del mondo per il manager in MotoGP al termine di un anno che in molti pronosticavano di rodaggio per Rossi e la casa dei tre diapason. Valentino porterà altri tre titoli iridati a Yamaha, e ancora oggi Jarvis ha vinto più gare e titoli con Rossi e che con tutti gli altri suoi piloti messi insieme.
Una moto rivoluzionata
La M1 di Rossi per il 2004 è completamente un'altra rispetto alla versione dell'anno precedente: motore a 4 valvole invece di 5, a scoppi irregolari. La moto è più lunga e stabile in curva. Valentino e Burgess lavorano duro in inverno e a inizio stagione sul set up, riescono a far rendere bene le gomme. Il nuovo forcellone arrivato al Mugello è un altro passo in avanti per fare diventare la M1 la moto dalle qualità ancora oggi apprezzatissime.
Che spettacolo
Rossi vince 9 gare nel 2004, due più del precedente record su Yamaha, stabilito da Wayne Rainey con 7. Il Dottore è anche il primo pilota dai tempi di Eddie Lawson a riuscire nell'impresa di vincere due titoli consecutivi con due moto diverse. Da allora nessuno ci è più riuscito e l'unico altro pilota capace di imporsi con brand differenti è stato Casey Stoner. Rossi sale sul podio di Phillip Island indossando la maglietta con la scritta “Che spettacolo”, dopo avere baciato la sua M1 e festeggiato la vittoria nel parco chiuso alla presenza di un giovanissimo Luca Marini. Sembra ieri, ma sono passati sedici anni.
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