Aumento benzina - Manovrina con "stangata". Il Governo smentisce
Aumento benzina, manovrina - Secondo alcune indiscrezioni di questa mattina, la bozza di decreto di legge “manovrina” pensato per rifinanziare tra le altre cose la cassa integrazione e la social card, nasconde un aumento consistente delle accise sui carburanti. Una stangata quantificabile in 6.5 centesimi al litro. Fortunatamente, dopo alcune ore il Governo smentisce, la benzina (per ora) non si tocca
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Politica e trasporti
Aumenti importanti
Un'indiscrezione di questa mattina ha scatenato il panico tra gli automobilisti e motociclisti italiani. Sembrava infatti che la bozza della manovrina per la correzione dei conti che approderà oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri, contenesse una proposta di maxi aumento immediato delle accise sui carburanti. In pratica dalla data di entrata in vigore della manovra la benzina sarebbe salita di 6,5 centesimi al litro. Una vera e propria stangata che però, il Governo ha smentito seccamente. Il Ministero del Tesoro, infatti, ha fatto sapere che nella bozza che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri non c'è nessuna misura di questo genere. Il "dl manovrina" è stato realizzato per trovare i circa 330 milioni di euro necessari per il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per il 2013 e 35 milioni di euro al rifinanziamento della carta acquisti, la cosiddetta social card. Insomma, sembra che questa volta siamo riusciti a scampare all'ennesimo aumento delle accise sui carburanti, senza dubbio una delle fonti di introito preferite dallo Stato. Sul costo al litro della benzina, infatti, le accise al momento gravano per circa 0.30 centesimi ma quel che stupisce di più è che alcune di esse sono vecchie più di 70 anni! Per fare esempi concreti, ecco alcune delle accise che tuttora gravano sul prezzo della benzina alla pompa e la loro incidenza: spedizione in Abissinia del 1935 (1,9 lire); crisi di Suez del 1956 (14 lire); alcune catastrofi naturali (la più recente è il terremoto che colpì l’Irpinia 30 anni fa, 194 lire): alcune missioni militari (Bosnia 1996 e Libano 1983, 227 lire)...
Un'indiscrezione di questa mattina ha scatenato il panico tra gli automobilisti e motociclisti italiani. Sembrava infatti che la bozza della manovrina per la correzione dei conti che approderà oggi sul tavolo del Consiglio dei Ministri, contenesse una proposta di maxi aumento immediato delle accise sui carburanti. In pratica dalla data di entrata in vigore della manovra la benzina sarebbe salita di 6,5 centesimi al litro. Una vera e propria stangata che però, il Governo ha smentito seccamente. Il Ministero del Tesoro, infatti, ha fatto sapere che nella bozza che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri non c'è nessuna misura di questo genere. Il "dl manovrina" è stato realizzato per trovare i circa 330 milioni di euro necessari per il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga per il 2013 e 35 milioni di euro al rifinanziamento della carta acquisti, la cosiddetta social card. Insomma, sembra che questa volta siamo riusciti a scampare all'ennesimo aumento delle accise sui carburanti, senza dubbio una delle fonti di introito preferite dallo Stato. Sul costo al litro della benzina, infatti, le accise al momento gravano per circa 0.30 centesimi ma quel che stupisce di più è che alcune di esse sono vecchie più di 70 anni! Per fare esempi concreti, ecco alcune delle accise che tuttora gravano sul prezzo della benzina alla pompa e la loro incidenza: spedizione in Abissinia del 1935 (1,9 lire); crisi di Suez del 1956 (14 lire); alcune catastrofi naturali (la più recente è il terremoto che colpì l’Irpinia 30 anni fa, 194 lire): alcune missioni militari (Bosnia 1996 e Libano 1983, 227 lire)...
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