Moto Guzzi Stelvio Duecento Tributo, per celebra il mitico valico
Questa edizione speciale della crossover Guzzi celebra i 200 anni dall’apertura al traffico del celebre passo dello Stelvio che collega Valtellina e Val Venosta con 88 tornati
2758 metri sul livello del mare è la quota del passo dello Stelvio, il valico automobilistico più alto d’Italia, e 2758 saranno gli esemplari prodotti in edizione limitata e numerata di questa particolare edizione della Moto Guzzi Stelvio denominata “Duecento Tributo”. Nel 2025 saranno passati 200 anni esatti dall’apertura al traffico del celebre passo che collega Valtellina e Val Venosta, 88 tornanti che per i motociclisti hanno un fascino unico. Moto Guzzi celebra la ricorrenza con questo modello della sua adventure che si distingue per l’inedita colorazione dedicata: livrea bianca, grafiche blu e rosse arricchite da dettagli come il disegno che ricalca l’andamento dei famosi tornanti e le coordinate geografiche del passo dello Stelvio. A questo si aggiunge la griglia a protezione del radiatore che la ripara dai sassolini sollevati durante la marcia, sulla quale spicca il logo stilizzato dell’Aquila.
Base tecnica raffinata
La base tecnica è quella della Stelvio PFF Rider Assistance Solution, con la piattaforma di assistenza alla guida basata sulla tecnologia Imaging Radar 40 sviluppata da Piaggio Fast Forward: ci sono le funzioni Forward Collision Warning (FCW) che segnala il repentino avvicinamento al veicolo che precede, Blind Spot Information System (BLIS) che segnala l’approssimarsi di un veicolo nell’angolo cieco degli specchietti, e Lane Change Assist (LCA) che previene i cambi di corsia per distrazione. L’allestimento comprende anche manopole riscaldabili, selle guidatore e passeggero riscaldabili, cavalletto centrale, sensore di pressione pneumatici TPMS, cambio Quickshift bidirezionale e piattaforma multimediale Moto Guzzi MIA.
Motore bicilindrico da 115 CV
La Stelvio è spinta dal classico bicilindrico a V trasversale della Casa di Mandello nella versione di 1042 cm³, raffreddata a liquido, con distribuzione bialbero a quattro valvole per cilindro. Vengono dichiarati 115 CV (84,6 kW) a 8700 giri/minuto di potenza e 10,7 kgm (105 Nm) a 6750 giri/minuto di coppia. La frizione è monodisco a secco, il cambio è a sei marce e la trasmissione finale a cardano.
Il telaio è in tubi di acciaio ed è dotato di sospensione posteriore monoammortizzatore regolabile in estensione e nel precarico con manopola, mentre all’anteriore c’è una forcella Sachs a steli rovesciati di 46 mm Ø regolabile nel precarico e nel freno in estensione. Davanti due dischi freno di 320 mm Ø, dietro un disco di 280 mm Ø, naturalmente con ABS. Le ruote in lega sono di 19“ l’anteriore e 17” la posteriore e montano pneumatici rispettivamente 120/70 e 170/60.
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