Mash Scrambler by Wrench Kings - Verde, veloce, piccola, stilosa
Il downgrade di cilindrata a cui stiamo assistendo per le motociclette "normali" ha contagiato anche i customizer ed ecco che le piccolette si trasformano in cafè racer o scrambler. Con Mash si va sul sicuro
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Fuoriserie
Dalla Cina all’Olanda
All’importatore di Mash per il Benelux serviva una piccola bomba per un’esibizione di motociclette, il BigTwin Bike Show di Meidoornkade in Olanda, quindi, messa a disposizione una Mash Scrambler 400, non ci ha pensato due volte a fare un fischio ai ragazzi di Wrench Kings con sede nella vicina Bilthoven e consegnargli la piccola bicilindrica.
Ciò che Guido Joost e Bram hanno costruito è un mix di tre delle più diffuse forme di special: «Mash ha già modelli in stile café, così ci venne l’idea di trasformare la moto in un mix completo di stili. Un carena in stile cafè racer, il serbatoio della benzina di uno scrambler e la seduta di una tracker, naturalmente con le finiture tipiche di una moto Wrench Kings».
Con pochissimo tempo a disposizione, quattro settimane di lavoro, la crew olandese è stata in grado di estrarre un bellissimo coniglio dal cappello: le forme di questa Green Goblin, questo è il nome della moto, sono molto armoniose e proporzionate. I nomi in gioco sono di quelli che si usano per le moto grandi, ma su questo 400 non sfigurano per niente.
Dietro alla bella semicarena con faro da 7 pollici è stato installato un tachimetro MotoGadgets Motoscoope Mini sopra una piastra in acrilico tagliata al laser. I comandi sono firmati Brembo e Domino, le manopole Biltwell calzano su semimanubri ribaltati e saldati a supporti fatti in casa. Classicissime le pedane marchiate Tarozzi.
Se il serbatoio rimane quello di serie, non si può dire altrettanto per il posteriore che vanta un codino monoposto da flat con integrata una sella in pelle confezionata dallo specialista Toni’s Custom Work.
Geniale la trovata per i LED che fugono da stop e frecce: sono nascosti da un altro pannello di acrilico che a moto spenta li nasconde completamente. Uno degli aspetti più curati di questa moto è proprio il posizionamento dei componenti: anche le frecce anteriori sono praticamente nascoste vicino agli attacchi del parafango e lo stesso si può dire della batteria al litio confinata nel codino.
Belli i cerchi a raggi inediti che vanno a braccetto con le immancabili Firestone Deluxe Champion.
Colpo finale il silenziatore home made fabbricato internamente da Wrench Kings.
La Mash, finita giusto in tempo, ha avuto un bel successo al bike show. E probabilmente ha iniziato a far venire strani pruriti alle mani di tantissimi customizer.
All’importatore di Mash per il Benelux serviva una piccola bomba per un’esibizione di motociclette, il BigTwin Bike Show di Meidoornkade in Olanda, quindi, messa a disposizione una Mash Scrambler 400, non ci ha pensato due volte a fare un fischio ai ragazzi di Wrench Kings con sede nella vicina Bilthoven e consegnargli la piccola bicilindrica.
Ciò che Guido Joost e Bram hanno costruito è un mix di tre delle più diffuse forme di special: «Mash ha già modelli in stile café, così ci venne l’idea di trasformare la moto in un mix completo di stili. Un carena in stile cafè racer, il serbatoio della benzina di uno scrambler e la seduta di una tracker, naturalmente con le finiture tipiche di una moto Wrench Kings».
Con pochissimo tempo a disposizione, quattro settimane di lavoro, la crew olandese è stata in grado di estrarre un bellissimo coniglio dal cappello: le forme di questa Green Goblin, questo è il nome della moto, sono molto armoniose e proporzionate. I nomi in gioco sono di quelli che si usano per le moto grandi, ma su questo 400 non sfigurano per niente.
Dietro alla bella semicarena con faro da 7 pollici è stato installato un tachimetro MotoGadgets Motoscoope Mini sopra una piastra in acrilico tagliata al laser. I comandi sono firmati Brembo e Domino, le manopole Biltwell calzano su semimanubri ribaltati e saldati a supporti fatti in casa. Classicissime le pedane marchiate Tarozzi.
Se il serbatoio rimane quello di serie, non si può dire altrettanto per il posteriore che vanta un codino monoposto da flat con integrata una sella in pelle confezionata dallo specialista Toni’s Custom Work.
Geniale la trovata per i LED che fugono da stop e frecce: sono nascosti da un altro pannello di acrilico che a moto spenta li nasconde completamente. Uno degli aspetti più curati di questa moto è proprio il posizionamento dei componenti: anche le frecce anteriori sono praticamente nascoste vicino agli attacchi del parafango e lo stesso si può dire della batteria al litio confinata nel codino.
Belli i cerchi a raggi inediti che vanno a braccetto con le immancabili Firestone Deluxe Champion.
Colpo finale il silenziatore home made fabbricato internamente da Wrench Kings.
La Mash, finita giusto in tempo, ha avuto un bel successo al bike show. E probabilmente ha iniziato a far venire strani pruriti alle mani di tantissimi customizer.
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