Liguria, code e ingorghi. Toti presenta un esposto
Prescritte dal MIT, le ispezioni che Aspi sta in questi giorni conducendo lungo la rete autostradale ligure hanno portato ad ingorghi e code chilometriche. Le ambulanze sono bloccate nel traffico ed il presidente Toti presenta un esposto. La procura di Genova apre un fascicolo
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Politica e trasporti
Autostrada Genova: traffico e code
Letteralmente “paralizzata”, dagli ingorghi autostradali dovuti ai lavori di controllo ed ispezioni di manutenzione, la Liguria è pronta a chiedere i danni al Governo. Ad annunciarlo è stato lo stesso Giovanni Toti: “al momento - ha detto il presidente di regione in vista delle chiusure prolungate per lavori su alcune tratte della Genova-Ventimiglia (A10), Milano-Genova (A7) e Genova-Rosignano (A12) - quello che si prospetta, è una paralisi totale”. Nel suo esposto, Toti evidenziava in particolare che “le modalità di programmazione e effettuazione dei lavori poste in essere nelle ultime settimane sembrano improntate principalmente alla tutela di una accezione “strutturale” di sicurezza, legata cioè esclusivamente alla stabilità dell’infrastruttura, senza considerare che la sicurezza deve essere anche valutata nella sua accezione “funzionale””.
I magistrati hanno chiesto chiarimenti al Mit e ad Aspi su tempistiche e modalità degli accertamenti e sull’anticipo della fine delle ispezioni e il differimento degli interventi meno urgenti. Quello di Toti non è in ogni caso l’unico esposto fino ad ora giunto alla Procura di Genova, che già ha aperto un fascicolo a riguardo. Da segnalare, infatti, vi sarebbe anche quello delle pubbliche assistenze del Levante, che lamentavano ritardi nell’assistenza ai pazienti e nel trasporto in ospedale con ambulanze e automediche bloccate nelle code. Autostrade per l’Italia rassicura, promettendo la massima collaborazione per fornire tutte le informazioni ritenute utili, tra cui le modalità, gli standard e le tempistiche di svolgimento delle attività di ispezione nelle gallerie. Intanto però la situazione ingorghi continua a peggiorare: dopo la coda di 20 chilometri di venerdì, mercoledì è stata chiusa la tratta tra Bolzaneto e Genova Ovest sulla A7 (verso Genova) con conseguenti code fino 16 chilometri per l’imprevista prosecuzione oltre l’alba dei controlli avviati nella galleria Zella. Nel frattempo, le tratte a una sola corsia hanno creato un nuovo imbuto sulla A26 Genova-Gravellona, con 9 chilometri di coda in prossimità di Masone. Rimane chiusa invece la Zella, dove si lavora al ripristino dei difetti finora riscontrati.
Letteralmente “paralizzata”, dagli ingorghi autostradali dovuti ai lavori di controllo ed ispezioni di manutenzione, la Liguria è pronta a chiedere i danni al Governo. Ad annunciarlo è stato lo stesso Giovanni Toti: “al momento - ha detto il presidente di regione in vista delle chiusure prolungate per lavori su alcune tratte della Genova-Ventimiglia (A10), Milano-Genova (A7) e Genova-Rosignano (A12) - quello che si prospetta, è una paralisi totale”. Nel suo esposto, Toti evidenziava in particolare che “le modalità di programmazione e effettuazione dei lavori poste in essere nelle ultime settimane sembrano improntate principalmente alla tutela di una accezione “strutturale” di sicurezza, legata cioè esclusivamente alla stabilità dell’infrastruttura, senza considerare che la sicurezza deve essere anche valutata nella sua accezione “funzionale””.
I magistrati hanno chiesto chiarimenti al Mit e ad Aspi su tempistiche e modalità degli accertamenti e sull’anticipo della fine delle ispezioni e il differimento degli interventi meno urgenti. Quello di Toti non è in ogni caso l’unico esposto fino ad ora giunto alla Procura di Genova, che già ha aperto un fascicolo a riguardo. Da segnalare, infatti, vi sarebbe anche quello delle pubbliche assistenze del Levante, che lamentavano ritardi nell’assistenza ai pazienti e nel trasporto in ospedale con ambulanze e automediche bloccate nelle code. Autostrade per l’Italia rassicura, promettendo la massima collaborazione per fornire tutte le informazioni ritenute utili, tra cui le modalità, gli standard e le tempistiche di svolgimento delle attività di ispezione nelle gallerie. Intanto però la situazione ingorghi continua a peggiorare: dopo la coda di 20 chilometri di venerdì, mercoledì è stata chiusa la tratta tra Bolzaneto e Genova Ovest sulla A7 (verso Genova) con conseguenti code fino 16 chilometri per l’imprevista prosecuzione oltre l’alba dei controlli avviati nella galleria Zella. Nel frattempo, le tratte a una sola corsia hanno creato un nuovo imbuto sulla A26 Genova-Gravellona, con 9 chilometri di coda in prossimità di Masone. Rimane chiusa invece la Zella, dove si lavora al ripristino dei difetti finora riscontrati.
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