Michael Schumacher: un anno fa l'incidente, oggi lenti progressi
Michael Schumacher news - Un anno fa il tragico incidente sugli sci di Schumi. Le condizioni del sette volte campione del mondo di Formula 1 stanno lentamente migliorando ma, secondo gli specialisti, ci vorranno almeno tre anni per capire se potrà tornare a una vita quasi normale
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Miglioramenti lenti
Un anno fa Michael Schumacher e il figlio Mick erano sulle piste di sci di Meribel, in Francia. Per Schumi lo sci era la seconda grande passione, dopo le corse, e, contro ogni previsione è stato proprio questa a tradirlo. In un banale fuoripista è caduto, sbattendo violentemente la testa contro una roccia. Quel 29 dicembre del 2013 è cominciato il calvario del sette volte campione del mondo F1. In coma per sei mesi all'ospedale di Grenoble, a giugno, dopo un lento e difficile risveglio, c’è stato il trasferimento in una clinica di riabilitazione a Losanna e a settembre il ritorno nella villa di Ginevra, dove proseguono le cure. Sabine Kehm, la sua portavoce, ha fatto sapere che Michael migliora, compatibilmente con la gravità del suo stato. Il tedesco è su una sedia a rotelle, paralizzato, non riesce ancora a comunicare e ha dei vuoti di memoria. I progressi insomma ci sono ma lenti. L'amico Jean Todt, qualche settimana fa, è sembrato ottimista: “È giovane, è forte. Ha tutto il tempo per recuperare. Tornerà a una vita normale”. Mentre lo specialista che lo segue, Jean-François Payen, è stato più cauto: “I suoi miglioramenti sono inequivocabili anche se lenti. La prognosi è di tre anni, almeno”. Anche il suo biografo svizzero, Luc Domenjoz, ha ammesso che la strada per l'ex ferrarista è quantomai lunga: “Stando agli specialisti che ho consultato, con un trauma del genere occorre aspettare almeno due anni. Al termine dei quali si può sia migliorare sia peggiorare”. Il prossimo 3 gennaio Schumi compirà 46 anni, sarà un compleanno triste, forse l'occasione per la famiglia di dare notizie più precise sui progressi di Michael, come chiedono i tanti tifosi che continuano a inviare messaggi di incoraggiamento per il campione tedesco.
Un anno fa Michael Schumacher e il figlio Mick erano sulle piste di sci di Meribel, in Francia. Per Schumi lo sci era la seconda grande passione, dopo le corse, e, contro ogni previsione è stato proprio questa a tradirlo. In un banale fuoripista è caduto, sbattendo violentemente la testa contro una roccia. Quel 29 dicembre del 2013 è cominciato il calvario del sette volte campione del mondo F1. In coma per sei mesi all'ospedale di Grenoble, a giugno, dopo un lento e difficile risveglio, c’è stato il trasferimento in una clinica di riabilitazione a Losanna e a settembre il ritorno nella villa di Ginevra, dove proseguono le cure. Sabine Kehm, la sua portavoce, ha fatto sapere che Michael migliora, compatibilmente con la gravità del suo stato. Il tedesco è su una sedia a rotelle, paralizzato, non riesce ancora a comunicare e ha dei vuoti di memoria. I progressi insomma ci sono ma lenti. L'amico Jean Todt, qualche settimana fa, è sembrato ottimista: “È giovane, è forte. Ha tutto il tempo per recuperare. Tornerà a una vita normale”. Mentre lo specialista che lo segue, Jean-François Payen, è stato più cauto: “I suoi miglioramenti sono inequivocabili anche se lenti. La prognosi è di tre anni, almeno”. Anche il suo biografo svizzero, Luc Domenjoz, ha ammesso che la strada per l'ex ferrarista è quantomai lunga: “Stando agli specialisti che ho consultato, con un trauma del genere occorre aspettare almeno due anni. Al termine dei quali si può sia migliorare sia peggiorare”. Il prossimo 3 gennaio Schumi compirà 46 anni, sarà un compleanno triste, forse l'occasione per la famiglia di dare notizie più precise sui progressi di Michael, come chiedono i tanti tifosi che continuano a inviare messaggi di incoraggiamento per il campione tedesco.
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