Milano, arriva l'Area B con blocchi "crescenti". E le moto...
Da febbraio 2019 Milano diventerà per buona parte off-limits per tutti i veicoli più inquinati. La nuova Area B abbraccerà la “vecchia” C, chiudendo i varchi dal lunedì al venerdì. Non si tratta di fare cassa, assicurano dalla giunta, ma di migliorare la vita a chi vive in città e non solo agli abitanti del centro. Per la prima volta si parla di blocchi per moto e scooter 4T
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Nuova Area B Milano
Dopo la C arriva la B: non parliamo di alfabeto ma di Aree e, in particolare, di quelle milanesi. A partire dal mese dal 25 febbraio 2019, infatti, il capoluogo meneghino diventerà per buona parte (il 72%) off-limits per i veicoli più inquinanti: si chiamerà Area B e andrà ad “abbracciare” la C, zona traffico limitata attiva già dal 2012. Come si vede dall’immagine qui sopra, la nuova ZTL coprirà gran parte della città, impedendo il transito a tutti i mezzi benzina euro 0 e ai Diesel euro 0, 1, 2 e 3 ( e da ottobre 2019 anche per i Diesel euro 4). Per quanto riguarda moto e scooter, non sono previsti blocchi per quelli a 2T Euro 5 e per i 4T Euro 4 ed Euro 5. Per gli altri invece il divieto entrerà in vigore progressivamente. Dal 20 gennaio 2019 non potranno più entrare ciclomotori, moto e scooter 2T Euro 0 ed Euro 1. Dal 30 settembre 2024 saranno invece bloccati i 2T Euro 2, nonché tutti i 4T Euro 0 ed Euro 1. Dal 30 settembre 2025 il divieto scatterà per i 2T Euro 3 e i 4T Euro 2. Il 30 settembre 2028 verranno invece bloccati tutti i mototveicoli 4T Euro 3, e infine il 30 settembre 2030 veranno bloccati i 2T Euro 4. Il divieto, presidiato da 185 telecamere, sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi.
Già annunciato mesi fa, il provvedimento è stato presentato in commissione dall'assessore alla Mobilità e Ambiente, Marco Granelli, che ha spiegato: “A Milano è nata area B, che con area C ci fa avere - traffico, + aria pulita, - camion nei quartieri. Regole per tutti e aiuti a cittadini e imprese per muoversi meglio e in maniera più sostenibile per la nostra salute. 6 milioni di euro + 1 di Città metropolitana per aiutare piccole/medie imprese e artigiani a cambiare i loro veicoli, rottamando i vecchi diesel e comprando mezzi meno inquinanti. E per i cittadini più trasporti pubblici con nuove metropolitane e metrotranvie, con un piano di miglioramenti per gli autobus nei quartieri e un nuovo sistema di tariffe che aiuta a diminuire le differenze di costo per chi abita fuori Milano, così che potrà entrare in città con bus, tram e metropolitane e non con l’auto”.
Si tratta di una “misura trasparente”, voluta per migliorare la vita nella città - anche e soprattutto nelle periferie, dove molte case si trovano letteralmente accerchiate dai gas di scarico di auto e camion. Non si tratta di fare cassa, assicurano dalla giunta: chi dovesse passare per la prima volta sotto le telecamere non riceverà infatti alcuna multa ma, al contrario, una lettera che lo informa e gli spiega come iscriversi e avere diritto ai 5 o 25 giorni di transito. Nessuna multa neanche per i giorni che il Comune ci mette a mandargli a casa la lettera. “La multa - avvisa però Granelli - la prenderà certamente se, nonostante la lettera continuerà a passare”.
Già annunciato mesi fa, il provvedimento è stato presentato in commissione dall'assessore alla Mobilità e Ambiente, Marco Granelli, che ha spiegato: “A Milano è nata area B, che con area C ci fa avere - traffico, + aria pulita, - camion nei quartieri. Regole per tutti e aiuti a cittadini e imprese per muoversi meglio e in maniera più sostenibile per la nostra salute. 6 milioni di euro + 1 di Città metropolitana per aiutare piccole/medie imprese e artigiani a cambiare i loro veicoli, rottamando i vecchi diesel e comprando mezzi meno inquinanti. E per i cittadini più trasporti pubblici con nuove metropolitane e metrotranvie, con un piano di miglioramenti per gli autobus nei quartieri e un nuovo sistema di tariffe che aiuta a diminuire le differenze di costo per chi abita fuori Milano, così che potrà entrare in città con bus, tram e metropolitane e non con l’auto”.
Si tratta di una “misura trasparente”, voluta per migliorare la vita nella città - anche e soprattutto nelle periferie, dove molte case si trovano letteralmente accerchiate dai gas di scarico di auto e camion. Non si tratta di fare cassa, assicurano dalla giunta: chi dovesse passare per la prima volta sotto le telecamere non riceverà infatti alcuna multa ma, al contrario, una lettera che lo informa e gli spiega come iscriversi e avere diritto ai 5 o 25 giorni di transito. Nessuna multa neanche per i giorni che il Comune ci mette a mandargli a casa la lettera. “La multa - avvisa però Granelli - la prenderà certamente se, nonostante la lettera continuerà a passare”.
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