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Motociclista pizzicato con entrambe le mani sul telefonino! Ecco il VIDEO

Immortalato dalla polizia ceca, questo motociclista è stato multato con una sanzione di poco superiore ai 130 euro. In Italia sarebbe andata molto peggio…

Senza mani?

Quella della guida distratta con lo smartphone in mano è attualmente una delle principali cause di incidente. Un problema che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, coinvolge non solo gli automobilisti ma anche i biker. Prendete il motociclista ceco sorpreso dalla polizia con entrambe le mani impegnate a digitare forsennatamente sul telefonino. Sembra incredibile, ma è successo davvero: qualche giorno fa, nei pressi di Rousínov, in Repubblica Ceca, la polizia autostradale ha infatti fermato un motociclista in sella ad una BMW GS Adventure mentre viaggiava a velocità sostenuta con entrambe le mani sullo smartphone. Infrazione che, in Repubblica Ceca, è costata al motociclista una sanzione di soli 139 euro e la decurtazione di 4 punti patente. In Italia non sarebbe stato così fortunato… Qui sotto il video ripreso dalla Polizia (il motociclista compare dopo 24 secondi). 
 

Nuove sanzioni per guida con smartphone

Approvato dalla Camera e adesso all’esame del Senato, il nuovo Codice della Strada, ve ne parlavamo qui, prevede multe ben più salate rispetto a quelle ceche con, in più, la possibilità di sospensione della patente fin dalla prima infrazione. 

Attualmente però, in base alle norme oggi vigenti, chi viola il divieto di usare il cellulare alla guida di un veicolo è soggetto a una multa da 165 a 660 euro con la perdita di 5 punti patente. In caso di recidiva nel biennio successivo alla prima infrazione si applica la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Le cose si metteranno peggio con l’arrivo del nuovo Codice: oltre alla multa aumentata da un minimo di 250 a un massimo di 1.000 euro e alla perdita di 5 punti patente, il trasgressore si vedrà applicare fin dalla prima infrazione, la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi e, nell’ipotesi di recidiva nel corso di un biennio, una multa compresa tra i 350 a 1.400 euro con sospensione della patente da 1 a 3 mesi e perdita di 10 punti.

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