MotoGP 2020, Valentino Rossi: "Si correrà a luglio"
Il Dottore si dice scettico sulla possibilità che l'attuale calendario della MotoGP possa essere rispettato. Dorna per ora lo conferma, ma Ezpeleta sembra meno convinto di prima di riuscire a fare disputare 19 gran premi: "Faremo più gare possibili". La Spagna ha raggiunto i 20mila contagi, la Francia oltre i 10mila: anche Jerez e Le Mans sono a forte rischio
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Fino a qualche giorno fa la speranza di molti era che la MotoGP potesse iniziare a correre almeno al Mugello (31 maggio) e a oggi Dorna stessa pubblica un calendario nel quale addirittura il GP di Spagna, a Jerez, viene regolarmente indicato in programma (3 maggio). È stato però lo stesso Valentino Rossi a dichiarare che rispetto a quanto viene indicato, ci saranno degli ulteriori rinvii: “Sarà molto difficile correre a Jerez, Le Mans e Mugello perché non so se per maggio la situazione sarà tale da poter fare delle gare di moto. Quindi secondo me fino a luglio vuol dire che non si parla di sport”. Il Dottore ne ha parlato durante una diretta con Jovanotti su Instagram, alla quale ha partecipato anche Fiorello.
Dorna per ora ha spostato le prime date (Thailandia, Americhe, Argentina) a fine anno, la stagione dovrebbe iniziare a Jerez, per poi proseguire con Le Mans e il Mugello. Per come si sta muovendo però il Coronavirus in Europa, giorno dopo giorno questa ipotesi si allontana: se anche il picco dei contagi dovesse arrivare in Italia verso la prossima settimana, cioè prima di aprile, Spagna e Francia mostrano una curva simile, ma ritardata di una decina di giorni. Al 20 marzo i contagi in Spagna hanno raggiunto quota 20mila, in Francia superano i 10mila, nonostante nei due Paesi si sia riusciti a intervenire prima in tema di limitazioni alla circolazione. Proprio ieri Carmelo Ezpeleta ha scritto una lettera aperta, per ribadire l'impegno dell'organizzatore. Per la prima volta però si è espresso nella direzione di «garantire il maggior numero possibile di gare» e non di confermare l'intero calendario.
Spostamenti e pubblico
Uno degli aspetti critici al momento, nell'ottica di organizzare una gara, è dato non solo dall'impossibilità di garantire l'accesso al pubblico, ma agli stessi addetti ai lavori, considerando il blocco del traffico aereo.
Piuttosto pessimista appare anche Gigi Dall'Igna, che dirige la squadra corse Ducati. Se pochi giorni fa il progettista della Desmosedici aveva detto che correre a porte chiuse sarebbe stata un'opzione da considerare per salvare la stagione, ora afferma che sarebbe già un buon risultato disputare una stagione da 10 gran premi. Il numero minimo di gare stabilito dalla Fim per garantire la validità del mondiale è di 13, ma il numero uno della casa italiana invita a considerare la possibilità di rivedere le regole
Dorna per ora ha spostato le prime date (Thailandia, Americhe, Argentina) a fine anno, la stagione dovrebbe iniziare a Jerez, per poi proseguire con Le Mans e il Mugello. Per come si sta muovendo però il Coronavirus in Europa, giorno dopo giorno questa ipotesi si allontana: se anche il picco dei contagi dovesse arrivare in Italia verso la prossima settimana, cioè prima di aprile, Spagna e Francia mostrano una curva simile, ma ritardata di una decina di giorni. Al 20 marzo i contagi in Spagna hanno raggiunto quota 20mila, in Francia superano i 10mila, nonostante nei due Paesi si sia riusciti a intervenire prima in tema di limitazioni alla circolazione. Proprio ieri Carmelo Ezpeleta ha scritto una lettera aperta, per ribadire l'impegno dell'organizzatore. Per la prima volta però si è espresso nella direzione di «garantire il maggior numero possibile di gare» e non di confermare l'intero calendario.
Spostamenti e pubblico
Uno degli aspetti critici al momento, nell'ottica di organizzare una gara, è dato non solo dall'impossibilità di garantire l'accesso al pubblico, ma agli stessi addetti ai lavori, considerando il blocco del traffico aereo.
Piuttosto pessimista appare anche Gigi Dall'Igna, che dirige la squadra corse Ducati. Se pochi giorni fa il progettista della Desmosedici aveva detto che correre a porte chiuse sarebbe stata un'opzione da considerare per salvare la stagione, ora afferma che sarebbe già un buon risultato disputare una stagione da 10 gran premi. Il numero minimo di gare stabilito dalla Fim per garantire la validità del mondiale è di 13, ma il numero uno della casa italiana invita a considerare la possibilità di rivedere le regole
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