Le e-bike più interessanti di BikeUp 2018
A Lecco si sono viste molte bici a pedalata assistita interessanti, dalle offroad alle classiche per il cicloturismo e la città. Una moltitudine di proposte per tutte le tasche e per tutte le esigenze dal quale abbiamo scelto alcuni dei modelli entrati sul mercato di recente e altri meno noti
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Green Planet
Quattro e-bike per l’offroad
L’attrattiva principale di BikeUp, il festival delle e-bike svoltosi a Lecco dal 25 al 27 maggio, è la possibilità di ammirare, provare e comparare diversi modelli in poche ore. Un’opportunità che abbiamo colto anche noi, non solo scovando le novità presenti in rassegna, ma pure cercando i modelli più interessanti e quelli ancora poco noti. Il debutto lo facciamo con il tour fino ai borghi sopra Lecco in sella a un’e-bike conosciuta, l’Atala Yonder SL con kit Yamaha PW-X. Una mountain bike front equilibrata e facile da condurre, con freni Shimano SLX ben modulati, forcella Rock Shox Reba RL da 120 mm efficace e gomme da Schwalbe da 27,5”x2,60” per l’offroad vero. Il motore si apprezza per la spinta soft nella modalità Eco+, la più bassa, e per l’adeguato supporto in salita con i livelli più alti, mai invasivi neppure con l’ExtraPower che moltiplica del 320% la forza impressa sui pedali. Altra front apprezzata è la Bottecchia BE 70 Thunder con telaio in carbonio, batterie da 504 Wh integrate e cambio XT a 11 velocità che funziona in perfetta armonia con lo Shimano Steps E8000. Tre le molte bi ammortizzate ne citiamo due meno note, a cominciare dalla Conway, marchio prossimo a introdurre sul mercato anche una MTB da 24” pensata per ragazzi e donne di piccola statura. La full è la eWME 727, ha sistema elettrico E8000 e un telaio studiato per essere compatibile con tre misure di cerchi: da 27,5+”, da 29” o con la ruota più grande nell’anteriore e quella più piccola nel posteriore. L’altra e-bike a doppie sospensioni, la Centurion Lhasa E, ha escursioni modeste (100 e 90 mm) adatte per un fuoristrada leggero, ma è curata nei dettagli e rappresenta il primo modello della casa tedesca con batterie integrate, quelle da 500 Wh del kit Bosch Performance CX.
L’attrattiva principale di BikeUp, il festival delle e-bike svoltosi a Lecco dal 25 al 27 maggio, è la possibilità di ammirare, provare e comparare diversi modelli in poche ore. Un’opportunità che abbiamo colto anche noi, non solo scovando le novità presenti in rassegna, ma pure cercando i modelli più interessanti e quelli ancora poco noti. Il debutto lo facciamo con il tour fino ai borghi sopra Lecco in sella a un’e-bike conosciuta, l’Atala Yonder SL con kit Yamaha PW-X. Una mountain bike front equilibrata e facile da condurre, con freni Shimano SLX ben modulati, forcella Rock Shox Reba RL da 120 mm efficace e gomme da Schwalbe da 27,5”x2,60” per l’offroad vero. Il motore si apprezza per la spinta soft nella modalità Eco+, la più bassa, e per l’adeguato supporto in salita con i livelli più alti, mai invasivi neppure con l’ExtraPower che moltiplica del 320% la forza impressa sui pedali. Altra front apprezzata è la Bottecchia BE 70 Thunder con telaio in carbonio, batterie da 504 Wh integrate e cambio XT a 11 velocità che funziona in perfetta armonia con lo Shimano Steps E8000. Tre le molte bi ammortizzate ne citiamo due meno note, a cominciare dalla Conway, marchio prossimo a introdurre sul mercato anche una MTB da 24” pensata per ragazzi e donne di piccola statura. La full è la eWME 727, ha sistema elettrico E8000 e un telaio studiato per essere compatibile con tre misure di cerchi: da 27,5+”, da 29” o con la ruota più grande nell’anteriore e quella più piccola nel posteriore. L’altra e-bike a doppie sospensioni, la Centurion Lhasa E, ha escursioni modeste (100 e 90 mm) adatte per un fuoristrada leggero, ma è curata nei dettagli e rappresenta il primo modello della casa tedesca con batterie integrate, quelle da 500 Wh del kit Bosch Performance CX.
La Bottecchia BE 70 Thunder
Turismo high e low cost
Nel comparto del cicloturismo la regina di BikeUp è la Riese&Muller Supercharger GT Touring, unico modello con doppie batterie integrate nel telaio, una nel tubo obliquo e l’altra in quello orizzontale. Una soluzione cara (l’e-bike costa 4.589 euro, più i 714 euro per la Dual Battery), ma che assicura autonomia da record anche sfruttando i livelli di assistenza alti del kit Bosch Performance CX. Più accessibili nel prezzo gli altri cicli con velleità turistiche, ma adatti anche per gli spostamenti cittadini. Allo stand Merida la novità di riferimento per il comparto è costituita dalla gamma Espresso 300 con diverse varianti e mosse dal kit Shimano E6000. Più abbordabili ancora sono le Trail di Italwin, l’Advanced con motore centrale Five e la Rear con motore nel mozzo posteriore, entrambe disponibili con telaio da uomo o con doppio tubo obliquo. A differenziarle è pure l’autonomia con la Five in grado di assistere la pedalata fino a 160 km con gli accumulatori da 475 Wh e la Rear che si ferma a 85 con batterie da 504 Wh. La World Dimension punta sulla Inside, ultimo modello presentato e caratterizzato dall’integrazione delle batterie nel telaio. Ha motore centrale Bafang Max Drive G330 e accumulatori da 500 Wh.
La Riese&Muller Supercharger GT Touring
Questione di stile
In tema di stile la più ammirata è stata la Pininfarina E-voluzione con il sistema Brose, ma ad attrarre sono state pure le e-bike di marchi nati da poco, la Bikel e la MBM. La prima era rappresentata dalla Urban, city sportiva equipaggiata con il kit Polini EP-3 con batterie da 500 Wh e disponibile in due varianti di allestimento con prezzi a partire da 3.310 euro. Di fascia più bassa, ma curata nel design e con colori pastello gradevoli sono le MBM dei quali citiamo due cittadine eleganti, la Maui con stile retrò e l’Apostrophe, classica con doppio portapacchi. Entrambe hanno finiture curate, sellino molleggiato e il sistema italiano con motore centrale Olieds. L’ultima citazione va alla Bianchi con tre modelli sportivi con accumulatori “invisibili”. Le prime sono la Impulso e-Road e la Impulso e-Allroad con pneumatici adatti allo sterrato. Entrambe hanno forcella in carbonio, cerchi da 28” e sono mosse dal Polini EP-3 in grado di aumentare del 350% la forza impressa sui pedali. Con impronta cicloturistica è pure la E-doardo, modello che punta sulla leggerezza con il kit Fazua Evation pensato per fornire supporto soltanto nel momenti di difficoltà, come nelle salite. L’autonomia dichiarata degli accumulatori da 250 Wh, infatti, si ferma a 55 km contro i 200 km accreditati alle batterie da 500 Wh usate da Polini.
Foto e immagini
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