MotoGP 2015, stabilità garantita fino al 2021
MotoGP news - Il boss Dorna Carmelo Ezpeleta si è riunito in conferenza stampa con il presidente FIM Vito Ippolito e il presidente IRTA Hervé Poncharal. L'obiettivo è stato quello di rendere ufficiale l'accordo che darà stabilità alla top class, ecco quali sono i punti cardine
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Durante l'ottavo appuntamento stagionale, sul circuito di Assen, sono stati definiti alcuni punti che garantiranno una certa stabilità alla categoria regina fino al 2021. A rendere pubblico tutto il progetto sono stati il capo della Dorna Carmelo Ezpeleta, il presidente FIM Vito Ippolito e il presidente IRTA Hervé Poncharal. Il processo di cambiamento è iniziato con la categoria CRT ed è proseguito con le Open, fino ad arrivare alle specifiche elettroniche uguali per tutti, a garanzia della stabilità del Campionato, dal 2016. Il regolamento tecnico resterà immutato fino al 2021, a meno che tutti non siano d’accordo nel cambiarlo per motivi di sicurezza. A partire dal 2017 ci saranno sei costruttori coinvolti in MotoGP: Aprilia, Ducati, Honda, KTM, Suzuki e Yamaha e queste sei case avranno diritto a partecipare al Campionato con due piloti ufficiali. In più avranno l’obbligo di far scendere in pista un minimo di altre 2 moto concesse in leasing, fino a un massimo di 4 e pur sempre per gli attuali team del Campionato. Queste moto avranno un prezzo massimo di 2,2 milioni di euro, inclusi tutti i costi con esclusione delle cadute. Al momento in griglia ci sono 25 piloti, ma tra il 2017 e il 2021 il numero oscillerà tra un minimo di 22 e un massimo di 24. Tale misura è stata pensata per supportare i team che hanno sempre partecipato in MotoGP. Dorna avrà inoltre diritto a comprare i posti degli ultimi 2 team di ciascuna stagione. Si tratterà di un diritto, non di un obbligo che si spera non dovrà essere esercitato mai. Se arriva un nuovo costruttore, sarà obbligato a stipulare un accordo con una delle strutture private esistenti. Tra il 2016 e il 2017 il contributo di Dorna vedrà un aumento stimato del 30% e su tale appoggio, soprattutto i team privati, potranno contare per poter pagare al leasing ai costruttori.
Durante l'ottavo appuntamento stagionale, sul circuito di Assen, sono stati definiti alcuni punti che garantiranno una certa stabilità alla categoria regina fino al 2021. A rendere pubblico tutto il progetto sono stati il capo della Dorna Carmelo Ezpeleta, il presidente FIM Vito Ippolito e il presidente IRTA Hervé Poncharal. Il processo di cambiamento è iniziato con la categoria CRT ed è proseguito con le Open, fino ad arrivare alle specifiche elettroniche uguali per tutti, a garanzia della stabilità del Campionato, dal 2016. Il regolamento tecnico resterà immutato fino al 2021, a meno che tutti non siano d’accordo nel cambiarlo per motivi di sicurezza. A partire dal 2017 ci saranno sei costruttori coinvolti in MotoGP: Aprilia, Ducati, Honda, KTM, Suzuki e Yamaha e queste sei case avranno diritto a partecipare al Campionato con due piloti ufficiali. In più avranno l’obbligo di far scendere in pista un minimo di altre 2 moto concesse in leasing, fino a un massimo di 4 e pur sempre per gli attuali team del Campionato. Queste moto avranno un prezzo massimo di 2,2 milioni di euro, inclusi tutti i costi con esclusione delle cadute. Al momento in griglia ci sono 25 piloti, ma tra il 2017 e il 2021 il numero oscillerà tra un minimo di 22 e un massimo di 24. Tale misura è stata pensata per supportare i team che hanno sempre partecipato in MotoGP. Dorna avrà inoltre diritto a comprare i posti degli ultimi 2 team di ciascuna stagione. Si tratterà di un diritto, non di un obbligo che si spera non dovrà essere esercitato mai. Se arriva un nuovo costruttore, sarà obbligato a stipulare un accordo con una delle strutture private esistenti. Tra il 2016 e il 2017 il contributo di Dorna vedrà un aumento stimato del 30% e su tale appoggio, soprattutto i team privati, potranno contare per poter pagare al leasing ai costruttori.
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