Moto e scooter 125 in autostrada e le altre novità, approvato il nuovo Codice della strada
Oltre al via libera per la circolazione dei 125 in autostrada, il nuovo Codice introduce numerose novità anche per ciò che riguarda le sanzioni “in sequenza”, il foglio rosa da moto, la sospensione breve della patente, la guida in stato d’ebrezza e altro ancora. Vediamole
Dopo mesi di discussioni, trattative, proposte e contro proposte, la revisione del codice della strada è stata finalmente approvata. Promulgato come legge ordinaria, entrerà in vigore dal quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Le novità sono numerose e, molte, riguardano proprio noi motociclisti. Ma andiamo con ordine.
Via libera ai 125 in autostrada
Si tratta di una delle novità più attese, di cui si discute ormai da tempo. La modifica all’articolo 175 del codice della strada dà il via libera ai 125 (per l’esattezza con cilindrata non inferiore a 120 cm3) e ai loro equivalenti elettrici, purché di potenza non inferiore a 6 kW, alla circolazione su autostrade e tangenziali. Unico requisito è che il conducente sia maggiorenne.
Col foglio rosa niente passeggero
La novità il divieto di trasportare un passeggero a chi è in possesso del foglio rosa. La regola vale per i candidati all’ottenimento delle patenti “da moto”, quindi AM, A1, A2 e A.
Sospensione breve della patente
La novità introduce la possibilità di una sospensione della patente per una durata differente a seconda di quanti punti sono rimasti. Come vi spiegavano qui, chi, ad esempio, dovesse avere un totale compreso tra i 10 e 19 punti potrebbe essere punito con uno stop di 7 giorni, mentre chi ne ha meno di 10, sarà costretto a lasciare la licenza nel cassetto per un almeno 15 giorni. Per forza di cose, il provvedimento riguarderà solo chi ha meno di 20 punti sulla patente e potrà essere applicato solo per alcune infrazioni (23 nel dettaglio), quali ad esempio il passaggio col rosso, la guida col cellulare, il mancato o irregolare uso del casco, la mancata precedenza e la mancata precedenza ai pedoni.
Multe “in sequenza”
Tra le modifiche anche l'introduzione del principio secondo cui, in caso di infrazioni ripetute entro la stessa ora su un tratto di strada gestito dal medesimo ente (ad esempio, una strada comunale o statale), le sanzioni non vengono cumulate, ma applicata solo la multa prevista per l’infrazione più grave, con un aumento di un terzo. Per superamenti della velocità compresi tra 10 e 40 km/h oltre i limiti, la sanzione varia da 173 a 694 euro. Se un'infrazione di questo tipo viene commessa più volte in un centro abitato nell’arco di un anno, è prevista una multa da 220 a 880 euro e la sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 e 30 giorni.
Guida con lo smartphone in mano
Secondo il nuovo Codice, chiunque venga colto a utilizzare il telefono durante la guida può incorrere in una multa compresa tra 250 e 1.000 euro (prima: da 165 a 600 euro), 5 punti in meno e sospensione breve delle patente (vedi sopra). La multa sale fino a 1.400 euro in caso di recidiva. In quest’ultima circostanza, si rischia anche la sospensione della patente per un massimo di tre mesi, oltre alla decurtazione di 8-10 punti. La durata della sospensione, inoltre, raddoppia se l'uso del cellulare provoca un incidente o spinge fuori strada un altro veicolo.
Stato d’ebrezza e uso di droghe
L'articolo 1 introduce modifiche più severe anche in materia di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, includendo in alcuni casi l’obbligo di installare un sistema di alcolock sul veicolo. Per chi viene sorpreso al volante con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, è prevista una multa da 573 a 2.170 euro e la sospensione della patente per un periodo compreso tra 3 e 6 mesi. Se il tasso alcolemico rilevato è compreso tra 0,8 e 1,5 grammi per litro, la sanzione diventa sia pecuniaria che detentiva: arresto fino a 6 mesi, ammenda da 800 a 3.200 euro e sospensione della patente da 6 mesi a un anno. In questo caso, sulla patente sarà aggiunto un codice che obbliga il conducente a non consumare alcol prima di guidare (zero tolleranza). Per tassi superiori a 1,5 grammi per litro, le nuove disposizioni prevedono l’arresto da 6 mesi a un anno, una multa da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni.
Monopattini e biciclette
Come più volte anticipato, le nuove disposizioni prevedono anche l’obbligo del contrassegno per tutti i monopattini, che dovranno essere dotati di indicatori luminosi per la svolta e la frenata, oltre a un contrassegno identificativo simile a una targa. Diventa inoltre obbligatorio l’uso del casco per tutti i conducenti (finora era richiesto solo ai minorenni). Verrà inoltre vietato l’uso dei monopattini al di fuori dei centri urbani, e viene introdotta l’RC obbligatoria, con sanzioni tra 100 e 400 euro in caso di violazione. Altre novità riguardano la circolazione vera e propria: proibita quella contromano e al di fuori dalle strade urbane con limite di velocità superiore a 50 km/h. Per quanto riguarda le biciclette, sono state riviste alcune definizioni normative e regole di sorpasso, introducendo l’obbligo condizionato di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri durante il sorpasso.