Mercato moto, migliora la fiducia nel futuro delle imprese
A rilevarlo è stato il rapporto dell’Osservatorio Confcommercio Mobilità secondo il quale gran parte delle imprese dell’automotive hanno davanti a loro un futuro roseo; molti rivenditori e concessionari stanno puntanto sui social per incrementare le vendite che in effetti aumentano, ma senza accrescere la redditività delle imprese
Image
Industria e finanza
Fiducia per i prossimi anni
Le imprese dell’automotive vedono i prossimi anni di crescita o, almeno, caratterizzati da un andamento costante. Lo rileva il recente rapporto dell’Osservatorio Confcommercio Mobilità, una federazione che raggruppa Federmotorizzazione, Assocamp e Aipark e rappresenta i rivenditori di auto e moto nuove e usate e di ricambi, i venditori di camper e accessori, i grandi parcheggi automatizzati e le autorimesse con servizio. Per tre imprenditori su cinque, il Paese in generale, e la propria impresa in particolare, hanno migliorato i propri conti negli ultimi sei mesi. Non solo: tre operatori su quattro prevedono che nei prossimi cinque anni l’andamento del comparto automotive migliorerà o resterà invariato rispetto a oggi. Questo miglioramento va ricondotto anche al cambiamento di strategia delle imprese che hanno puntato in modo deciso sui social network per arrivare alla propria clientela: la metà dei rivenditori, infatti, li utilizza, mentre ben il 65% sfrutta i siti e le promozioni web delle Case costruttrici per diversificare il proprio approccio ai potenziali clienti. E un rivenditore su quattro ha assunto qualcuno da dedicare alle nuove strategie digitali di vendita. Infine, il 42% dei rivenditori dice di puntare più sul digitale (o allo stesso modo) che sui canali tradizionali. L’aspetto meno positivo, però, per gli imprenditori è che l’aumento del numero delle immatricolazioni non ha significato una crescita della redditività delle imprese: il motivo, per il 36,7% dei rivenditori, è da imputare alla scarsa sostenibilità del business per i dealer.
Le imprese dell’automotive vedono i prossimi anni di crescita o, almeno, caratterizzati da un andamento costante. Lo rileva il recente rapporto dell’Osservatorio Confcommercio Mobilità, una federazione che raggruppa Federmotorizzazione, Assocamp e Aipark e rappresenta i rivenditori di auto e moto nuove e usate e di ricambi, i venditori di camper e accessori, i grandi parcheggi automatizzati e le autorimesse con servizio. Per tre imprenditori su cinque, il Paese in generale, e la propria impresa in particolare, hanno migliorato i propri conti negli ultimi sei mesi. Non solo: tre operatori su quattro prevedono che nei prossimi cinque anni l’andamento del comparto automotive migliorerà o resterà invariato rispetto a oggi. Questo miglioramento va ricondotto anche al cambiamento di strategia delle imprese che hanno puntato in modo deciso sui social network per arrivare alla propria clientela: la metà dei rivenditori, infatti, li utilizza, mentre ben il 65% sfrutta i siti e le promozioni web delle Case costruttrici per diversificare il proprio approccio ai potenziali clienti. E un rivenditore su quattro ha assunto qualcuno da dedicare alle nuove strategie digitali di vendita. Infine, il 42% dei rivenditori dice di puntare più sul digitale (o allo stesso modo) che sui canali tradizionali. L’aspetto meno positivo, però, per gli imprenditori è che l’aumento del numero delle immatricolazioni non ha significato una crescita della redditività delle imprese: il motivo, per il 36,7% dei rivenditori, è da imputare alla scarsa sostenibilità del business per i dealer.
Aggiungi un commento