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Mobi Charger, la ricarica si fa mobile

La start up made in USA ha realizzato un “distributore” mobile che evita la realizzazione di costose postazioni fisse nei parcheggi. Realizzato con batterie di recupero, sarebbe in grado di rifornirnire una decina di moto
Due modalità di ricarica
Realizzare infrastrutture di ricarica fisse in un parcheggio è costoso e poco pratico, in quanto obbliga a riservare alcuni posti fissi ai veicoli elettrici a prescindere dalla loro presenza. Per ovviare a questi limiti la FreeWire ha sviluppato un “distributore” mobile, il Mobi Charger, in grado di spostarsi all'interno del posteggio per raggiungere la vettura o la moto che necessita di un “pieno” di energia. Per farlo l'unità è dotata di un sistema di sensori e di un piccolo motore elettrico che consente di telecomandare l'erogatore tramite un'apposita app per tablet fino al veicolo da rifornire. A rendere interessante il progetto di FreeWire è pure l'impiego di accumulatori agli ioni di litio recuperati da auto elettriche e rigenerati per utilizzarli come moduli di stoccaggio per l'energia per una capacità totale di 48 kWh. Una quantità che, secondo i responsabili della start up americana, dovrebbe garantire il rifornimento di 5-8 auto o di un numero maggiore di moto con la “scossa”. Una ricarica che può avvenire in due modalità, quella lenta capace di fornire i classici 3 kW oppure quella rapida con 20 kW di potenza in grado di ridurre a poche decine di minuti il rabbocco delle batterie. In realtà, quest'ultima opzione potrebbe essere ulteriormente potenziata per rendere ancora più veloce il “pieno”. Rimangono ancora sconosciuti tempi e costi della commercializzazione.
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