Luca Colombo conquista il record di percorrenza sull'acqua dolce
In sella alla Suzuki 450 4T preparata da Carlo Gelmi e Luca Lumini, Luca Colombo ha conquistato il primo record di percorrenza sull’acqua dolce. Grazie ai pattini nautici e alla ruota dotata di apposite pale, il milanese ha percorso 5,5 km sul lago di Como alla velocità di circa 75 km/h
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In moto sull'acqua
Il primo record mondiale di percorrenza sull’acqua dolce in moto va al milanese Luca Colombo che, in sella alla sua Suzuki 450/4T, ha attraversato il Lago di Como da Gravedona a Colico. 5 minuti di “navigazione” per un totale di 5,5 km, percorsi alla velocità di 40 nodi, cioè di circa 75 km/h.
L’impresa è stata possibile - oltre ovviamente alla capacità del pilota - anche grazie alla preparazione apportata dal bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto, "il padre della Yamaha R6E elettrica" e da Giorgio Lumini, tecnico motorista di numerosi campioni mondiali. La Suzuki di Colombo è stata infatti allestita con appositi pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che, come quelle di un vecchio battello, hanno fornito la spinta idrodinamica necessaria a far planare gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico. Il tutto, ovviamente, è avvenuto in totale sicurezza grazie ai dispositivi di galleggiamento dedicati a pilota e moto: il primo indossava un Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, la seconda un sistema autogonfiabile che si attiva in caso di perdita di potenza, evitando così alla moto di affondare nel lago che nel punto centrale ha una profondità di 250 metri.
A “controllare” che tutto filasse liscio anche l’Aquabike da soccorso, un nuovo mezzo concept per il soccorso nautico: una BRP SEA DOO SPARK dotata di uno scafo custom appositamente progettato per interventi fluviali e alluvionali, ma con possibili applicazioni anche in acque aperte. “Una sperimentazione che - racconta Fabio Annigoni fondatore di K38Italia – “nasce dal beneficio di diversi fattori tra cui buona manovrabilità, pesi contenuti e dimensioni non eccessive, tutte caratteristiche che ben si addicono in determinate operazioni di soccorso”.
L’impresa è stata possibile - oltre ovviamente alla capacità del pilota - anche grazie alla preparazione apportata dal bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto, "il padre della Yamaha R6E elettrica" e da Giorgio Lumini, tecnico motorista di numerosi campioni mondiali. La Suzuki di Colombo è stata infatti allestita con appositi pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che, come quelle di un vecchio battello, hanno fornito la spinta idrodinamica necessaria a far planare gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico. Il tutto, ovviamente, è avvenuto in totale sicurezza grazie ai dispositivi di galleggiamento dedicati a pilota e moto: il primo indossava un Kingii Wearable, il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, la seconda un sistema autogonfiabile che si attiva in caso di perdita di potenza, evitando così alla moto di affondare nel lago che nel punto centrale ha una profondità di 250 metri.
A “controllare” che tutto filasse liscio anche l’Aquabike da soccorso, un nuovo mezzo concept per il soccorso nautico: una BRP SEA DOO SPARK dotata di uno scafo custom appositamente progettato per interventi fluviali e alluvionali, ma con possibili applicazioni anche in acque aperte. “Una sperimentazione che - racconta Fabio Annigoni fondatore di K38Italia – “nasce dal beneficio di diversi fattori tra cui buona manovrabilità, pesi contenuti e dimensioni non eccessive, tutte caratteristiche che ben si addicono in determinate operazioni di soccorso”.
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