Moto Morini Seiemmezzo: Strada e Scrambler al salone di Chongqing
A Pechino si svolge il Chongqing Motor Expo, uno dei principali del paese. Tra le moto esposte c’è anche la Moto Morini Seiemmezzo che si era vista al salone di Milano 2019 in forma di prototipo, ma adesso appare molto più definita e con ogni probabilità vicina alla commercializzazione, anche se non è stata comunicata una data precisa
Image
Moto
È curioso andare fino in Cina per scoprire le novità italiane, ma il Chongqing Motor Expo è uno uno dei principali del paese ed è decisamente interessante...
Tra le moto esposte c’è anche questa Moto Morini Seiemmezzo, nella quale peraltro l’influenza della proprietà cinese è forte. Già si era vista al salone di Milano 2019 in forma di prototipo, ma adesso appare molto più definita e con ogni probabilità vicina alla commercializzazione, anche se non è stata comunicata una data precisa. Si tratta del secondo modello Moto Morini lanciato nel Paese dei Draghi, declinato in due versioni realizzate sulla stessa piattaforma: sono indicate come Seiemmezzo STR e Seiemmezzo SCR, cioè”Strada” e “scrambler”, quest’ultima inedita. Le differenze non sembrano spiccate a parte le ruote che in un caso sono in lega e nell’altro a raggi, ma paiono essere delle stesse misure, 19” anteriore e 17” posteriore; per giunta montano anche nella versione stradale gli stessi pneumatici leggermente tassellati Pirelli MT60 RS che il produttore italiano propone uso misto asfalto/fuoristrada leggero. L’altra cosa che salta immediatamente all’occhio è il parafango anteriore, in un caso basso e nell’altro alto, ma in generale l’aspetto estetico nelle due versioni è pressoché analogo.
Cambia il serbatoio
Rispetto al prototipo presentata dalla Moto Morini è diverso anche il serbatoio che presenta più o meno la stessa silhouette ma ora ha marcate sagomature che lo rendono più personale, mentre sono rimasti il fanale ad anello di LED e la sella in pezzo unico.
Il motore è il bicilindrico parallelo di 649 cm³ fornito da Chunfeng e rivisto in Europa per adeguarlo alle caratteristiche della Seiemmezzo, il telaio ha lo stesso disegno a traliccio di tubi già visto a Milano; è cambiata invece la sagoma del forcellone, che sollecita un unico ammortizzatore posizionato asimmetricamente sul lato destro. L’impianto frenante rimane Brembo, con due dischi anteriori di 300 mm Ø e uno posteriore di 255 mm Ø.
Di prezzi ancora non si parla ma dovrebbero essere molto abbordabili: è la stessa Moto Morini a parlare di un veicolo “entry level”.
Cliccate qui invece per la prova della Moto Morini X-Cape 650.
Tra le moto esposte c’è anche questa Moto Morini Seiemmezzo, nella quale peraltro l’influenza della proprietà cinese è forte. Già si era vista al salone di Milano 2019 in forma di prototipo, ma adesso appare molto più definita e con ogni probabilità vicina alla commercializzazione, anche se non è stata comunicata una data precisa. Si tratta del secondo modello Moto Morini lanciato nel Paese dei Draghi, declinato in due versioni realizzate sulla stessa piattaforma: sono indicate come Seiemmezzo STR e Seiemmezzo SCR, cioè”Strada” e “scrambler”, quest’ultima inedita. Le differenze non sembrano spiccate a parte le ruote che in un caso sono in lega e nell’altro a raggi, ma paiono essere delle stesse misure, 19” anteriore e 17” posteriore; per giunta montano anche nella versione stradale gli stessi pneumatici leggermente tassellati Pirelli MT60 RS che il produttore italiano propone uso misto asfalto/fuoristrada leggero. L’altra cosa che salta immediatamente all’occhio è il parafango anteriore, in un caso basso e nell’altro alto, ma in generale l’aspetto estetico nelle due versioni è pressoché analogo.
Cambia il serbatoio
Rispetto al prototipo presentata dalla Moto Morini è diverso anche il serbatoio che presenta più o meno la stessa silhouette ma ora ha marcate sagomature che lo rendono più personale, mentre sono rimasti il fanale ad anello di LED e la sella in pezzo unico.
Il motore è il bicilindrico parallelo di 649 cm³ fornito da Chunfeng e rivisto in Europa per adeguarlo alle caratteristiche della Seiemmezzo, il telaio ha lo stesso disegno a traliccio di tubi già visto a Milano; è cambiata invece la sagoma del forcellone, che sollecita un unico ammortizzatore posizionato asimmetricamente sul lato destro. L’impianto frenante rimane Brembo, con due dischi anteriori di 300 mm Ø e uno posteriore di 255 mm Ø.
Di prezzi ancora non si parla ma dovrebbero essere molto abbordabili: è la stessa Moto Morini a parlare di un veicolo “entry level”.
Cliccate qui invece per la prova della Moto Morini X-Cape 650.
Foto e immagini
Aggiungi un commento