MotoGP 2015, Aurin: “Pedrosa dev'essere più aggressivo per lottare per il titolo”
MotoGP news – Dani Pedrosa ha rinnovato il suo team, a partire dal capo tecnico Ramon Aurin. Il nuovo arrivato è uomo Honda da anni, ha lavorato al fianco di Andrea Dovizioso ed è pronto a intraprendere questa nuova avventura con Dani per riportarlo alla vittoria
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News
Team rinnovato
Dani Pedrosa nella passata stagione non è quasi mai riuscito a lottare per la vittoria, che è stata una "faccenda" Marc Marquez, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Infatti ha conquistato una gara rispetto alle due di Rossi e Lorenzo e alle tredici del suo compagno di squadra. In questa stagione che sta per cominciare potremmo forse vederlo protagonista, grazie ai cambiamenti nel suo box. Pedrosa avrà il nuovo capo tecnico Ramon Aurin e anche molti meccanici nuovi che proveranno a fargli ritrovare la fiducia nella RC213V. Aurin ha spiegato: “Dopo tre anni avevo perso l’abitudine ad essere capo-tecnico, sfugge sempre qualcosa, ma speriamo che per il Qatar sia tutto ok. Come il pilota, necessito di un po' di rodaggio. L’anno scorso facevo un lavoro più tecnico, adesso si tratta più di coordinare il lavoro, prendere decisioni per mettere a punto la moto. Ci sono giorni in cui vorresti essere dal lato più tecnico, altri nel processo decisionale o in qualità di coordinatore, ma sono felice di essere tornato”. Aurin ha sicuramente più responsabilità: “Un conto è fare il capo-tecnico con una moto non ufficiale, un conto farlo con una che lo è e con un pilota che deve lottare per il titolo. Non è facile perché devi conquistare la fiducia del pilota”. Dal 2009 al 2011 ha lavorato al fianco di Andrea Dovizioso: “Forse il primo anno con Dovi avevo molta pressione perché era un qualcosa che dovevo imparare. Dani è un pilota che lotta sempre per il titolo. Si deve fare un buon lavoro”. La proposta non gli è arrivata direttamente da Pedrosa, ma ha fatto un giro più lungo: “C’è stata una serie di circostanze; Mike Leitner ha deciso di lasciare l’incarico e varie possibilità sono state valutate. Sono un uomo Honda da tempo, ho fatto questo lavoro con Dovi. Volevo sapere cosa ne pensava Dani, perché il rapporto con il pilota è molto importante. Si è detto felice ed eccomi qui”. Pedrosa ha deciso di cambiare il suo team, proprio come l'anno scorso ha fatto Valentino Rossi: “Forse il fatto che Rossi abbia cambiato il suo capo-tecnico, scegliendo Galbusera al posto di Burgess, e che abbia ottenuto risultati ha pesato. Ha cambiato un po' di meccanici e anche il capo, ma quest’ultimo cambio è avvenuto forse per circostanze diverse. Io dovrò provare a far sì che questo cambiamento porti a risultati migliori”. Dani Pedrosa è arrivato diverse volte vicino alla vittoria del titolo e secondo Aurin quest'anno potrebbe essere quello buono, ad una condizione: “Se Dani vuol diventare campione del mondo della MotoGP deve essere un po’ più aggressivo. L’anno scorso ha fatto buone gare, ma all’inizio i piloti Open gli erano davanti nei primi giri. Lui è stato poco aggressivo e il suo peso incide sul riscaldamento delle gomme, quindi ha bisogno di 4/5 giri per raggiungere il giusto ritmo. Ecco dove dobbiamo migliorare, essere più aggressivi all’inizio; non so se basterà per vincere, ma sicuramente avrà più possibilità”.
Dani Pedrosa nella passata stagione non è quasi mai riuscito a lottare per la vittoria, che è stata una "faccenda" Marc Marquez, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Infatti ha conquistato una gara rispetto alle due di Rossi e Lorenzo e alle tredici del suo compagno di squadra. In questa stagione che sta per cominciare potremmo forse vederlo protagonista, grazie ai cambiamenti nel suo box. Pedrosa avrà il nuovo capo tecnico Ramon Aurin e anche molti meccanici nuovi che proveranno a fargli ritrovare la fiducia nella RC213V. Aurin ha spiegato: “Dopo tre anni avevo perso l’abitudine ad essere capo-tecnico, sfugge sempre qualcosa, ma speriamo che per il Qatar sia tutto ok. Come il pilota, necessito di un po' di rodaggio. L’anno scorso facevo un lavoro più tecnico, adesso si tratta più di coordinare il lavoro, prendere decisioni per mettere a punto la moto. Ci sono giorni in cui vorresti essere dal lato più tecnico, altri nel processo decisionale o in qualità di coordinatore, ma sono felice di essere tornato”. Aurin ha sicuramente più responsabilità: “Un conto è fare il capo-tecnico con una moto non ufficiale, un conto farlo con una che lo è e con un pilota che deve lottare per il titolo. Non è facile perché devi conquistare la fiducia del pilota”. Dal 2009 al 2011 ha lavorato al fianco di Andrea Dovizioso: “Forse il primo anno con Dovi avevo molta pressione perché era un qualcosa che dovevo imparare. Dani è un pilota che lotta sempre per il titolo. Si deve fare un buon lavoro”. La proposta non gli è arrivata direttamente da Pedrosa, ma ha fatto un giro più lungo: “C’è stata una serie di circostanze; Mike Leitner ha deciso di lasciare l’incarico e varie possibilità sono state valutate. Sono un uomo Honda da tempo, ho fatto questo lavoro con Dovi. Volevo sapere cosa ne pensava Dani, perché il rapporto con il pilota è molto importante. Si è detto felice ed eccomi qui”. Pedrosa ha deciso di cambiare il suo team, proprio come l'anno scorso ha fatto Valentino Rossi: “Forse il fatto che Rossi abbia cambiato il suo capo-tecnico, scegliendo Galbusera al posto di Burgess, e che abbia ottenuto risultati ha pesato. Ha cambiato un po' di meccanici e anche il capo, ma quest’ultimo cambio è avvenuto forse per circostanze diverse. Io dovrò provare a far sì che questo cambiamento porti a risultati migliori”. Dani Pedrosa è arrivato diverse volte vicino alla vittoria del titolo e secondo Aurin quest'anno potrebbe essere quello buono, ad una condizione: “Se Dani vuol diventare campione del mondo della MotoGP deve essere un po’ più aggressivo. L’anno scorso ha fatto buone gare, ma all’inizio i piloti Open gli erano davanti nei primi giri. Lui è stato poco aggressivo e il suo peso incide sul riscaldamento delle gomme, quindi ha bisogno di 4/5 giri per raggiungere il giusto ritmo. Ecco dove dobbiamo migliorare, essere più aggressivi all’inizio; non so se basterà per vincere, ma sicuramente avrà più possibilità”.
Foto e immagini
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