L'Unione Europe vuole vietare la fibra di carbonio (che per ora è salva)
Estremamente leggera, resistente come pochi altri materiali e modellabile in forme complesse, la fibra di carbonio è un punto di riferimento per chi progetta veicoli ad alte prestazioni. A causa dei rischi per la salute connessi al processo di riciclo e smantellamento, una direttiva EU stava però per bandirla

Fibra di carbonio?
L’ipotesi ventilata mesi fa riguardante il possibile divieto di utilizzo della fibra di carbonio nell’Unione Europea aveva suscitato non poche polemiche. Dopo una prima bozza di regolamento che la inseriva in una lista di materiali rischiosi e, quindi, da vietare, il Parlamento europeo ha però scelto escluderla dalla versione definitiva del documento e, almeno per ora, “salvarla”. Ma a cosa era dovuta tanta preoccupazione?
Perché la fibra di carbonio è quasi finita al bando
La fibra di carbonio è da tempo al centro di un’analisi attenta da parte delle autorità UE, non tanto per l’uso in sé—che ha rivoluzionato settori come quello automobilistico, aerospaziale e sportivo—quanto per i potenziali rischi legati alla produzione e, soprattutto, allo smaltimento dei materiali compositi. Nel corso delle prime stesure delle nuove direttive europee sugli End‑of‑Life Vehicles, la fibra di carbonio era infatti finita in una lista di materiali da bandire, insieme a plastiche e sostanze considerate pericolose durante il riciclo. Come accennato, le preoccupazioni principali riguardano la fase di fine vita: durante lo smantellamento di componenti in fibra di carbonio, microscopiche, scaglie e polveri possono infatti liberarsi in aria, diventando irritanti per pelle e vie respiratorie. Diversi studi hanno inoltre mostrato che, se inalati o a contatto con la cute, questi frammenti possono penetrare e causare irritazioni persistenti.
Perchè l’hanno salvata
Nonostante i rischi, reali, la fibra di carbonio, va detto, rimane un “miracolo” ingegneristico: estremamente leggera, resistente come pochi altri materiali e modellabile in forme complesse, è diventata il punto di riferimento per chi progetta veicoli ad alte prestazioni. Nel mondo delle due ruote—e in particolare nelle moto e negli scooter elettrici—la leggerezza è un requisito fondamentale. Oggi la fibra di carbonio è utilizzata per telai, forcelloni, carene e persino componenti interni dei veicoli a batteria, ma anche terminali di scarico, caschi, protezioni ed altro ancora. Rinunciarvi significherebbe tornare a telai molto più pesanti, con un impatto negativo su prestazioni, consumi energetici e sicurezza. Morale? Per ora, la fibra è salva, ma la questione, purtroppo, rimane sul tavolo…