Moto Morini: l’ad Ruggeromassimo Jannuzzelli lascia dopo 4 anni
Lo scorso 25 febbraio il vicepresidente e amministratore delegato della Moto Morini ha annunciato le dimissioni che saranno consegnate all’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 9 marzo. Alla base della decisione, non meglio precisati “problemi ambientali interni”
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Industria e finanza
Addio nonostante le buone prospettive
È giunta al termine l'avventura di Ruggeromassimo Jannuzzelli e la nuova Moto Morini. L'imprenditore è stato uno dei fautori della rinascita del marchio Moto Morini: nel 2011, infatti, con Sandro Capotosti ha acquisito all’asta per 1.960.000 euro il marchio di Casalecchio di Reno. In un comunicato diffuso alla stampa, Jannuzzelli scrive: “Ho svolto la mia attività operativa fino all’Eicma di novembre 2014, per il quale con fatica ma entusiasmo ho portato a compimento la realizzazione e quindi l’inaugurazione del 1° Concept Store MM nel centro di Milano e organizzato contemporaneamente un evento fuori salone denominato Ride & Fun, ideato dal nostro responsabile web marketing Alessandro Di Cosmo. Grazie alla collaborazione di tutto lo staff e i collaboratori interni all’azienda fra cui il direttore di stabilimento Alessandro Carbone, i collaudatori, meccanici e responsabili post vendita Manuel Persiani, Giovanni Girino e Alberto Monni, oltre al responsabile commerciale Francesco D’Alessandro e al responsabile customer care Elisabetta Capotosti, l’evento ha riscosso un enorme successo nazionale e internazionale, attirando clienti, appassionati, importatori e distributori dall’Italia e da tutto il mondo, contribuendo a far acquisire alla società ordini importanti e prospettive commerciali più che rosee per il prossimo triennio”. Di fronte alle buone prospettive per il futuro, i motivi dell’addio di Jannuzzelli sono da ricondurre con ogni probabilità all’ambiente interno, come conferma più avanti: “Da quel momento “problemi ambientali” interni mi hanno portato alla decisione di lasciare la società e quindi abbandonare anche definitivamente l’attività operativa dell’azienda con sommo dispiacere, dopo aver dato il mio contributo a un’azienda che ha un grande e riconosciuto marchio storico e che ha tutte le possibilità e prerogative di “volare alto” come l’aquila che la rappresenta”. Al momento l’azienda non ha replicato; ne sapremo di più dopo la riunione dell’assemblea degli azionisti in progamma il prossimo 9 marzo.
È giunta al termine l'avventura di Ruggeromassimo Jannuzzelli e la nuova Moto Morini. L'imprenditore è stato uno dei fautori della rinascita del marchio Moto Morini: nel 2011, infatti, con Sandro Capotosti ha acquisito all’asta per 1.960.000 euro il marchio di Casalecchio di Reno. In un comunicato diffuso alla stampa, Jannuzzelli scrive: “Ho svolto la mia attività operativa fino all’Eicma di novembre 2014, per il quale con fatica ma entusiasmo ho portato a compimento la realizzazione e quindi l’inaugurazione del 1° Concept Store MM nel centro di Milano e organizzato contemporaneamente un evento fuori salone denominato Ride & Fun, ideato dal nostro responsabile web marketing Alessandro Di Cosmo. Grazie alla collaborazione di tutto lo staff e i collaboratori interni all’azienda fra cui il direttore di stabilimento Alessandro Carbone, i collaudatori, meccanici e responsabili post vendita Manuel Persiani, Giovanni Girino e Alberto Monni, oltre al responsabile commerciale Francesco D’Alessandro e al responsabile customer care Elisabetta Capotosti, l’evento ha riscosso un enorme successo nazionale e internazionale, attirando clienti, appassionati, importatori e distributori dall’Italia e da tutto il mondo, contribuendo a far acquisire alla società ordini importanti e prospettive commerciali più che rosee per il prossimo triennio”. Di fronte alle buone prospettive per il futuro, i motivi dell’addio di Jannuzzelli sono da ricondurre con ogni probabilità all’ambiente interno, come conferma più avanti: “Da quel momento “problemi ambientali” interni mi hanno portato alla decisione di lasciare la società e quindi abbandonare anche definitivamente l’attività operativa dell’azienda con sommo dispiacere, dopo aver dato il mio contributo a un’azienda che ha un grande e riconosciuto marchio storico e che ha tutte le possibilità e prerogative di “volare alto” come l’aquila che la rappresenta”. Al momento l’azienda non ha replicato; ne sapremo di più dopo la riunione dell’assemblea degli azionisti in progamma il prossimo 9 marzo.
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