MotoGP, disavventura per Pedrosa: bloccato in hotel per il test anti Coronavirus
Il fatto risale alla sera precedente i test privati di Ktm a Spielberg: "Non aveva tutta la documentazione necessaria con sé " ha spiegato Pit Beirer. La situazione si è poi risolta ma tutti i team sono avvertiti: al doppio appuntamento con il gp d'Austria sarà meglio arrivare con le carte in regola. Alex Marquez nel frattempo elogia il 26: "È sempre stato il mio punto di riferimento"
Image
News
Non è un periodo proprio semplicissimo per Ktm in MotoGP: Honda e Ducati hanno messo gli occhi – e forse le mani- su Pol Espargaro e Jorge Martin, ma Pit Beirer ha qualche problema di minore entità anche con i piloti che non rischiano di lasciare la casa di Mattighofen.
Test Covid e Test MotoGP
Lo scorso 27 maggio Ktm ha svolto una sessione di test privati a Spielberg, approfittando del fatto che fino al termine di giugno le case che godono di concessioni - gli arancio e Aprilia- possono proseguire nello sviluppo per gli altri congelato. Ma se Brad Binder non si è potuto muovere dal Sud Africa, Dani Pedrosa ha addirittura rischiato di non prendere parte alle prove, a causa delle limitazioni previste per il Coronavirus in Austria. L’ex pilota Honda aveva inizialmente considerato l’idea di raggiungere Zeltweg via auto dalla Svizzera, con un viaggio di mezza giornata, preferendo poi un volo per Vienna, possibilità che si è concretizzata solo all'ultimo. Il collaudatore Ktm si è presentato all'imbarco aereo coscienziosamente equipaggiato con i documenti che presentavano un test Covid-19 negativo, come richiesto dalle autorità, ma al documento mancavano i valori di laboratorio associati. “Abbiamo tremato per qualche ora” ha raccontato Pit Beirer a speedweek.com.
La soluzione
“Non era stato in grado di mostrare i valori richiesti alle autorità competenti. Di conseguenza è stato immediatamente portato in un hotel per la quarantena”. I responsabili Ktm chiaramente si sono mossi subito, contattando il laboratorio in Svizzera immediatamente e la documentazione completa è stata trasmessa via mail agli organi competenti. In seguito Dani Pedrosa si è comunque dovuto sottoporre a una visita e infine è stato rilasciato. La disavventura si è conclusa alle nove di sera. Il mattino successivo il super tester di Ktm era regolarmente in pista. “L'Austria prende la situazione molto sul serio, ma si sono mostrati anche comprensivi. Avrebbero potuto rimandare subito Dani in Svizzera, invece hanno cercato in ogni modo di trovare una soluzione”. Sarà bene che se lo ricordino tutti i lavoratori impegnati in vista della ripresa del motomondiale.
Un fan inatteso
Sempre riguardo al 26, si registra la dichiarazione di Alex Marquez, al centro in questi giorni di trattative di mercato che lo vorrebbero trasferito dal team Repsol ufficiale alla squadra di Lucio Cecchinello. Il fratellino di Marc ha dichiarato che il suo punto di riferimento è sempre stato Pedrosa “per il suo stile e la sua efficacia in moto. Se non fosse stato per i limiti fisici avrebbe vinto un campionato anche in MotoGP e sarebbe stato ampiamente meritato”.
Test Covid e Test MotoGP
Lo scorso 27 maggio Ktm ha svolto una sessione di test privati a Spielberg, approfittando del fatto che fino al termine di giugno le case che godono di concessioni - gli arancio e Aprilia- possono proseguire nello sviluppo per gli altri congelato. Ma se Brad Binder non si è potuto muovere dal Sud Africa, Dani Pedrosa ha addirittura rischiato di non prendere parte alle prove, a causa delle limitazioni previste per il Coronavirus in Austria. L’ex pilota Honda aveva inizialmente considerato l’idea di raggiungere Zeltweg via auto dalla Svizzera, con un viaggio di mezza giornata, preferendo poi un volo per Vienna, possibilità che si è concretizzata solo all'ultimo. Il collaudatore Ktm si è presentato all'imbarco aereo coscienziosamente equipaggiato con i documenti che presentavano un test Covid-19 negativo, come richiesto dalle autorità, ma al documento mancavano i valori di laboratorio associati. “Abbiamo tremato per qualche ora” ha raccontato Pit Beirer a speedweek.com.
La soluzione
“Non era stato in grado di mostrare i valori richiesti alle autorità competenti. Di conseguenza è stato immediatamente portato in un hotel per la quarantena”. I responsabili Ktm chiaramente si sono mossi subito, contattando il laboratorio in Svizzera immediatamente e la documentazione completa è stata trasmessa via mail agli organi competenti. In seguito Dani Pedrosa si è comunque dovuto sottoporre a una visita e infine è stato rilasciato. La disavventura si è conclusa alle nove di sera. Il mattino successivo il super tester di Ktm era regolarmente in pista. “L'Austria prende la situazione molto sul serio, ma si sono mostrati anche comprensivi. Avrebbero potuto rimandare subito Dani in Svizzera, invece hanno cercato in ogni modo di trovare una soluzione”. Sarà bene che se lo ricordino tutti i lavoratori impegnati in vista della ripresa del motomondiale.
Un fan inatteso
Sempre riguardo al 26, si registra la dichiarazione di Alex Marquez, al centro in questi giorni di trattative di mercato che lo vorrebbero trasferito dal team Repsol ufficiale alla squadra di Lucio Cecchinello. Il fratellino di Marc ha dichiarato che il suo punto di riferimento è sempre stato Pedrosa “per il suo stile e la sua efficacia in moto. Se non fosse stato per i limiti fisici avrebbe vinto un campionato anche in MotoGP e sarebbe stato ampiamente meritato”.
Aggiungi un commento