Mercato moto, in Europa ad aprile un crollo del 58%
Il calo è stato frenato solo dalla Germania, che ha perso meno di un terzo delle vendite, Italia fanalino di coda con un -96,9%. Le previsioni per il resto dell'anno sono però buone, con una stima di oltre 1,1 milioni di pezzi venduti e una diminuzione generale del 27,4%
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Il mercato europeo delle motociclette ha perso il 58% ad aprile, “aiutato” solo dalle vendite in Germania, il Paese più importante. Nonostante il coronavirus, a Berlino il passivo nel quarto mese dell'anno si è limitato infatti al 28%. La sorpresa è stata la Svezia, dove in virtù del mancato lockdown le vendite sono invece cresciute addirittura dell'81%. Tragica la situazione in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito dove le quote sono scese tra l'84% e il 98%. La buona notizia è che le prospettive per l'intero anno sono migliorate rispetto al mese precedente e ora si prevede che l'Europa perderà nel 2020 meno di un terzo, ovvero il 27%.
Prima e dopo
Secondo le statistiche raccolte da motorcyclesdata.com, l'industria europea del settore aveva iniziato piuttosto bene il 2020, sulla tendenza degli anni precedenti: a gennaio c'era stato un aumento del l'11,4%, a febbraio del 7,7%. Marzo è stato ancora un mese di parziali aperture in diversi stati del continente e il calo si è assestato al 37,5% globale, mentre aprile ha visto la situazione via via uniformarsi in tutta l'Unione, seppure con qualche importante eccezione.
Italia fanalino di coda
Ad aprile le vendite nei Paesi dell'UE-28 sono state 168.445, in calo del 54,9%, con quasi tutte le principali nazioni in forte calo (Francia -82,6%), Italia (-96,9%), Spagna (-93,5%), Regno Unito (-84%) moderati da un calo contenuto per i piccoli mercati, con i Paesi Bassi in crescita dell'8,1% e la Svezia con un sorprendente + 81,1%. In aprile la Germania si è confermata come il più grande mercato, con le vendite che sono diminuite “solo” del 28,2% per un totale di 66.000 unità, davanti alla Francia con 60.000 e all'Italia con 45.000.
Le proiezioni
Come risultato della proiezione annuale delle vendite per singolo Paese, il totale per il 2020 in Europa secondo motorcyclesdata.com sarà di 1,1 milioni di unità, per una diminuzione complessiva del 27,4%. Si tratta di un dato tutto sommato incoraggiante: all'inizio della fase 2 si spera che il peggio sia passato e che, nonostante le incertezze economiche, la riapertura delle attività possa in qualche modo fare ripartire i consumi che sono stati bloccati durante il lockdown.
Prima e dopo
Secondo le statistiche raccolte da motorcyclesdata.com, l'industria europea del settore aveva iniziato piuttosto bene il 2020, sulla tendenza degli anni precedenti: a gennaio c'era stato un aumento del l'11,4%, a febbraio del 7,7%. Marzo è stato ancora un mese di parziali aperture in diversi stati del continente e il calo si è assestato al 37,5% globale, mentre aprile ha visto la situazione via via uniformarsi in tutta l'Unione, seppure con qualche importante eccezione.
Italia fanalino di coda
Ad aprile le vendite nei Paesi dell'UE-28 sono state 168.445, in calo del 54,9%, con quasi tutte le principali nazioni in forte calo (Francia -82,6%), Italia (-96,9%), Spagna (-93,5%), Regno Unito (-84%) moderati da un calo contenuto per i piccoli mercati, con i Paesi Bassi in crescita dell'8,1% e la Svezia con un sorprendente + 81,1%. In aprile la Germania si è confermata come il più grande mercato, con le vendite che sono diminuite “solo” del 28,2% per un totale di 66.000 unità, davanti alla Francia con 60.000 e all'Italia con 45.000.
Le proiezioni
Come risultato della proiezione annuale delle vendite per singolo Paese, il totale per il 2020 in Europa secondo motorcyclesdata.com sarà di 1,1 milioni di unità, per una diminuzione complessiva del 27,4%. Si tratta di un dato tutto sommato incoraggiante: all'inizio della fase 2 si spera che il peggio sia passato e che, nonostante le incertezze economiche, la riapertura delle attività possa in qualche modo fare ripartire i consumi che sono stati bloccati durante il lockdown.
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