MotoGP 2014 Ducati, Dall'Igna: “Novità nei prossimi GP”
MotoGP 2014 – Poco prima del buon secondo posto ottenuto sulla pista di Assen, il “Corriere dello Sport” ha strappato un'intervista al direttore generale del Ducati Corse Gigi Dall'Igna. L'ingegnere, che in soli sei mesi ha già fatto fare un buon passo avanti alle moto di Borgo Panigale, ha spiegato quali saranno i progressi nell'immediato futuro e nel tanto atteso 2015
Image
News
Futuro Ducati
Dopo il terzo posto che Andrea Dovizioso ha conquistato ad Austin, alla seconda gara stagionale, ad Assen il Dovi si è ripetuto salendo sul secondo gradino del podio e portando a casa un risultato che ha riempito di fiducia tutto il Ducati Team, Gigi Dall'Igna compreso. Il nuovo direttore generale del Reparto Corse è arrivato in Ducati da appena sei mesi, eppure è già riuscito a migliorare notevolmente la situazione. Il “Corriere dello Sport” lo ha intervistato poco prima della giornata decisiva di Assen e l'ingegnere ha parlato dei cambiamenti già attuati e di quelli che saranno messi in pratica nell'imminente futuro: “Nel GP di Catalunya abbiamo migliorato il nostro riferimento di 26”, dimezzando il gap; il punto è che anche i nostri avversari hanno fatto ovviamente un salto di altri 10 secondi rispetto al 2013. Al Sachsenring (domenica 13 luglio, ndr) porteremo al debutto un nuovo software che abbiamo provato nei test di Barcellona, poi in quelli successivi al GP di Brno porteremo anche una nuova carenatura perché anche se nelle moto l’aerodinamica non ha la stessa importanza della F1, genera comunque carico”. Il grande salto avverrà nel 2015 con una moto decisamente trasformata, di cui Gigi ha raccontato: “Il primo step sarà il motore, speriamo di farcela per il test di Valencia successivo all’ultima gara della stagione. Sarà sempre un 90 gradi ma di dimensioni più piccole di quello attuale, per permettere un assetto corretto e poter sfruttar al meglio le gomme”. Gli pneumatici dal 2016 cambieranno, infatti dopo le dimissioni di Bridgestone, Dorna ha firmato il contratto con la Michelin. In merito a questo Dall'Igna ha spiegato: “Con il ritorno ai cerchi da 17 pollici, ci sarà un rimescolamento delle carte”, anche se gli avversari principali rimangono sempre gli stessi: “Honda e Yamaha sono le moto da battere, noi dobbiamo imparare da loro”.
Dopo il terzo posto che Andrea Dovizioso ha conquistato ad Austin, alla seconda gara stagionale, ad Assen il Dovi si è ripetuto salendo sul secondo gradino del podio e portando a casa un risultato che ha riempito di fiducia tutto il Ducati Team, Gigi Dall'Igna compreso. Il nuovo direttore generale del Reparto Corse è arrivato in Ducati da appena sei mesi, eppure è già riuscito a migliorare notevolmente la situazione. Il “Corriere dello Sport” lo ha intervistato poco prima della giornata decisiva di Assen e l'ingegnere ha parlato dei cambiamenti già attuati e di quelli che saranno messi in pratica nell'imminente futuro: “Nel GP di Catalunya abbiamo migliorato il nostro riferimento di 26”, dimezzando il gap; il punto è che anche i nostri avversari hanno fatto ovviamente un salto di altri 10 secondi rispetto al 2013. Al Sachsenring (domenica 13 luglio, ndr) porteremo al debutto un nuovo software che abbiamo provato nei test di Barcellona, poi in quelli successivi al GP di Brno porteremo anche una nuova carenatura perché anche se nelle moto l’aerodinamica non ha la stessa importanza della F1, genera comunque carico”. Il grande salto avverrà nel 2015 con una moto decisamente trasformata, di cui Gigi ha raccontato: “Il primo step sarà il motore, speriamo di farcela per il test di Valencia successivo all’ultima gara della stagione. Sarà sempre un 90 gradi ma di dimensioni più piccole di quello attuale, per permettere un assetto corretto e poter sfruttar al meglio le gomme”. Gli pneumatici dal 2016 cambieranno, infatti dopo le dimissioni di Bridgestone, Dorna ha firmato il contratto con la Michelin. In merito a questo Dall'Igna ha spiegato: “Con il ritorno ai cerchi da 17 pollici, ci sarà un rimescolamento delle carte”, anche se gli avversari principali rimangono sempre gli stessi: “Honda e Yamaha sono le moto da battere, noi dobbiamo imparare da loro”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento