MotoGP 2014, test Suzuki a Barcellona
MotoGP news – A seguito del Gran Premio di Catalunya il team Suzuki ha avuto tre giorni di test per portare avanti il lavoro di sviluppo sul circuito di Montmelo. Randy de Puniet è stato affiancato dal collaudatore Takuya Tsuda e ha avuto la possibilità di dividere la pista anche con altri piloti MotoGP e poter misurare il potenziale attuale della moto
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Test a Barcellona
Il team Suzuki ha svolto un'altra tre giorni di test sul circuito di Montmelo, nei pressi di Barcellona, per continuare a lavorare sulla moto che dall'anno prossimo disputerà il campionato di MotoGP. Dopo aver partecipato lunedì scorso in compagnia degli altri piloti della categoria regina, la casa giapponese ha avuto modo di capire il proprio valore paragonandosi agli altri team, per poi svolgere due giorni solo con il Ducati Team. Oltre al collaudatore Randy De Puniet c'era Takuya Tsuda e hanno provato un nuovo motore, un telaio diverso, concentrandosi anche sull'elettronica. Il meteo è stato piuttosto incerto, con vari cambi di temperature sia nell'aria sia soprattutto sull'asfalto, variabile fondamentale per il rendimento degli pneumatici. Il francese ha dichiarato: “Non è stato un periodo molto facile, dopo Sepang siamo stati molto sfortunati e negli altri test abbiamo sempre trovato la pioggia. È stato importante essere qui in pista con gli altri piloti per vedere il nostro potenziale e dobbiamo continuare a lavorare sull’elettronica per migliorare le nostre prestazioni. Ho provato diverso materiale, mappe elettroniche, un nuovo motore e anche un telaio. In alcuni casi avevo soluzioni migliori e abbiamo trovato la direzione da seguire”. Il team manager Davide Brivio ha spiegato: “Si pensa che in tre giorni di test si possa fare molto lavoro ma alla fine il tempo non è mai abbastanza, specialmente per noi che siamo in una fase di sviluppo. Randy voleva provare ogni cosa ma non avremmo avuto la possibilità di trovare nuove informazioni veramente utili per fare il prossimo passo avanti. In generale, gli ingegneri sono felici delle informazioni raccolte, che indicano una buona direzione per lo sviluppo. È importante avere acquisito queste informazioni ora, così avremo tempo per lavorare in vista dei prossimi test”.
Il team Suzuki ha svolto un'altra tre giorni di test sul circuito di Montmelo, nei pressi di Barcellona, per continuare a lavorare sulla moto che dall'anno prossimo disputerà il campionato di MotoGP. Dopo aver partecipato lunedì scorso in compagnia degli altri piloti della categoria regina, la casa giapponese ha avuto modo di capire il proprio valore paragonandosi agli altri team, per poi svolgere due giorni solo con il Ducati Team. Oltre al collaudatore Randy De Puniet c'era Takuya Tsuda e hanno provato un nuovo motore, un telaio diverso, concentrandosi anche sull'elettronica. Il meteo è stato piuttosto incerto, con vari cambi di temperature sia nell'aria sia soprattutto sull'asfalto, variabile fondamentale per il rendimento degli pneumatici. Il francese ha dichiarato: “Non è stato un periodo molto facile, dopo Sepang siamo stati molto sfortunati e negli altri test abbiamo sempre trovato la pioggia. È stato importante essere qui in pista con gli altri piloti per vedere il nostro potenziale e dobbiamo continuare a lavorare sull’elettronica per migliorare le nostre prestazioni. Ho provato diverso materiale, mappe elettroniche, un nuovo motore e anche un telaio. In alcuni casi avevo soluzioni migliori e abbiamo trovato la direzione da seguire”. Il team manager Davide Brivio ha spiegato: “Si pensa che in tre giorni di test si possa fare molto lavoro ma alla fine il tempo non è mai abbastanza, specialmente per noi che siamo in una fase di sviluppo. Randy voleva provare ogni cosa ma non avremmo avuto la possibilità di trovare nuove informazioni veramente utili per fare il prossimo passo avanti. In generale, gli ingegneri sono felici delle informazioni raccolte, che indicano una buona direzione per lo sviluppo. È importante avere acquisito queste informazioni ora, così avremo tempo per lavorare in vista dei prossimi test”.
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