Mercato moto: piccola ripresa a giugno per il settore
Moto e scooter - A giugno il mercato delle due ruote è tornato in positivo con 19.437 immatricolazioni, pari a +2,8% rispetto allo stesso periodo del 2013. Crescono le moto (6.473 unità, +9%), stabili gli scooter con 12.964 unità. Prosegue il periodo nero dei “cinquantini” che segnano un -18,8%. Honda SH e BMW R1200Gs i modelli più venduti
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Industria e finanza
Boccata d'ossigeno
Il mercato delle due ruote a motore (moto e scooter targati) pare riprendere fiato: se prendiamo in considerazione tutto il primo semestre 2014, vediamo che sono state vendute 95.614 unità, con un incremento del +4,4% rispetto al gennaio-giugno dell’anno scorso. E mentre gli scooter si attestano su un +2,7%, le moto mostrano un incoraggiante +7,3%. Tra le moto, le punte interessanti arrivano dalle moto oltre 1.000 cm3 con 12.710 unità e una crescita pari al +18,4%%; bene anche i modelli tra 800 e 1000 cm3 con 9.080 unità e un +9,5%, e scendendo ancora, le medie (tra 650 e 750 cm3), scelte da 7.448 motociclisti (+6,1%). Sono praticamente sparite le moto di 600 cm3: 504 vendite pari a -64,4%. Sono invece ancora in crescita le 300-500 cm3 con 3.493 moto e un +17,3%; sostanzialmente stabili le 150-250cc con 1.241 vendite e un +2%, mentre le 125 cm3 soffrono (1.842 veicoli e una discesa del -16,4%). Analizzando i segmenti il primo posto va alle naked (12.188 unità vendute pari al +21,2%), seguite dalle enduro stradali con 12.102 unità (+9,3%); bene anche le custom (3.998 immatricolazioni e un +4,7%). Perdono, invece, le moto da turismo (3.273 unità e -3,4%), e le supermotard (1.796 moto e -6,6%). Tra gli scooter, il segmento dominante è il 300-500 cm3 con 19.940 veicoli (+8%), seguito dai 125 cm3 con 18.395 unità (+5,4%). In discesa i maxi-scooter con 5.075 immatricolazioni e un -6%. Quali sono i modelli preferiti nei primi sei mesi dell'anno? Tra gli scooter prosegue anche a giugno il dominio di Honda SH, che occupa le prime tre posizioni con il 150, il 300 e il 125; quarto posto per il Piaggio Beverly 300, seguito dall’eterno Yamaha Tmax. Anche tra le moto il trend non cambia: la moto più venduta è la BMW R 1200 GS, seguita dalle Honda NC 700X e 750X, dalle due MT di Yamaha. Curioso che al quinto posto ci sia ancora la R1200GS ma nell’allestimento Adventure, segno di un successo commerciale che non conosce tregua. “Non possiamo ancora parlare di un’effettiva ripresa, ma solo di parziale recupero rispetto ai minimi raggiunti nel 2013”, dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), “l’aumento, seppur contenuto, della fiducia delle famiglie e le attese positive in termini di investimenti delle aziende ci fanno sperare per i prossimi mesi. Le misure espansive della BCE dovrebbero aiutare anche l’Italia a ripartire, ma è sul tema dell’impiego dei più giovani che si giocano i fattori di successo. Contiamo che dai lavori della Consulta dedicata all’automotive, di cui ANCMA è parte, scaturiscano azioni favorevoli allo sviluppo dei mercati, attraverso misure di defiscalizzazione che consentano una riduzione dei costi di gestione, minori tasse e accise, una chiara indicazione per il contenimento delle tariffe assicurative e a favore di un credito al consumo più accessibile”.
Il mercato delle due ruote a motore (moto e scooter targati) pare riprendere fiato: se prendiamo in considerazione tutto il primo semestre 2014, vediamo che sono state vendute 95.614 unità, con un incremento del +4,4% rispetto al gennaio-giugno dell’anno scorso. E mentre gli scooter si attestano su un +2,7%, le moto mostrano un incoraggiante +7,3%. Tra le moto, le punte interessanti arrivano dalle moto oltre 1.000 cm3 con 12.710 unità e una crescita pari al +18,4%%; bene anche i modelli tra 800 e 1000 cm3 con 9.080 unità e un +9,5%, e scendendo ancora, le medie (tra 650 e 750 cm3), scelte da 7.448 motociclisti (+6,1%). Sono praticamente sparite le moto di 600 cm3: 504 vendite pari a -64,4%. Sono invece ancora in crescita le 300-500 cm3 con 3.493 moto e un +17,3%; sostanzialmente stabili le 150-250cc con 1.241 vendite e un +2%, mentre le 125 cm3 soffrono (1.842 veicoli e una discesa del -16,4%). Analizzando i segmenti il primo posto va alle naked (12.188 unità vendute pari al +21,2%), seguite dalle enduro stradali con 12.102 unità (+9,3%); bene anche le custom (3.998 immatricolazioni e un +4,7%). Perdono, invece, le moto da turismo (3.273 unità e -3,4%), e le supermotard (1.796 moto e -6,6%). Tra gli scooter, il segmento dominante è il 300-500 cm3 con 19.940 veicoli (+8%), seguito dai 125 cm3 con 18.395 unità (+5,4%). In discesa i maxi-scooter con 5.075 immatricolazioni e un -6%. Quali sono i modelli preferiti nei primi sei mesi dell'anno? Tra gli scooter prosegue anche a giugno il dominio di Honda SH, che occupa le prime tre posizioni con il 150, il 300 e il 125; quarto posto per il Piaggio Beverly 300, seguito dall’eterno Yamaha Tmax. Anche tra le moto il trend non cambia: la moto più venduta è la BMW R 1200 GS, seguita dalle Honda NC 700X e 750X, dalle due MT di Yamaha. Curioso che al quinto posto ci sia ancora la R1200GS ma nell’allestimento Adventure, segno di un successo commerciale che non conosce tregua. “Non possiamo ancora parlare di un’effettiva ripresa, ma solo di parziale recupero rispetto ai minimi raggiunti nel 2013”, dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), “l’aumento, seppur contenuto, della fiducia delle famiglie e le attese positive in termini di investimenti delle aziende ci fanno sperare per i prossimi mesi. Le misure espansive della BCE dovrebbero aiutare anche l’Italia a ripartire, ma è sul tema dell’impiego dei più giovani che si giocano i fattori di successo. Contiamo che dai lavori della Consulta dedicata all’automotive, di cui ANCMA è parte, scaturiscano azioni favorevoli allo sviluppo dei mercati, attraverso misure di defiscalizzazione che consentano una riduzione dei costi di gestione, minori tasse e accise, una chiara indicazione per il contenimento delle tariffe assicurative e a favore di un credito al consumo più accessibile”.
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