Mercato moto, il post-coronavirus potrebbe favorirlo
L’emergenza sanitaria ed il conseguente stop alle attività hanno avuto un impatto enorme sull'economia mondiale, con danni ancora da misurare. Non ne è uscito illeso nemmeno il mercato delle due ruote che tuttavia, a differenza di altri, potrebbe avere le carte in regola per riprendersi più rapidamente
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Mercato moto post-coronavirus
Il mercato mondiale delle due ruote ha visto in aprile una flessione del 65% e le previsioni del totale sull’anno non paiono buone (si parla di circa un 20% in meno rispetto al 2019). Avvertita in Cina quanto in Europa, la crescente domanda in fatto di mobilità individuale potrebbe tuttavia risollevare le sorti dell’intero settore. Anzi, proiettarlo in una nuova dimensione.
La nuova normalità post Covid-19, si ritiene (o forse si spera), sarà con ogni probabilità basata proprio sulle due ruote. Complice la questione “distanziamento”, il mercato moto potrebbe nel giro di qualche mese crescere enormemente grazie anche ai nuovi clienti vi si accosteranno.
Vero, i dati attuali dicono un’altra cosa e, facendo due calcoli, è difficile aspettarsi di chiudere il 2020 con numeri in positivo. In Europa, le vendite di maggio sono diminuite in Francia del 15% e in Italia dell'11%, nonostante i rivenditori avessero già riaperto le concessionarie. A livello globale, le vendite sono calate del 24,7% nel primo trimestre 2020, del 65,7% nel solo mese di aprile e, in base ai dati preliminari, del 46,8% a maggio. L'intero 2020 è effettivamente proiettato verso un calo del 21,3% con non pochi punti interrogativi riguardo l’India, il cui mercato risulta ancora in fase di discesa e senza alcun miglioramento previsto nemmeno a luglio.
Tuttavia, non è al 2020 ma dal 2021 e al 2022 che si dovrebbe guardare: la pandemia e con essa la chiusura dei mercati hanno avuto un impatto enorme sull’intera economia globale, ancora tutta da misurare nei prossimi mesi. La ripresa sarà lunga e difficile ma, in un simile contesto, a “scamparla” potrebbero essere proprio le due ruote, forse tra le prime a riprendersi quanto perso.
La nuova normalità post Covid-19, si ritiene (o forse si spera), sarà con ogni probabilità basata proprio sulle due ruote. Complice la questione “distanziamento”, il mercato moto potrebbe nel giro di qualche mese crescere enormemente grazie anche ai nuovi clienti vi si accosteranno.
Vero, i dati attuali dicono un’altra cosa e, facendo due calcoli, è difficile aspettarsi di chiudere il 2020 con numeri in positivo. In Europa, le vendite di maggio sono diminuite in Francia del 15% e in Italia dell'11%, nonostante i rivenditori avessero già riaperto le concessionarie. A livello globale, le vendite sono calate del 24,7% nel primo trimestre 2020, del 65,7% nel solo mese di aprile e, in base ai dati preliminari, del 46,8% a maggio. L'intero 2020 è effettivamente proiettato verso un calo del 21,3% con non pochi punti interrogativi riguardo l’India, il cui mercato risulta ancora in fase di discesa e senza alcun miglioramento previsto nemmeno a luglio.
Tuttavia, non è al 2020 ma dal 2021 e al 2022 che si dovrebbe guardare: la pandemia e con essa la chiusura dei mercati hanno avuto un impatto enorme sull’intera economia globale, ancora tutta da misurare nei prossimi mesi. La ripresa sarà lunga e difficile ma, in un simile contesto, a “scamparla” potrebbero essere proprio le due ruote, forse tra le prime a riprendersi quanto perso.
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