Milano-Taranto, resoconto prima tappa
La 32° edizione della Milano-Taranto è partita l’8 luglio dopo la cerimonia del Memorial Giovanni Agosti. In sella alle storiche - alcune moto sono datate anni Venti! - i motociclisti hanno concluso la prima tappa con il giro del lago di Garda. Oggi l’ultima sosta in Veneto e poi via in direzione Arezzo lungo l’Appennino e la via Emilia
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Conclusa la prima tappa
Partiti alla mezzanotte dell’8 luglio dall’Idroscalo di Milano (ne parlavamo qui), i partecipanti alla 32° edizione della storica Milano - Taranto hanno completato la prima delle 6 tappe che, per un totale di circa 1800 km, li porterà il 14 luglio a tagliare il traguardo sul lungomare di Taranto. La prima fermata è stata a Crema: qui, accolti dal Comune, dal Motoclub Crema e dal Centro Revisioni auto e moto Crema , i motociclisti hanno “fatto il pieno” di tante prelibatezze locali, tornando poi in sella in direzione Civilerghe di Mazzano per un’altra pausa utile rifocillare lo spirito con una veduta dell’alba sul Lago di Garda.
Nella prima mattinata la maratona per moto d’epoca è arrivata a Schio dove, in occasione del controllo orario della Milano-Taranto, è stata rievocata la gara di regolarità del ‘26 Milano-Pasubio (a Schio l’evento di motori più noto è appunto il Motoraduno del Pasubio): a salutare la Mita c’erano anche l’assessore allo Sport Aldo Munarini e gli sponsor Pulsar, Arco Profil e Most. Più tardi, a Breganze, il saluto all’amministrazione comunale e al Moto Club Laverda, mentre la Proloco Galliera Veneta s’è occupata dell’ultimo controllo orario della giornata prima dell’arrivo di tappa a Padova per un po’ di meritato riposo.
Il gruppo (parliamo di oltre 200 partecipanti suddivisi in 163 equipaggi iscritti nella sezione Storica e in quella Sport) è ripartito oggi, martedì 10 luglio, per l’ultima sosta in Veneto, a Lendinara. La seconda tappa li porterà in Emilia Romagna attraverso l’Appennino, lungo la storica Via Emilia con arrivo ad Arezzo in Toscana.
Continueremo a seguire il percorso dei motociclisti e dei loro gioielli storici a due e tre ruote!
Nella prima mattinata la maratona per moto d’epoca è arrivata a Schio dove, in occasione del controllo orario della Milano-Taranto, è stata rievocata la gara di regolarità del ‘26 Milano-Pasubio (a Schio l’evento di motori più noto è appunto il Motoraduno del Pasubio): a salutare la Mita c’erano anche l’assessore allo Sport Aldo Munarini e gli sponsor Pulsar, Arco Profil e Most. Più tardi, a Breganze, il saluto all’amministrazione comunale e al Moto Club Laverda, mentre la Proloco Galliera Veneta s’è occupata dell’ultimo controllo orario della giornata prima dell’arrivo di tappa a Padova per un po’ di meritato riposo.
Il gruppo (parliamo di oltre 200 partecipanti suddivisi in 163 equipaggi iscritti nella sezione Storica e in quella Sport) è ripartito oggi, martedì 10 luglio, per l’ultima sosta in Veneto, a Lendinara. La seconda tappa li porterà in Emilia Romagna attraverso l’Appennino, lungo la storica Via Emilia con arrivo ad Arezzo in Toscana.
Continueremo a seguire il percorso dei motociclisti e dei loro gioielli storici a due e tre ruote!
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