ME, raccolti i fondi per la produzione dello scooter elettrico
Sono dieci gli investitori internazionali che hanno finanziato con 300.000 euro la produzione e la commercializzazione dello scooter elettrico della start up bresciana. Un successo nel crowdfunding ottenuto tramite il portale Tip Venture che consentirà la consegna dei primi esemplari in primavera
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Green Planet
Vincono innovazione e Made in Italy
Si conclude con successo e in anticipo di una settimana la raccolta fondi di ME Group per lo sviluppo e la produzione dello scooter elettrico ME. In meno di 90 giorni la start up bresciana è riuscita a raggiungere la quota prefissata di 300.000 euro grazie a dieci investitori internazionali, tra i quali un partner industriale istituzionale e un gruppo di rilievo mondiale che ha supportato l'impresa con una quota consistente. La raccolta è stata effettuata tramite il portale europeo di “equity crowdfunding” Tip Venture specializzato nella promozione di start up innovative, al quale fornisce un supporto a 360 gradi, dall'avvio del progetto fino alla sua concretizzazione. Un percorso che consentirà a ME Group il lancio commerciale del modello definito dalla BBC come possibile “nuova icona italiana dopo la Vespa”. Un giudizio lusinghiero merito del design Made in Italy e delle innovazioni tecnologiche introdotte, come il telaio realizzato in Sheet Moulding Compound (SMC), composto di resine che garantisce elevata resistenza ed elasticità, nonché un peso contenuto. A favorire l'arrivo di finanziatori è stata pure la scelta delle due ruote elettriche, settore previsto in forte crescita nei prossimi anni a causa dell'emergenza smog, della congestione delle città e delle sempre più ampie aree a traffico limitato dove possono accedere soltanto veicoli a emissioni zero. Lo scooter ME assicura un'autonomia fino a 80 km (oltre a 10 km di “riserva”) e prestazioni da ciclomotore, con velocità limitata a 45 km/h e buone doti di accelerazione e ripresa. Ricordiamo che lo scooter ME costa 4.790 euro e si può prenotare al sito del costruttore con prime consegne stimate nella primavera 2016.
Si conclude con successo e in anticipo di una settimana la raccolta fondi di ME Group per lo sviluppo e la produzione dello scooter elettrico ME. In meno di 90 giorni la start up bresciana è riuscita a raggiungere la quota prefissata di 300.000 euro grazie a dieci investitori internazionali, tra i quali un partner industriale istituzionale e un gruppo di rilievo mondiale che ha supportato l'impresa con una quota consistente. La raccolta è stata effettuata tramite il portale europeo di “equity crowdfunding” Tip Venture specializzato nella promozione di start up innovative, al quale fornisce un supporto a 360 gradi, dall'avvio del progetto fino alla sua concretizzazione. Un percorso che consentirà a ME Group il lancio commerciale del modello definito dalla BBC come possibile “nuova icona italiana dopo la Vespa”. Un giudizio lusinghiero merito del design Made in Italy e delle innovazioni tecnologiche introdotte, come il telaio realizzato in Sheet Moulding Compound (SMC), composto di resine che garantisce elevata resistenza ed elasticità, nonché un peso contenuto. A favorire l'arrivo di finanziatori è stata pure la scelta delle due ruote elettriche, settore previsto in forte crescita nei prossimi anni a causa dell'emergenza smog, della congestione delle città e delle sempre più ampie aree a traffico limitato dove possono accedere soltanto veicoli a emissioni zero. Lo scooter ME assicura un'autonomia fino a 80 km (oltre a 10 km di “riserva”) e prestazioni da ciclomotore, con velocità limitata a 45 km/h e buone doti di accelerazione e ripresa. Ricordiamo che lo scooter ME costa 4.790 euro e si può prenotare al sito del costruttore con prime consegne stimate nella primavera 2016.
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ma stiamo scherzando? questo schifo è design italiano assimilabile alla vespa?? sembra fatto da un bambino con le costruzioni, prezzo più assurdo del design.
Mi meraviglio di questa marchetta, perchè non la riesco a definire in altro modo. Andate a vedere Gogoro, sempre bruttino ma su un altro pianeta. Insella grazie a questo articolo hai perso punteggio!!!!
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Evidentemente proxy non tutti la pensano come te. Se imprenditori hanno deciso di puntare su questa carta ci sarà un motivo. A me personalmente piace, è particolare, fuori dagli schemi. Niente a che vedere con il Gogoro che menzioni, idem per quello della Askoll. Staremo a vedere, io dico che è stato unlavoro di ricerca e di innovazione. Bravi Bravi! In Italia si vince se si vuole!
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