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La SBK corre in Argentina: Bautista fa paura

Il mondiale Superbike ha lasciato l’Europa e negli ultimi tre round del campionato toccherà tre Continenti diversi: questo weekend si correrà in Argentina, Sudamerica; seguiranno poi l’Indonesia, nel Continente Asiatico, e quindi l’Australia.
In testa la Ducati
Alvaro Bautista guida la classifica provvisoria con 56 punti su Toprak Razgatlioglu e in questo fine settimana ha buone possibilità di aumentare il margine: lo spagnolo va fortissimo e grazie al suo vantaggio può permettersi di correre qualche rischio in più. Lo aveva già dichiarato e lo ha messo in pratica, vincendo una combattutissima Gara 2 in Portogallo, due settimane fa. I cavalli della Ducati gli saranno di grande aiuto con un rettilineo lungo come quello della pista di San Juan Villicum, dove lo scorso anno la “Rossa” avevo superato i 315 km/h. Insomma, sarà una bella gatta da pelare per il campione del mondo in carica.”Razga” è l’uomo delle imprese impossibili e lo scorso anno aveva vinto il titolo con un grande recupero nelle ultime gare, così come sta recuperando terreno nella seconda parte di questa stagione, ma sulla carta l’Argentina non è il tracciato più favorevole alle caratteristiche della sua Yamaha. Anche se, è bene ricordarlo, su questo circuito lo scorso anno il turco ha vinto due gare su tre.
Jonathan Rea, terzo in campionato e ancora in lizza per il titolo, è quello che a San Juan ne ha vinte di più in assoluto, quattro. Però non sale sul primo gradino del podio da 18 gare. Il caposquadra della Kawasaki è un coraggioso e mette di suo quello che a volte manca alla moto, ma nonostante sia sempre in lotta per la vittoria sta affrontando una stagione tutta in salita. Il suo distacco da Bautista è di 82 punti: è difficile che accada, ma se ne perdesse altri 42 sarebbe matematicamente fuori dalla lotta per il titolo.
Una pista con queste caratteristiche è favorevole anche a Michael Ruben Rinaldi, compagno di box di Bautista. La sua stagione fino ad ora è stata caratterizzata da alti e bassi ma negli ultimi tre round il romagnolo si è dimostrato più concreto ed è salito due volte sul podio. In Argentina può riuscirci di nuovo. Su questa pista ci si aspetta qualcosa di buono anche da Andrea Locatelli, compagno di Razgatlioglu alla Yamaha. La rivelazione del 2021 continua a raccogliere buoni piazzamenti anche quest’anno ma non è più un rookie e non ha ancora fatto il salto di qualità... Facilmente se la dovrà vedere con Alex Lowes, un altro che alterna belle gare ad altre opache. Ha la stessa moto di Rea e la stessa grinta, ma non la stessa costanza.
Tenete d’occhio Axel Bassani: la Ducati del team Motocorsa è una moto privata, ma di lusso, e proprio su questa pista lo scorso anno il veneto ha ottenuto la sua prima (e unica) prima fila. In Portogallo è caduto in gara 2 interrompendo una striscia di 26 arrivi consecutivi ma questo non significa niente: mantiene comunque la leadership della categoria ”indipendenti”, e con un vantaggio di 102 punti su Garrett Gerloff, il primo degli inseguitori, è quasi irraggiungibile.
Nelle gare precedenti anche le Honda avevano mostrato una buona velocità massima. Eppure manca ancora qualcosa e verosimilmente Iker Lecuona e Xavi Vierge potranno lottare soltanto per un piazzamento nella top five. Piuttosto qualche sorpresa la si può sperare da Scott Redding. I suoi ultimi due round sono stati un disastro ma qui in passato era andato molto bene.
Non ci saranno invece Luca Bernardi, sostituito da Xavi Fores sulla moto del team Barni, e Roberto Tamburini: era già previsto che la loro stagione mondiale si sarebbe conclusa in Europa.
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Sbk
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