Michelin - Bibendum è icona del Millennio
La celebre icona del marchio di penumatici è stato eletto Icona del Millennio. Un riconoscimento importantissimo per uno dei marchi più longevi e storici del 900 che, proprio in questi giorni, compie 120 anni. Nato dalla penna geniale di O'Galop, l'Omino è diventato un simbolo globale
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Una storia lunga 120 anni
Già il Financial Times nel 2000 lo aveva celebrato come immagine globale, ma ora è arrivata l'ufficialità: Bibendum, il celebre "uomo-penumatico" simbolo di Michelin è stato eletto icona pubblicitaria del millennio. A sancirne il primato l’Advertising Week, leader globale USA nel campo degli eventi per i professionisti di marketing, brand, advertising e technology. Nessun'altra icona è riuscita a entrare così tanto nell'immaginario delle persone e, allo stesso tempo, resistere all'usura del tempo. L'omino Michelin, semplicemente, è immortale. Un successo che parte da lontano e che nacque in una maniera del tutto casuale. L'archetipo dell'Omino, infatti, arrivò da un'immagine di una pila di pneumatici ammassati che Edouard Michelin scorse nel nel 1894 all’Esposizione Universale e Coloniale di Lione. Nell'osservarla disse: “Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!” Da quella frase passò qualche anno e dare forma all'omino Michelin fu nel 1898 l’artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d’arte di “O’Galop”. Bibendum debuttò così in uno dei manifesti più celebri di Michelin, quello in cui il pupazzo recita la frase tratta dall'ode di Orazio “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere”) per dire che il pneumatico Michelin era in grado di “bersi” ogni ostacolo. Bibendum è stato poi perfezionato, migliorato e umanizzato fino a farlo diventare un'icona immediatamente riconoscibile. Nel corso dei decenni, infatti, l'Omino Michelin è stato rivisitato da nomi grandissimi della pubblicità transalpina e mondiali come i vari Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent che nel corso del tempo hanno apportato modifiche e miglioramenti fino a farlo diventare quello che conosciamo adesso. Il vero salto qualitativo venne però fatto negli anni 20 quando un pool di illustratori lavorò sul personaggio fino a gettare le basi di quello che è oggi. L'obiettivo era qello di rendere un "ammasso di pneumatici", un personaggio che apparisse al consumatore "sorridente, gentile, protettivo e vivace, pronto ad aiutare ogni viaggiatore e a risolvere ogni suo problema." Da quel momento fino ai giorni nostri, Bibendum ha continuato ad evolversi, per restare al passo coi tempi e rafforzare il suo legame col consumatore. L'unica vera grande rivoluzione avvenne nel 2000 quando proprio in occasione del premio ricevuto dal Financial Times il logo michelin acquisì la "terza dimensione" a sottolineare ancora una volta l'impegno tecnologico e innovativo del marchio. Insomma, 120 anni di evoluzione continua, ma sempre a stretto contatto con Michelin che, anche grazie a lui ha raggiunto l'11° posto nella graduatoria mondiale del Reputation Institute. Spiega Adeline Challon-Kemoun, Direttore Marche, Sviluppo Sostenibile, Comunicazione e Affari: "Dalla sua nascita, nel 1898, grazie alla matita di O'Galop, Bibendum è più di un simbolo pubblicitario. Impersona tutto il Gruppo Michelin, i suoi valori, il suo impegno e la sua missione".
Già il Financial Times nel 2000 lo aveva celebrato come immagine globale, ma ora è arrivata l'ufficialità: Bibendum, il celebre "uomo-penumatico" simbolo di Michelin è stato eletto icona pubblicitaria del millennio. A sancirne il primato l’Advertising Week, leader globale USA nel campo degli eventi per i professionisti di marketing, brand, advertising e technology. Nessun'altra icona è riuscita a entrare così tanto nell'immaginario delle persone e, allo stesso tempo, resistere all'usura del tempo. L'omino Michelin, semplicemente, è immortale. Un successo che parte da lontano e che nacque in una maniera del tutto casuale. L'archetipo dell'Omino, infatti, arrivò da un'immagine di una pila di pneumatici ammassati che Edouard Michelin scorse nel nel 1894 all’Esposizione Universale e Coloniale di Lione. Nell'osservarla disse: “Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!” Da quella frase passò qualche anno e dare forma all'omino Michelin fu nel 1898 l’artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d’arte di “O’Galop”. Bibendum debuttò così in uno dei manifesti più celebri di Michelin, quello in cui il pupazzo recita la frase tratta dall'ode di Orazio “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere”) per dire che il pneumatico Michelin era in grado di “bersi” ogni ostacolo. Bibendum è stato poi perfezionato, migliorato e umanizzato fino a farlo diventare un'icona immediatamente riconoscibile. Nel corso dei decenni, infatti, l'Omino Michelin è stato rivisitato da nomi grandissimi della pubblicità transalpina e mondiali come i vari Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent che nel corso del tempo hanno apportato modifiche e miglioramenti fino a farlo diventare quello che conosciamo adesso. Il vero salto qualitativo venne però fatto negli anni 20 quando un pool di illustratori lavorò sul personaggio fino a gettare le basi di quello che è oggi. L'obiettivo era qello di rendere un "ammasso di pneumatici", un personaggio che apparisse al consumatore "sorridente, gentile, protettivo e vivace, pronto ad aiutare ogni viaggiatore e a risolvere ogni suo problema." Da quel momento fino ai giorni nostri, Bibendum ha continuato ad evolversi, per restare al passo coi tempi e rafforzare il suo legame col consumatore. L'unica vera grande rivoluzione avvenne nel 2000 quando proprio in occasione del premio ricevuto dal Financial Times il logo michelin acquisì la "terza dimensione" a sottolineare ancora una volta l'impegno tecnologico e innovativo del marchio. Insomma, 120 anni di evoluzione continua, ma sempre a stretto contatto con Michelin che, anche grazie a lui ha raggiunto l'11° posto nella graduatoria mondiale del Reputation Institute. Spiega Adeline Challon-Kemoun, Direttore Marche, Sviluppo Sostenibile, Comunicazione e Affari: "Dalla sua nascita, nel 1898, grazie alla matita di O'Galop, Bibendum è più di un simbolo pubblicitario. Impersona tutto il Gruppo Michelin, i suoi valori, il suo impegno e la sua missione".
Foto e immagini
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