Crisi lavoro: per i meccanici previste nuove assunzioni
Il mercato del lavoro è bloccato per quasi tutti i settori ma non in due settori: il web e le officine di riparazione. I meccanici di auto e moto non sentono la crisi perchè le vendite di nuovo sono bloccate e tutti riparano le proprie auto e per la fine dell'anno sono previste parecchie nuove assunzioni
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Crisi per tutti, tranne che per i meccanici
In questi giorni l'Europa ha comunicato di essere uscita dalla recessione e dopo un anno e mezzo la percentuale di crescita dell'Eurozona è positiva. L'Italia, però, rimane la pecora nera del continente, perchè è l'unica fra le grandi potenze economiche ad aver registrato un dato negativo. Le riforme tanto attese non sono ancora arrivate eppure il mercato del lavoro sembra voler reagire. Nei prossimi mesi l'offerta di lavoro si concentrerà soprattutto nel settore web e nelle officine di riparazione. A dirlo un'indagine condotta dal Ministero del Lavoro che in questi settori per la fine dell'anno ha ipotizzato un 11% di assunzioni in più per gli "under 30". Da un lato abbiamo servizi di comunicazione e commerciali sulla rete, mentre dall'altro il caro vecchio lavoro manuale, con particolare attenzione per meccanici e addetti alla diagnosi elettronica di auto e moto, una categoria che nell'ultimo periodo è aumentata del 14%. Il perchè è facile da ipotizzare: con la crisi e il crollo delle vendite di mercato del settore automotive, sono sempre di più gli utenti che preferiscono non cambiare il proprio mezzo o comprarne uno usato. Questo ovviamente fa crescere il lavoro di officine e centri revisione, mentre i concessionari ancora piangono e aspettano la fine della crisi per vedere risalire le vendite. Nel caso specifico delle moto, il mercato dell'usato è tre volte maggiore rispetto a quello del nuovo, mentre includendo anche le auto, nel 2012 gli italiani hanno speso in officina 26,9 miliardi di euro, contro i 26,5 delle vendite per i mezzi nuovi. In pratica i meccanici e i ricambisti sono gli unici a non sentire la crisi.
In questi giorni l'Europa ha comunicato di essere uscita dalla recessione e dopo un anno e mezzo la percentuale di crescita dell'Eurozona è positiva. L'Italia, però, rimane la pecora nera del continente, perchè è l'unica fra le grandi potenze economiche ad aver registrato un dato negativo. Le riforme tanto attese non sono ancora arrivate eppure il mercato del lavoro sembra voler reagire. Nei prossimi mesi l'offerta di lavoro si concentrerà soprattutto nel settore web e nelle officine di riparazione. A dirlo un'indagine condotta dal Ministero del Lavoro che in questi settori per la fine dell'anno ha ipotizzato un 11% di assunzioni in più per gli "under 30". Da un lato abbiamo servizi di comunicazione e commerciali sulla rete, mentre dall'altro il caro vecchio lavoro manuale, con particolare attenzione per meccanici e addetti alla diagnosi elettronica di auto e moto, una categoria che nell'ultimo periodo è aumentata del 14%. Il perchè è facile da ipotizzare: con la crisi e il crollo delle vendite di mercato del settore automotive, sono sempre di più gli utenti che preferiscono non cambiare il proprio mezzo o comprarne uno usato. Questo ovviamente fa crescere il lavoro di officine e centri revisione, mentre i concessionari ancora piangono e aspettano la fine della crisi per vedere risalire le vendite. Nel caso specifico delle moto, il mercato dell'usato è tre volte maggiore rispetto a quello del nuovo, mentre includendo anche le auto, nel 2012 gli italiani hanno speso in officina 26,9 miliardi di euro, contro i 26,5 delle vendite per i mezzi nuovi. In pratica i meccanici e i ricambisti sono gli unici a non sentire la crisi.
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