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La pista di Monza sotto accusa: l’asfalto è pericoloso

La gara di Superbike di Monza, oltre a roventi polemiche sulle gomme, ha avuto anche uno seguito in tribunale. La Procura di Monza ha avviato un'indagine: secondo l'accusa, l’asfalto del circuito brianzolo non sarebbe stato idoneo a garantire la sicurezza dei piloti
 

Monza inadeguata?

La gara della Superbike di Monza di quest’anno è nata sotto una cattiva stella: è stato un weekend di pioggia che ha reso quasi impraticabile il circuito brianzolo, con gare sospese e polemiche tra piloti, team e il gommista Pirelli (qui la news). Le polemiche sembravano ormai stemperate, ma oggi è arrivata la notizia che la Procura di Monza ha in corso un'indagine riguardante la pista per le condizioni dell’asfalto, non idonee a garantire la sicurezza dei piloti. Il reato ipotizzato dai pubblici ministeri sarebbe omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.

Melandri testimone

Secondo quando riporta il Corriere della Sera, Marco Melandri sarebbe già stato sentito come testimone. Macio, autore di una spettacolare caduta al primo giro di Gara 1, avrebbe detto di non sapersi spiegare il perché dell’incidente, visto che in quel momento non pioveva. La Guardia di Finanza ha già effettuato dei sopralluoghi nei giorni scorsi. Sotto l'ipotesi accusatoria l’asfalto, sottoposto nei giorni del Gran Premio a forti sbalzi di temperatura, avrebbe presentato numerosi tratti con sconnessioni e rigonfiamenti. Questa indagine è l’ultimo filone di un’inchiesta più ampia che riguarda la gestione dell’impianto di Monza, partita, pare, da una denuncia del presidente del cda Sias, società che gestisce l’autodromo di Monza.
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