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Le strade non sono sicure, se n'è accorto anche il Parlamento

La sicurezza dei motociclisti non è tra le preoccupazioni di chi realizza le strade italiane. Chi va in moto lo sa bene, ora se ne sono accorti anche i nostri deputati che hanno dimostrato di avere delle buone idee al riguardo. Diventeranno mai legge?

Le strade non sono sicure

Anche i parlamentari si sono accorti che le strade italiane sono realizzate senza pensare alla sicurezza dei motociclisti. Lunedì scorso è stato approvato un atto di indirizzo che impegna il Governo su questo tema. Il documento contiene una serie di ottime intenzioni e comincia riconoscendo l'utilità delle due ruote per snellire il traffico, pur constatando il costante aumento degli incidenti. Su questo fronte che ha pesanti costi sociali, sono state individuate delle proposte che, se diventassero realtà, potrebbero migliorare la vita dei motociclisti italiani. Prima fra tutte l'inserimento dei motociclisti tra gli utenti deboli della strada, equiparati quindi ai pedoni, ciclisti e disabili per i quali lo Stato si impegna espressamente a realizzare infrastrutture che ne tutelino la loro incolumità. Ecco nel dettaglio le proposte.

Tanto fumo...

La nota firmata da vari componenti della Camera dei Deputati tra cui l'ex ministro degli esteri Franco Frattini chiede che il Governo si impegni su una serie di punti: 

- Inserire ciclomotori e motocicli nell'elenco degli "utenti deboli" della strada (al momento composto da bambini, anziani, disabili e ciclisti) come previsto dalle norme europee.
- Creare una commissione che vigili sull'applicazione delle norme, secondo le quali il 50 per cento degli introiti delle multe va utilizzato per migliorare la rete stradale.
- Obbligare gli enti locali a trasmettere una relazione che indichi quanto hanno ricavato dalle multe e come hanno impiegato questi soldi.
- Recepire le norme tecniche approvate dal comitato europeo per realizzare guard rail sicuri per i motociclisti, con l'obbligo di installarli sulle nuove strade.
- Istituire una commissione che stabilisca delle linee guida per realizzare strade e arredi urbani che tengano conto della sicurezza dei motociclisiti.
- Approvare una legge che preveda espressamente il libero accesso di ciclomotori e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici.
- Regolare l'utilizzo di dispositivi in grado di archiviare la storia clinica (gruppo sanguineo, allergie, patologie pregresse) di un soggetto e che possano essere utilizzati e consultati dal personale di pronto soccorso nel caso di ingterventi su soggetti privi di coscienza.

... vedremo mai l'arrosto?

Tutte ottime iniziative, da sottoscrivere pienamente, se questo atto fosse stato approvato un paio di anni fa forse avremmo avuto la speranza di vedere qualche risultato concreto (anche se gli atti d'indirizzo non vengono poi sempre attuati...), ma con la legislatura che termina l'anno prossimo, chissà se almeno una di queste intenzioni troverà applicazione concreta.


 
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