MotoGP 2015, Marquez spiega la crisi: “I test di Sepang ci hanno confuso”
MotoGP news – Dopo le prime cinque gare della stagione, Marc Marquez è evidentemente in difficoltà e oggi al Mugello scatterà dalla tredicesima casella dello schieramento di partenza. Lo spagnolo non ha il giusto feeling sulla sua Honda e ha analizzato la situazione: "colpevoli" i test a Sepang
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Marquez-Honda in difficoltà
Marc Marquez non sembra lo stesso pilota dello scorso anno, l'alfiere Honda in cinque gare ne ha vinte solo una ed è salito sul podio solo due volte, tanto che ora è quarto nella classifica generale a oltre trenta punti dal leader Valentino Rossi. Dall'ultimo Gran Premio di Le Mans, viste le deludenti prestazioni, si parla di una possibile "crisi" del cabroncito che le qualifiche disputate sul circuito del Mugello hanno confermato. Infatti Marquez prima è rimasto fuori dalla top ten al termine delle prove libere cronometrate, e poi non ha passato la Q1, classificandosi tredicesimo. Lo spagnolo ha ammesso che questo campionato è partito in salita: “Finora il Mondiale è stato piuttosto difficile, vedremo come va qui al Mugello, dove l'anno scorso abbiamo vinto. Sono a 33 punti dal leader, ma anche l'anno scorso quando ero io in vantaggio, dicevo che tutto poteva succedere. Adesso che sono in svantaggio, penso la stessa cosa, nulla è impossibile”. Marc Marquez ha diversi problemi con la sua Honda RC213V e pensa di aver capito da dove sono partititi: “Credo che i test che abbiamo svolto sul circuito di Sepang prima della stagione, ci abbiano un po' confuso. In Malesia avevamo fatto molti giri, ma c'era molta umidità, la temperatura era alta, il tracciato largo e c'era una buona aderenza, ma quando siamo arrivati ai circuiti più freschi ci siamo resi conto del problema. Stiamo provando a cercare una soluzione, ma quando si uniscono tanti fattori, si va come a Le Mans (dove ha mantenuto la sesta posizione per tutta la corsa, salvo poi riuscire a chiudere in quarta piazza, ndr). Non è un problema che si risolve da una gara all'altra, ma l'importante è che ci siano varie idee, che tutte le parti si impegnino: Honda, il team e logicamente anche io. Siamo consapevoli del fatto che ci saranno circuito che preferiamo ed altri invece no, ma bisogna dare il 100%. Già nei test iniziali a Valencia, sia io che Pedrosa ci eravamo lamentati con Honda del motore troppo aggressivo e in Malesia ci hanno presentato un'unità con più potenza ai bassi regimi. Adesso dovremo provare a migliorare questo aspetto e arrivare allo stesso livello di Yamaha e Ducati. L'anno scorso avevo una moto con cui ero pienamente a mio agio, e quest'anno presto o tardi arriveremo di nuovo a quello”.
Marc Marquez non sembra lo stesso pilota dello scorso anno, l'alfiere Honda in cinque gare ne ha vinte solo una ed è salito sul podio solo due volte, tanto che ora è quarto nella classifica generale a oltre trenta punti dal leader Valentino Rossi. Dall'ultimo Gran Premio di Le Mans, viste le deludenti prestazioni, si parla di una possibile "crisi" del cabroncito che le qualifiche disputate sul circuito del Mugello hanno confermato. Infatti Marquez prima è rimasto fuori dalla top ten al termine delle prove libere cronometrate, e poi non ha passato la Q1, classificandosi tredicesimo. Lo spagnolo ha ammesso che questo campionato è partito in salita: “Finora il Mondiale è stato piuttosto difficile, vedremo come va qui al Mugello, dove l'anno scorso abbiamo vinto. Sono a 33 punti dal leader, ma anche l'anno scorso quando ero io in vantaggio, dicevo che tutto poteva succedere. Adesso che sono in svantaggio, penso la stessa cosa, nulla è impossibile”. Marc Marquez ha diversi problemi con la sua Honda RC213V e pensa di aver capito da dove sono partititi: “Credo che i test che abbiamo svolto sul circuito di Sepang prima della stagione, ci abbiano un po' confuso. In Malesia avevamo fatto molti giri, ma c'era molta umidità, la temperatura era alta, il tracciato largo e c'era una buona aderenza, ma quando siamo arrivati ai circuiti più freschi ci siamo resi conto del problema. Stiamo provando a cercare una soluzione, ma quando si uniscono tanti fattori, si va come a Le Mans (dove ha mantenuto la sesta posizione per tutta la corsa, salvo poi riuscire a chiudere in quarta piazza, ndr). Non è un problema che si risolve da una gara all'altra, ma l'importante è che ci siano varie idee, che tutte le parti si impegnino: Honda, il team e logicamente anche io. Siamo consapevoli del fatto che ci saranno circuito che preferiamo ed altri invece no, ma bisogna dare il 100%. Già nei test iniziali a Valencia, sia io che Pedrosa ci eravamo lamentati con Honda del motore troppo aggressivo e in Malesia ci hanno presentato un'unità con più potenza ai bassi regimi. Adesso dovremo provare a migliorare questo aspetto e arrivare allo stesso livello di Yamaha e Ducati. L'anno scorso avevo una moto con cui ero pienamente a mio agio, e quest'anno presto o tardi arriveremo di nuovo a quello”.
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