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Maxi sanatoria per gli autovelox fuorilegge. Stop ai ricorsi

Il Ministero ha preparato una gigantesca sanatoria per risolvere il problema degli autovelox approvati ma mai omologati. Stop a migliaia di ricorsi?

L'Italia è il paese delle sanatorie, quando il guaio è grave si cancella con una riga e si riparte da zero, Chi ha avuto ha avuto... A quanto pare questa sarà anche la sorte di tutti i dispositivi di rilevamento della velocità approvati dal 13 agosto 2017 in poi che verranno automaticamente considerati “omologati” e, quindi, funzionanti nel pieno rispetto delle norme. Una “maxi sanatoria” che, come riportato dal Corriere, potrebbe arrivare già in estate: il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture ha infatti appena inviato il relativo testo attuativo a Bruxelles e, se non dovessero esserci eventuali osservazioni entro il 24 giugno, il provvedimento potrà essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e, quindi, entrare definitivamente in vigore. 

I dispositivi

Di fatto, si parla di circa una decina di modelli “già allineati con le normative”, per i quali non dovrebbero esserci ulteriori passaggi, ma solo il via libera al loro utilizzo. Gli apparecchi più datati invece, quelli che per forza di cose non rispettano le normative, dovranno essere spenti e riattivati solo dopo aver passato un esame tecnico di collaudo e taratura utile ad ottenere la necessaria “omologazione”. 

E i ricorsi?

Il comandante della polizia locale di Verona e componente di Anci in Viabilità Italia Luigi Altamura ha parlato di “una pietra tombale dei ricorsi”, riferendosi al fatto che, se il decreto dovesse diventare operativo, la maggior parte dei ricorsi - a migliaia, proposti da chi è stato multato da un apparecchio approvato ma non omologato - finirebbero sostanzialmente nel nulla. “Peccato solo - ha aggiunto Altamura -  che il decreto arrivi con trentatré anni di ritardo: da allora si attendevano regole chiare come queste”. 

La sentenza del giorno prima

La notizia, è bene ricordarlo, arriva solo poche ore dopo la sentenza che dava il via libera al sequestro dei velox approvati ma non omologati: un ulteriore giro di vite - dicevamo - all’utilizzo indiscriminato dei dispositivi di rilevazione, con cui la  Suprema Corte ricordava anche alle amministrazioni che, in fatto di ricorsi, ci vogliono omologazione e taratura. Col nuovo testo, che pur potrebbe fornire regole più precise , la maggior parte dei dispositivi “incriminati” verrebbe scagionata e, così, la maggior parte dei ricorsi semplicemente cestinati…

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