Salta al contenuto principale

Mercato usato, il 2015 chiude in crescita del 5,1%

Secondo i dati del bollettino Auto Trend, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, il 2015 è stato un anno molto positivo per il mercato dell’usato: moto e scooter passati di proprietà sono stati infatti 551.632, tre volte il totale delle vendite del nuovo
La moto piace (anche di seconda mano)
Il mercato dell'usato ha chiuso un 2015 in decisa crescita, e anche nel 2016 potrebbe continuare in questo suo trend positivo. In dicembre, infatti, sono stati registrati 30.185 passaggi di proprietà di moto e scooter, al netto delle minivolture (la cessione di un veicolo al concessionario-rivenditore il quale poi lo rivenderà a sua volta); a conti fatti, dunque, si tratta dell'8,5% in più rispetto allo stesso mese del 2014. Allargando l'arco temporale d'analisi, il trend dell’usato è in crescita da qualche anno: nel 2013 i passaggi di proprietà sono stati 509.201, cresciuti a 525.076 nel 2014 e a ben 551.632 nel 2015, registrando così un +5,1%. Molto interessante è anche il rapporto tra nuovo (in crescita nel 2015 con 171.043 immatricolazioni, pari a un +9,6%) e usato: quest'ultimo vale, infatti, oltre tre volte il nuovo (3,22 per la precisione). Il bollettino dell'Aci monitora anche le radiazioni di motoveicoli (la cancellazione dal PRA avvenuta per rottamazione, esportazione o in caso di veicoli abbandonati e rimossi dalle autorità): a dicembre sono state 10.095 contro le 8.834 dello stesso mese del 2014; nell’intero 2015, invece, le radiazioni di moto e scooter hanno segnato un calo rispetto al 2014: 120.105 contro 124.438 (-3,5%). Ma in fatto di radiazioni è stato il 2013 l'anno più rilevante, con ben 145.521 registrazioni. Interessante, infine, il saldo prime iscrizioni/radiazioni, una sorta di nati/deceduti del mondo delle due ruote, che è particolarmente significativo: se nel 2013 tale saldo era positivo ma di 8.608 unità, nel 2014 è salito a 31.874 per passare a 51.158 unità nel 2015. I fiocchi azzurri, insomma, sono sempre più numerosi.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento