Lombardia e Piemonte da zona rossa ad arancione: cosa sarebbe possibile fare di nuovo?
Venerdì prossimo, Lombardia e Piemonte concluderanno i 14 giorni di lockdown da zona rossa e, in base ai numeri, potrebbero diventare zona arancione. L’Abruzzo, nel frattempo, sale in zona rossa, sorvegliata speciale la regione Lazio
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Politica e trasporti
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“Le prime regioni entrate in zona rossa dovrebbero essere anche le prime a uscirne”, ha detto Speranza “rispondendo” al pressing di Piemonte e Lombardia, che spingono per lasciare la zona a rischio elevato e passare in quella a rischio intermedio, cioè passare dalla zona rossa a quella arancione.
Lombardia e Piemonte passano alla zona arancione
Secondo i numeri dei contagi, la Lombardia sarebbe scesa a un livello inferiore di rischio già lo scordo venerdì ma, essendo la permanenza in una determinata zona vincolata ad un periodo di tempo non inferiore ai 14 giorni, l’uscita vera e propria dalla zona rossa non potrà avvenire prima di venerdì 27. “C’è una decelerazione e questa settimana sarà importante vedere se continua e quali sono i numeri dei ricoveri”, ha chiarito Speranza, che però ammonisce: “serve la massima prudenza”. Ciò detto, ed essendo la situazione lombarda piuttosto “variegata”, si starebbe anche valutando la possibilità di permanenza nella zona rossa soltanto di alcuni territori o delle province più a rischio: “Il Dpcm lo consente - conferma Speranza - è una valutazione che dovremo fare”. Discorso analogo per la regione Piemonte, anch’essa zona rossa fin dall’entrata in vigore del Dpcm, ma anche testimone di un miglioramento nella circa dei contagi.
Abruzzo zona rossa, Puglia a rischio
Per lo stesso discorso, le regioni attualmente in zona gialla o arancione potrebbero passare in una zona arancio oppure rossa in base all’aggravarsi delle condizioni. Non vale in questo caso la “regola” dei 14 giorni sopra ricordata: per decisione del presidente Marco Marsilio, l’Abruzzo - attualmente in zona arancio - passerà domani, mercoledì 18 novembre -in zona rossa. A rischio anche la Puglia, per il passaggio della quale si deciderà però venerdì.
Zona gialla, il Lazio passa tra i sorvegliati speciali. Nonostante la disponibilità di posti letto, l’aumento dei positivi rispetto ai tamponi e il numero dei ricoverati (3.100 a fronte di 5.500 letti) preoccupa Zigaretti, che si è già mosso con ordinanze restrittive.
Quali differenze da zona rossa ad arancione?
La novità fondamentale passando da zona rossa ad arancione riguarda gli spostamenti.
- In zona rossa non si può uscire di casa se non per comprovati motivi: di lavoro, salute, necessità, urgenza, istruzione. Concessi una corsa o una passeggiata (se vicino alla propria abitazione), in ogni caso per uscire dalla propria residenza
- In zona arancione invece ci si può spostare all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22, la sera dalle 22 alle 5 scatta invece il “coprifuoco”, durante il quale per uscire, anche in zona arancione serve l’autocertificazione.
- Bar e ristoranti in zona arancione restano chiusi, sempre possibile asporto e consegna a domicilio.
- Se Piemonte e Lombardia tornassero in zona arancione potrebbero riaprire i negozi al dettaglio: in zona rossa è chiusa la gran parte degli esercizi commerciali.
Confermato però nei weekend e nelle giornate festive e prefestive la chiusura dei negozi nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Clicca qui per conoscere le regole in vigore nelle zone rosse
Clicca qui per capire quando e dove va usato il modulo di autocertificazione
“Le prime regioni entrate in zona rossa dovrebbero essere anche le prime a uscirne”, ha detto Speranza “rispondendo” al pressing di Piemonte e Lombardia, che spingono per lasciare la zona a rischio elevato e passare in quella a rischio intermedio, cioè passare dalla zona rossa a quella arancione.
Lombardia e Piemonte passano alla zona arancione
Secondo i numeri dei contagi, la Lombardia sarebbe scesa a un livello inferiore di rischio già lo scordo venerdì ma, essendo la permanenza in una determinata zona vincolata ad un periodo di tempo non inferiore ai 14 giorni, l’uscita vera e propria dalla zona rossa non potrà avvenire prima di venerdì 27. “C’è una decelerazione e questa settimana sarà importante vedere se continua e quali sono i numeri dei ricoveri”, ha chiarito Speranza, che però ammonisce: “serve la massima prudenza”. Ciò detto, ed essendo la situazione lombarda piuttosto “variegata”, si starebbe anche valutando la possibilità di permanenza nella zona rossa soltanto di alcuni territori o delle province più a rischio: “Il Dpcm lo consente - conferma Speranza - è una valutazione che dovremo fare”. Discorso analogo per la regione Piemonte, anch’essa zona rossa fin dall’entrata in vigore del Dpcm, ma anche testimone di un miglioramento nella circa dei contagi.
Abruzzo zona rossa, Puglia a rischio
Per lo stesso discorso, le regioni attualmente in zona gialla o arancione potrebbero passare in una zona arancio oppure rossa in base all’aggravarsi delle condizioni. Non vale in questo caso la “regola” dei 14 giorni sopra ricordata: per decisione del presidente Marco Marsilio, l’Abruzzo - attualmente in zona arancio - passerà domani, mercoledì 18 novembre -in zona rossa. A rischio anche la Puglia, per il passaggio della quale si deciderà però venerdì.
Zona gialla, il Lazio passa tra i sorvegliati speciali. Nonostante la disponibilità di posti letto, l’aumento dei positivi rispetto ai tamponi e il numero dei ricoverati (3.100 a fronte di 5.500 letti) preoccupa Zigaretti, che si è già mosso con ordinanze restrittive.
Quali differenze da zona rossa ad arancione?
La novità fondamentale passando da zona rossa ad arancione riguarda gli spostamenti.
- In zona rossa non si può uscire di casa se non per comprovati motivi: di lavoro, salute, necessità, urgenza, istruzione. Concessi una corsa o una passeggiata (se vicino alla propria abitazione), in ogni caso per uscire dalla propria residenza
- In zona arancione invece ci si può spostare all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22, la sera dalle 22 alle 5 scatta invece il “coprifuoco”, durante il quale per uscire, anche in zona arancione serve l’autocertificazione.
- Bar e ristoranti in zona arancione restano chiusi, sempre possibile asporto e consegna a domicilio.
- Se Piemonte e Lombardia tornassero in zona arancione potrebbero riaprire i negozi al dettaglio: in zona rossa è chiusa la gran parte degli esercizi commerciali.
Confermato però nei weekend e nelle giornate festive e prefestive la chiusura dei negozi nei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
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