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MotoGP 2015, 10 cose da dimenticare

Nella stagione 2015 se ne sono viste di tutti i colori, duelli spettacolari, gare tirate fino all'ultimo ma anche tanti momenti da dimenticare: dalle polemiche di Sepang ai fischi da stadio dei tifosi ecco tutto quello che non ci è piaciuto
La stagione 2015 della MotoGp sarà ricordata per la lotta al titolo più combattuta degli ultimi anni, ma anche per fatti  e comportamenti accaduto dentro e fuori la pista. Ecco la lista delle dieci cose che sono da dimenticare di questo 2015.

La conferenza stampa del GP di Sepang – Il momento in cui è iniziato lo scontro tra Valentino Rossi e Marc Marquez, con il Dottore che accusava lo spagnolo, reo di averlo frenato volontariamente nel Gran Premio precedente di Phillip Island.

Il Gran Premio di Sepang – Durante i primi giri della gara siamo stati spettatori di un duello al limite, durato sei giri, tra Marc Marquez e Valentino Rossi, uno scontro che si è concluso con la caduta dello spagnolo e la penalità al Dottore di 3 punti, inflitta dalla Federazione Internazionale Motociclistica.

Il ricorso al TAS di Lorenzo – Dopo la penalizzazione ricevuta a Sepang Valentino Rossi ha deciso di appellarsi al TAS per evitare di partire dall'ultima casella nel GP di Valencia. Qualche giorno dopo si è saputo che Jorge Lorenzo aveva chiesto di “dire la sua” sulla questione Marquez e Rossi. Ancora non si è capito cosa pensava di fare.

Le cadute di Marquez – Ben sei cadute hanno caratterizzato la stagione di Marc Marquez, troppe per il due volte campione del mondo che appena l'anno prima era riuscito a mettere a segno dieci vittorie nelle prime dieci gare. Il feeling con la moto all'inizio non era ottimale e lui stesso ha commesso qualche errore di troppo.

I problemi al casco di Lorenzo – Il Gran Premio del Qatar è iniziato con un problema al casco di Jorge Lorenzo, che non ha potuto giocarsi la vittoria perché l'imbottitura si era staccata limitandogli la visuale. Un altro problema al casco a Silverstone, quando in condizioni di pioggia la visiera si è appannata.

La non conferenza di Valencia – Vista la tensione dopo il GP di Sepang, è stata cancellata la tradizionale conferenza stampa generale del giovedì, dove Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo si sarebbero dovuti incontrare e rispondere alle domande dei giornalisti. Per evitare di peggiorare la situazione sono state fatte conferenze stampa singole e piuttosto “controllate”.

Il paddock di Valencia – Nell'ultimo appuntamento di stagione la parola d'ordine di solito è “festa”, ma quest'anno è stata sostituita da "tensione". Dopo il contatto Rossi-Marquez nei paddock si "respirava" una brutta aria.

L'hastag #escilo – Nato in modo scherzoso per la modella Emily Ratajkowski, per chiederle di mostrare il suo decolleté, è stato utilizzato anche nel mondo della MotoGP in occasione del Gran Premio di Valencia invitando Andrea Iannone a far cadere Jorge Lorenzo nell'ultimo GP di Valencia e far così vincere Valentino Rossi.

I fischi dei tifosi – Anche quest'anno, soprattutto nei due appuntamenti italiani Mugello e Misano, sono stati tanti i fischi e le urla contro Marquez e Lorenzo. In particolare, la caduta del maiorchino, a Misano, è stata accolta con un vero e proprio boato di gioia, seguito anche da cori “da stadio”.

Comparsa di Melandri – In questo 2015 è tornato nella top class Marco Melandri, con Aprilia, ma l'avventura è stata disastrosa e dopo le prime otto gare, c'è stata la separazione consensuale con la casa di Noale. Melandri è tuttora senza ingaggio.
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