MotoGP 2020 - Valentino Rossi: "Potremmo correre un mondiale di 12-13 gare"
Il campione di Tavullia ha parlato di moto a 360 gradi, in questo difficile momento: "Stanno pensando a gare virtuali come in F1, ma io non sono così veloce, la sfida dei sogni sarebbe con Schwantz". Sulla quarantena: "Situazione brutta, bisogna stare in casa". Il futuro: "Continuare? Volevo decidere a metà stagione, ma il Coronavirus ha cambiato un po' tutto"
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Valentino Rossi, come tutti i suoi colleghi impegnati nel motomondiale, è fermo a casa senza potere correre né allenarsi in moto per via del Coronavirus. Sky Sport è riuscita così a imbastire una lunga diretta con il campione di Tavullia, tra l'altro festeggiato con una programmazione speciale a lui dedicata. Tanti i temi affrontati, a cominciare dall'emergenza sanitaria.
La quarantena
“Stiamo vivendo una situazione difficilissima, che non ci saremmo mai aspettati. Io sono a casa mia a Tavullia, siamo tutti confinati a casa. Ma è quello che bisogna fare in questo momento”. In attesa che il riposo forzato finisca, Valentino non perde però il buonumore e sperimenta un nuovo look: “Mi sto facendo crescere la barba, me la tengo lunga fino a quando finirà la quarantena. In casa sono con la mia fidanzata Francesca e mia madre Stefania, a cui si aggiungono i nostri cani, il gatto, la squadra è questa. Mio fratello Luca invece abita a qualche chilometro da qui con la sua fidanzata. Sono fortunato perché ho una piccola palestra, cerco di allenarmi tutti i giorni per tenermi in forma. Poi guardo i film, le serie tv, giochiamo con il simulatore anche con gli altri piloti…”.
Virtual MotoGP
Per ora le gare virtuali sono un gioco, ma a breve le cose potrebbero cambiare: “Mi hanno detto che stanno cercando di organizzare un campionato virtuale anche per la MotoGP, stile F1, con i piloti che si sfideranno alla Playstation. Ne conosco svariati velocissimi, per esempio Bagnaia e mio fratello Luca. Io non sono molto bravo, ho paura che mi toccherà prendere paga…Faccio comunque parte della generazione dei videogame, mi ricordo la prima volta che mia mamma mi ha portato a comprare la playstation, la felicità di quando l'ho portata a casa, avrò avuto 12-13 anni”.
Mitico 34 e il futuro
Ma la vera sfida che Rossi tiene nel cassetto è con il suo idolo d'infanzia: “Mi piacerebbe fare una gara contro Kevin Schwantz: è stato sempre il mio pilota preferito, da piccolo guardavo le gare degli anni d'oro del motociclismo con gli americani e gli australiani. Sarebbe bello affrontarlo, lui con la sua Suzuki e io con la Yamaha 500”. Schwantz si ritirò nel 1995, l'anno prima dell'esordio di Rossi nel motomondiale. 24 anni dopo Valentino sta ragionando a sua volta sulla possibilità o meno di continuare. “Il mio futuro? Speravo di poter decidere se continuare dopo la prima parte della stagione, ora slitta tutto, mi piacerebbe avere un po’ di gare per capire quanto possa ancora essere competitivo”.
La stagione sportiva
Per ora anche Rossi è in attesa di capire soprattutto cosa succederà nel 2020: "È stata dura non affrontare il primo GP della stagione, abbiamo capito che non avremmo corso proprio la domenica prima di partire per il Qatar. Ha scombussolato tutto, bisognerà capire quando riusciremo a tornare in pista, sembra che vada per le lunghe per tutti. Fino a luglio si farà fatica a fare sport con molta gente, lo dimostra il fatto che abbiano cancellato anche l’Europeo. L'obiettivo di quest'anno sarebbe fare più GP possibile". Una doppia gara come succede in Superbike? "E' un'idea, ma si potrebbe anche fare un campionato di 12-13 gare, perderne 7 mantenendo il format della MotoGP, non è detto che sia fondamentale svolgere 20 gp". Infine anche una battuta sul calcio: “Sarebbe un peccato non convalidare il campionato, hanno superato la metà. Per i tifosi vedere playoff e playout potrebbe essere bello, anche se in ogni caso sarà un campionato condizionato dal virus”.
La quarantena
“Stiamo vivendo una situazione difficilissima, che non ci saremmo mai aspettati. Io sono a casa mia a Tavullia, siamo tutti confinati a casa. Ma è quello che bisogna fare in questo momento”. In attesa che il riposo forzato finisca, Valentino non perde però il buonumore e sperimenta un nuovo look: “Mi sto facendo crescere la barba, me la tengo lunga fino a quando finirà la quarantena. In casa sono con la mia fidanzata Francesca e mia madre Stefania, a cui si aggiungono i nostri cani, il gatto, la squadra è questa. Mio fratello Luca invece abita a qualche chilometro da qui con la sua fidanzata. Sono fortunato perché ho una piccola palestra, cerco di allenarmi tutti i giorni per tenermi in forma. Poi guardo i film, le serie tv, giochiamo con il simulatore anche con gli altri piloti…”.
Virtual MotoGP
Per ora le gare virtuali sono un gioco, ma a breve le cose potrebbero cambiare: “Mi hanno detto che stanno cercando di organizzare un campionato virtuale anche per la MotoGP, stile F1, con i piloti che si sfideranno alla Playstation. Ne conosco svariati velocissimi, per esempio Bagnaia e mio fratello Luca. Io non sono molto bravo, ho paura che mi toccherà prendere paga…Faccio comunque parte della generazione dei videogame, mi ricordo la prima volta che mia mamma mi ha portato a comprare la playstation, la felicità di quando l'ho portata a casa, avrò avuto 12-13 anni”.
Mitico 34 e il futuro
Ma la vera sfida che Rossi tiene nel cassetto è con il suo idolo d'infanzia: “Mi piacerebbe fare una gara contro Kevin Schwantz: è stato sempre il mio pilota preferito, da piccolo guardavo le gare degli anni d'oro del motociclismo con gli americani e gli australiani. Sarebbe bello affrontarlo, lui con la sua Suzuki e io con la Yamaha 500”. Schwantz si ritirò nel 1995, l'anno prima dell'esordio di Rossi nel motomondiale. 24 anni dopo Valentino sta ragionando a sua volta sulla possibilità o meno di continuare. “Il mio futuro? Speravo di poter decidere se continuare dopo la prima parte della stagione, ora slitta tutto, mi piacerebbe avere un po’ di gare per capire quanto possa ancora essere competitivo”.
La stagione sportiva
Per ora anche Rossi è in attesa di capire soprattutto cosa succederà nel 2020: "È stata dura non affrontare il primo GP della stagione, abbiamo capito che non avremmo corso proprio la domenica prima di partire per il Qatar. Ha scombussolato tutto, bisognerà capire quando riusciremo a tornare in pista, sembra che vada per le lunghe per tutti. Fino a luglio si farà fatica a fare sport con molta gente, lo dimostra il fatto che abbiano cancellato anche l’Europeo. L'obiettivo di quest'anno sarebbe fare più GP possibile". Una doppia gara come succede in Superbike? "E' un'idea, ma si potrebbe anche fare un campionato di 12-13 gare, perderne 7 mantenendo il format della MotoGP, non è detto che sia fondamentale svolgere 20 gp". Infine anche una battuta sul calcio: “Sarebbe un peccato non convalidare il campionato, hanno superato la metà. Per i tifosi vedere playoff e playout potrebbe essere bello, anche se in ogni caso sarà un campionato condizionato dal virus”.
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