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Lucio Cecchinello vi racconta Lucio Cecchinello - VIDEO

Tutto quello che non sapete su Lucio Cecchinello: un breve documentario su quello che ha portato un ragazzino volenteroso a essere prima un pilota in grado di lottare per il Mondiale 125 e poi proprietario di una delle maggiori squadre private del mondiale MotoGP. 
Una carriera lunga e variegata
Più volte la Honda gli ha affidato in gestione le proprie moto ufficiali e più volte Lucio ha lanciato piloti di grande talento. Uno per tutti: Casey Stoner, portato nel Motomondiale a 14 anni, quando nessuno lo conosceva, al secondo posto nel campionato 250 del 2005 e poi alla MotoGP, alla prima pole position e al primo podio.
Cecchinello aveva creato il team LCR (Lucio Cecchinello Racing) per se stesso, quando era pilota, e lo ha fatto crescere con criteri manageriali e innovativi, ma prima ancora – ragazzino – era stato meccanico di Dario Marchetti e poi del team di Pierluigi Aldrovandi; se permettete il ricordo personale, già allora si distingueva per lo scrupolo, la precisione e la determinazione estrema, doti che aveva a un livello decisamente fuori del comune.
L’intervista ricorda molte cose della sua carriera, a partire dal papà che gli trasmise la passione e gli insegnò a lavorare sulle moto comperandogli un motorino dal rottamaio, da mettere a posto, invece che prenderglielo nuovo. Oppure la fidanzata alla quale vendette la sua moto e poi gli la richiese in prestito, così da avere sia la moto che i soldi per farla correre.
E ancora la prima vittoria del suo team in MotoGP con  Cal Crutchlow, lo stretto rapporto con la Honda, e tanto altro. Il titolo è: “Lucio Cecchinello: la mia vita in pista”, oppure “Lucio Cecchinello: my ride, my life”, all’inglese, ed è una storia di passione. È lui stesso a spiegare cosa lo spinga a lavorare tutto il giorno con la stessa determinazione: "È la mia passione. Per la tecnologia, la velocità, la sfida contro il cronometro, i festeggiamenti per le vittorie e i podi. È un insieme di emozioni che fanno parte di me e non riesco a immaginare come potrei farne a meno".
Guardate il filmato anche voi, è una intervista-documentario che vi piacerà.

 
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