Moto Morini Milano, la naked che omaggia il passato
La casa italiana ha presentato questa nuova naked ispirata alla mitica Morini 3 1/2 degli anni 70 e dotata del suo apprezzato bicilindrico a V di 87° Bialbero CorsaCorta, ottimizzato per offrire una guida divertente ma non impegnativa, pur essendo capace di erogare 110 CV
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Moto
Italiana di pregio
La nuova Milano è la prima di una nuova famiglia di Moto Morini, al 99% italiana: è assemblata artigianalmente nello stabilimento di Trivolzio (PV) con componenti e materiali forniti da aziende nazionali. Il designer Angel Lussiana l’ha concepita rifacendosi alle linee anni Settanta della mitica Morini 3 ½, uno dei prodotti più riusciti e famosi della casa italiana. In comune con quel modello la Milano ha il progettista del motore, Franco Lambertini, che nel 1971 creò il bicilindrico a V di 344 cm3 della 3 ½, e poi ha realizzato l’attuale bicilindrico a V di 87° e 1.187 cm3: il Bialbero CorsaCorta. Il propulsore in questa sua ultima versione da 110 CV è stato ottimizzato per offrire, grazie a una nuova gestione elettronica, una curva di coppia corposa ma equilibrata. Molto particolare il nuovo impianto di scarico, i collettori, prima di raggiungere il doppio terminale sovrapposto sul lato destro, compiono alcune evoluzioni come per abbracciare il bicilindrico. È una soluzione ispirata dal reparto One-Off di Moto Morini, che ha creato un esemplare speciale su base Corsaro ZZ come la Ti22 caratterizzato da una soluzione simile.
Anche per la Milano è confermato il classico telaio a traliccio in acciaio, mentre ora è a traliccio anche il forcellone che lascia in bella vista la ruota posteriore in alluminio forgiato. Di prim’ordine la componentistica: troviamo forcella completamente regolabile, con steli rivestiti in DLC (Diamond like carbon), che aumenta la scorrevolezza, e piedini ricavati dal pieno, mono realizzato su specifiche Moto Morini regolabile in estensione, interasse e precarico. L’impianto frenante invece è Brembo, con all’anteriore pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini, doppio disco flottante da 320 mm e una pompa semi-radiale e al posteriore pinza a due pistoncini con disco da 220 mm dal disegno specifico. I cerchi da 17 pollici sono in lega di alluminio forgiato e gommati Pirelli Angel GT. D’obbligo, infine, l’ABS, un Bosch 9.1 MP a due vie, disinseribile tramite un pulsante al manubrio.
La nuova Milano è la prima di una nuova famiglia di Moto Morini, al 99% italiana: è assemblata artigianalmente nello stabilimento di Trivolzio (PV) con componenti e materiali forniti da aziende nazionali. Il designer Angel Lussiana l’ha concepita rifacendosi alle linee anni Settanta della mitica Morini 3 ½, uno dei prodotti più riusciti e famosi della casa italiana. In comune con quel modello la Milano ha il progettista del motore, Franco Lambertini, che nel 1971 creò il bicilindrico a V di 344 cm3 della 3 ½, e poi ha realizzato l’attuale bicilindrico a V di 87° e 1.187 cm3: il Bialbero CorsaCorta. Il propulsore in questa sua ultima versione da 110 CV è stato ottimizzato per offrire, grazie a una nuova gestione elettronica, una curva di coppia corposa ma equilibrata. Molto particolare il nuovo impianto di scarico, i collettori, prima di raggiungere il doppio terminale sovrapposto sul lato destro, compiono alcune evoluzioni come per abbracciare il bicilindrico. È una soluzione ispirata dal reparto One-Off di Moto Morini, che ha creato un esemplare speciale su base Corsaro ZZ come la Ti22 caratterizzato da una soluzione simile.
Anche per la Milano è confermato il classico telaio a traliccio in acciaio, mentre ora è a traliccio anche il forcellone che lascia in bella vista la ruota posteriore in alluminio forgiato. Di prim’ordine la componentistica: troviamo forcella completamente regolabile, con steli rivestiti in DLC (Diamond like carbon), che aumenta la scorrevolezza, e piedini ricavati dal pieno, mono realizzato su specifiche Moto Morini regolabile in estensione, interasse e precarico. L’impianto frenante invece è Brembo, con all’anteriore pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini, doppio disco flottante da 320 mm e una pompa semi-radiale e al posteriore pinza a due pistoncini con disco da 220 mm dal disegno specifico. I cerchi da 17 pollici sono in lega di alluminio forgiato e gommati Pirelli Angel GT. D’obbligo, infine, l’ABS, un Bosch 9.1 MP a due vie, disinseribile tramite un pulsante al manubrio.
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