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MotoGP 2014, intervista esclusiva a Pol Espargaro: “Con la MotoGP i circuiti sono tutti diversi”

MotoGP news – Pol Espargaro è il campione del mondo in carica di Moto 2 ed è un fresco debuttante nella categoria regina del Motomondiale. Lo spagnolo ci ha raccontato, in un fluente italiano, le sue impressioni in sella alla MotoGP, le sue prestazioni alla guida della Yamaha, il rapporto con il suo compagno di squadra Bradley Smith e che effetto gli fa guidare nella stessa categoria del fratello Aleix
Pol Espargaro, classe 91, ha conquistato l'anno scorso il titolo della categoria intermedia del Motomondiale, prima di approdare alla massima classe alla guida della Yamaha del team Monster Tech 3 e aver a che fare con i mostri sacri del motociclismo. Lo spagnolo, con un sorriso che ricorda quello del campionissimo Marquez, ci ha parlato di questa sua nuova esperienza in sella ad una moto così potente, tanto difficile quanto spettacolare, del rapporto che ha in pista con suo fratello Aleix, con il compagno di squadra Bradley Smith e del suo rivale della Moto 2 Marc Marquez.

Quali sensazioni hai sulla MotoGP?
Ora che sono alla guida di una moto della massima categoria sembra che le piste siano tutte nuove, come se non le conoscessi. Quando siamo arrivati a Jerez, sulla pista di casa, che conosco bene e dove ho fatto tanti test, invece è stato peggio perché fino all'anno prima conoscevo la pista in un modo ma con la MotoGP non è lo stesso. Con questa potenza, quando pensi a cosa devi fare stai già staccando un'altra volta. Le piste cambiano tanto, per quanto sei abituato al circuito è un'altra storia. Inoltre sto cambiando il mio stile di guida, è veramente difficile guidare la moto, soprattutto quando le gomme hanno 15 giri e lì esce fuori veramente l'esperienza del pilota nella guida.

Un pregio e un difetto della Yamaha.
In pregio è incredibile entrando in curva, la velocità è qualcosa di pazzesco. Il difetto si vede quando devo staccare, la moto non è il top e anche in uscita, dove invece la Honda è molto forte. Quello che noi perdiamo in uscita dobbiamo guadagnarlo in mezza curva.

Sei soddisfatto delle prime cinque gare?
Della quinta gara sì (sul circuito di Le Mans ha concluso quarto, ndr), delle altre no. Non ti puoi aspettare quello che farai, perché quando sono in sella alla moto voglio vincerle tutte, però è molto difficile. Quello che ha fatto Marc Marquez è veramente difficile, ci vuole tempo. Dobbiamo stare tranquilli in tutte le gare e fare un passo alla volta. Se ne saltiamo uno poi cadiamo, e non voglio. Dobbiamo prenderci il nostro tempo e fare tutto bene.

Che effetto ti fa guidare nella stessa categoria con tuo fratello Aleix?
Non mi piace molto (ride). A tuo fratello porti un rispetto particolare. Fino ad ora non ho ancora dovuto lottare con lui in qualche gara, per questo sono felice. Quando dovrò affrontare quella situazione non mi piacerà. Quando lo sorpasso cerco sempre di non disturbare molto le sue linee. Se lo incontro però mentre sto facendo il giro veloce in qualifica, doverlo sorpassare è uno stimolo, una motivazione.

Che rapporto hai con il tuo compagno di squadra Bradley Smith?
Abbiamo un bel rapporto, abbiamo guidato tanti anni insieme dal campionato spagnolo a tutte le categorie del Motomondiale. Andiamo d'accordo e spero di continuare così. Anche lui sta andando forte in questa parte della stagione, ha fatto dei bei risultati in Qatar e a Jerez, questo mi dà la giusta pressione per migliorare. Avere un compagno di squadra che va forte è importante.

Marc Marquez, a inizio stagione, aveva detto che tu saresti potuto essere un altro pilota in grado di vincere il titolo al primo anno...
Il paragone con Marquez mi sembra difficile, abbiamo iniziato in due anni diversi e con diverse moto e team. Lui è in un team ufficiale, noi abbiamo del materiale molto buono di Yamaha però non sappiamo se è lo stesso della Factory. Sappiamo che è diverso e dobbiamo fare la nostra strada, senza guardare quello che fa lui. Prima di guardare Marc, dobbiamo guardare il nostro compagno di squadra e provare ad essere più veloce di lui.

In quale posizione vorresti finire il campionato?
Prima di Le Mans avevo un'idea, ora ne ho un'altra (ride). Sinceramente non so cosa possiamo fare in tutti gli altri circuiti e non so se quello di Le Mans è stato un tracciato particolare dove siamo andati forti. Devo fare più gare per capirlo, il Mugello sicuramente è più difficile con una pista più lunga.

Se dovessi ricevere un'offerta dal team ufficiale Yamaha, chi vorresti come compagno di squadra?
Tra Vale e Jorge per me è uguale, quello più veloce. Adesso è possibile Valentino. Un dream team sarebbe con mio fratello Aleix, ma per me forse non sarebbe la cosa migliore. Posso pensare a Marc, voglio sempre un compagno forte al mio fianco che mi spinga a migliorare costantemente.
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