Mercato Moto: settembre positivo per gli scooter
Mercato moto, dopo un luglio e un agosto da dimenticare, il mese di settembre ha segnato una leggera ripresa del segmento scooter con un +2% di immatricolazioni rispetto al 2013, mentre le moto perdono il 2,1%, andamento opposto rispetto a quello dei primi nove mesi del 2014 che hanno fatto registrare nel complesso una leggera ripresa
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Industria e finanza
Mezzo da lavoro
Forse la leggera ripresa degli scooter è legata al rientro al lavoro e alla necessità di trovare un mezzo sostitutivo all’auto e, soprattutto, meno costoso. Sta di fatto che a settembre sono stati venduti 9.040 scooter contro le 3.588 moto. Nel complesso, il settore due ruote ha registrato 12.628 immatricolazioni, pari a un +2% sul 2013. I cinquantini proseguono con la loro caduta libera registrando un -13%. L’analisi del mese di settembre ribalta l’andamento del mercato nei primi nove mesi dell’anno. Infatti, da gennaio a settembre sono stati venduti finora 134.846 veicoli tra moto e scooter, pari al +1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: nel dettaglio, sono state 86.777 le immatricolazioni di scooter (+0,4%) e 48.069 quelle delle moto (+3,7%). L’andamento negativo dei cinquantini, invece, è costante: -16,2% finora nel 2014. Il re della classifica delle vendite è sempre l’Honda SH150i Abs, che a settembre è stato scelto da 947 scooteristi, più del doppio del quarto in classifica, l’italiano Piaggio Beverly 300 (420 unità); secondo e terzo posto sono, infatti, appannaggio degli altri due Honda SH, rispettivamente, il 125 e il 300. Il podio si ripete anche su base annua (primi nove mesi 2014), ma con i ruoli invertiti tra 125 e 300. Passando alle moto, prosegue il dominio della BMW R 1200 GS scelta a settembre da 205 motociclisti, che portano a 3.086 le unità vendute finora nel 2014, 4.693 se consideriamo anche la versione Adventure: in questo modo il modello GS è incredibilmente più venduto del terzo scooter più venduto, l’SH125 (4.439 unità). Tra gli scooter si segnala poi la difficoltà dei maxi, che perdono a settembre l’8,1% delle vendite, mentre tra le moto il successo della GS traina il segmento delle over 1000 cm3 che guadagnano ben un 15,5%, “rubando” alle 600 cm3 che registrano un -65,6% (ma pagano anche la scarsità di modelli in questa cilindrata).
Forse la leggera ripresa degli scooter è legata al rientro al lavoro e alla necessità di trovare un mezzo sostitutivo all’auto e, soprattutto, meno costoso. Sta di fatto che a settembre sono stati venduti 9.040 scooter contro le 3.588 moto. Nel complesso, il settore due ruote ha registrato 12.628 immatricolazioni, pari a un +2% sul 2013. I cinquantini proseguono con la loro caduta libera registrando un -13%. L’analisi del mese di settembre ribalta l’andamento del mercato nei primi nove mesi dell’anno. Infatti, da gennaio a settembre sono stati venduti finora 134.846 veicoli tra moto e scooter, pari al +1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: nel dettaglio, sono state 86.777 le immatricolazioni di scooter (+0,4%) e 48.069 quelle delle moto (+3,7%). L’andamento negativo dei cinquantini, invece, è costante: -16,2% finora nel 2014. Il re della classifica delle vendite è sempre l’Honda SH150i Abs, che a settembre è stato scelto da 947 scooteristi, più del doppio del quarto in classifica, l’italiano Piaggio Beverly 300 (420 unità); secondo e terzo posto sono, infatti, appannaggio degli altri due Honda SH, rispettivamente, il 125 e il 300. Il podio si ripete anche su base annua (primi nove mesi 2014), ma con i ruoli invertiti tra 125 e 300. Passando alle moto, prosegue il dominio della BMW R 1200 GS scelta a settembre da 205 motociclisti, che portano a 3.086 le unità vendute finora nel 2014, 4.693 se consideriamo anche la versione Adventure: in questo modo il modello GS è incredibilmente più venduto del terzo scooter più venduto, l’SH125 (4.439 unità). Tra gli scooter si segnala poi la difficoltà dei maxi, che perdono a settembre l’8,1% delle vendite, mentre tra le moto il successo della GS traina il segmento delle over 1000 cm3 che guadagnano ben un 15,5%, “rubando” alle 600 cm3 che registrano un -65,6% (ma pagano anche la scarsità di modelli in questa cilindrata).
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